Riqualificazione immobili: sì al mix di agevolazioni fino al 2026

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Per la riqualificazione degli immobili si conferma il via libera al mix di agevolazioni garantendo il supporto fino al 2026. Bonus casa e contributi regionali dedicati all’efficienza energetica saranno cumulabili attraverso il pacchetto di emendamenti al decreto Milleproroghe.




La Commissione Affari Costituzionali e Bilancio alla Camera ha recentemente dato il via libera agli emendamenti del decreto Milleproroghe.
Tra questi spicca un rinvio strategico finalizzato a massimizzare le agevolazioni nazionali e locali per la riqualificazione degli immobili. Il bonus casa e i contributi regionali dedicati all’efficienza energetica saranno cumulabili fino al 2026.

Riqualificazione immobili mix agevolazioni: la legge di conversione in discussione

La legge di conversione del decreto Milleproroghe è ora al centro dell’attenzione, con il Governo che ha sollevato la questione di fiducia. La votazione in Aula della Camera è prevista per lunedì 19 febbraio. Questa legge proietta in avanti le prospettive per coloro che mirano a sfruttare i doppi incentivi.

Proroga per gli sconti casa

Focalizzandoci sugli sconti per la casa, la proroga riguarda il bonus ristrutturazioni al 50%, estendendosi anche alle spese per il miglioramento energetico degli immobili, e l’eco-bonus, specificamente dedicato a tali riqualificazioni.

Bonus contributi regionali cumulabili al 100%

La norma oggetto di proroga consente di cumulare fino al 100% dell’ammontare della spesa ammissibile, a condizione che la normativa relativa al contributo lo permetta. Questa opportunità si applica ai contributi già istituiti al momento dell’entrata in vigore del decreto del 2023, estendendosi ora fino al 2026 grazie al Milleproroghe. Questa proroga offre prospettive più ampie agli investimenti, offrendo contributi extra in un momento in cui il mercato sta affrontando in modo traumatico la fine del superbonus per questo tipo di lavori.

Esame in Commissione Finanze al Senato

Nel frattempo, l’esame in commissione Finanze al Senato della legge di conversione del decreto Salva-spese di fine 2023 si è concluso senza sorprese. Il testo, rimasto invariato rispetto alla versione del Governo, sarà discusso in Aula a partire dal 20 febbraio per ottenere l’ultimo via libera.
Entro la stessa scadenza, il ministero dell’Economia emetterà il decreto che regolerà l’accesso alla seconda finestra di apertura del fondo indigenti, rivolta a chi ha sostenuto spese tra gennaio e ottobre del 2024. Restano aperte diverse questioni, inclusa la limitazione della salvaguardia per evitare il recupero delle Entrate in caso di mancato completamento delle opere. Il Governo potrebbe intervenire in futuro, valutando i dati finanziari delle detrazioni disponibili nei prossimi mesi di marzo o aprile, per allargare la platea dei soggetti protetti dalle nuove salvaguardie.

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