Superbonus 110% zone sismiche: la precisazione del Commissario Castelli

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Nessuna modifica del Superbonus 110% nelle zone sismiche. Il Commissario Castelli ha precisato che fino al 31 dicembre 2025 si può ancora unire il contributo per i danni del terremoto al Superbonus per sistemare le case danneggiate.

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Il Decreto-legge n. 212/2023, focalizzato sul Superbonus è stato approvato dal Consiglio dei ministri il 29 dicembre scorso. Una nota del Commissario Straordinario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli specifica che questo decreto non introduce né modifiche né limitazioni al diritto di cumulare, fino al 31 dicembre 2025, il contributo sisma con il Superbonus 110% per la riparazione degli immobili danneggiati da eventi sismici.

Guido Castelli ha espresso la necessità di dissipare ogni dubbio in merito a una misura di grande importanza approvata dal Parlamento lo scorso anno.
Ha sottolineato l’importanza di questa misura, confermata dal comma 3 dell’articolo 2 del DL 11/2023, su cui si è continuato a lavorare nel corso del 2023. Si sono siglati Protocolli d’intesa con istituti di credito, garantendo un plafond di 1 miliardo di euro. Inoltre, in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, sono state ottimizzate le linee guida relative al cumulo del contributo sisma bonus e del Superbonus.

Superbonus 110% zone sismiche, prospettive per il Biennio 2024-2025

Le attività legate al Superbonus possono quindi proseguire nel corso del biennio 2024-2025 con l’obiettivo di accelerare ulteriormente il processo di ricostruzione. L’utilizzo di questo strumento è fondamentale per la realizzazione di interventi di riparazione degli edifici danneggiati. Questo contribuisce al recupero delle zone colpite da eventi sismici.

La disposizione del Comma 3 dell’Articolo 2 del DL 11/2023

Il testo vigente del citato comma 3 dell’articolo 2 del DL 11/2023 mantiene la sua validità. Esso specifica che le disposizioni non si applicano agli interventi effettuati su immobili danneggiati da eventi sismici e meteorologici nelle regioni Marche. Questa restrizione è fondamentale per garantire il diritto di cumulare i benefici fiscali. Una modalità che preserva la possibilità di accedere allo sconto in fattura e alla cessione del credito di imposta.

Tutte le persone che sosterranno spese relative a interventi di ricostruzione post sismica entro il 31 dicembre 2025 potranno continuare a beneficiare dello sconto in fattura e della cessione del credito di imposta.
Questo include coloro che operano nei comuni colpiti da dichiarazioni di stato d’emergenza a partire dal 1° aprile 2009. I vantaggi, che l’ordinario DL 11/2023 ha cancellato dal 17 febbraio 2023, rimangono dunque attivi per chi investe nella ricostruzione di edifici danneggiati nelle zone colpite dagli eventi sismici.

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