Decreto legge ad hoc Superbonus

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Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera a un Decreto legge ad hoc per un nuovo intervento sul Superbonus. Fondo a favore dei contribuenti con reddito fino a 15mila euro e sanatoria per chi ha effettuato il 30% dei lavori.

Decreto legge superbonus

Dopo aver sottoscritto un accordo prima dell’inizio della riunione, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto personalizzato per implementare un ulteriore intervento sul Superbonus.
I due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, insieme al Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e al sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano, si sono riuniti per discutere della questione. Non si tratta di un prolungamento, bensì di una misura mirata: un meccanismo che esaminerebbe lo stato effettivo di avanzamento dei lavori entro il 31 dicembre, con lo Stato che coprirebbe la percentuale mancante per raggiungere il 110%. Prima della riunione del Consiglio dei Ministri, in discussione anche una sanatoria nel caso in cui non si riuscisse a completare i lavori, al fine di evitare che i cittadini debbano affrontare sanzioni.

Decreto legge Superbonus

Il decreto legge ad hoc sul Superbonus prevede la creazione di un fondo a favore dei contribuenti con reddito fino a 15mila euro. Questi potranno usufruire di un contributo sulle spese sostenute per interventi dal primo gennaio al 31 ottobre 2024. Le modalità di accesso a questo fondo saranno stabilite con un decreto del Ministero dell’Economia.

Interventi in materia di bonus edilizi

Il Consiglio dei ministri ha anche approvato interventi in materia di bonus edilizi, riportando la relativa disciplina al buonsenso e alle corrette finalità. Non è prevista alcuna proroga, ma si incentivano i lavori limitando usi impropri e storture. Gli interventi riguardano il superbonus, il sismabonus e gli incentivi per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Sanatoria per chi ha superato il 30% dei lavori

Il vicepremier Antonio Tajani si dichiara “molto soddisfatto” e spiega: “Vi è una significativa tutela sia per le imprese che per i cittadini, in particolare per coloro con minori risorse finanziarie. È prevista una sorta di sanatoria per il 2023, destinata a coloro che hanno superato il 30% dei lavori. Nel caso in cui non siano stati completati, non sarà richiesto alcun pagamento, nemmeno per eventuali omissioni. Ciò significa che né l’impresa potrà fare ricorso ai condomini per il recupero dei costi, né sarà necessario versare sanzioni allo Stato”.

 

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