Crisi climatica: i rischi per l’Italia – Report AEA

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Una crisi climatica in rapida evoluzione con rischi seri per l’Italia È questo il risultato del report dell’Agenzia Europea per l’Ambiente. La prima European Climate Risk Assessment (EUCRA) evidenzia l’urgenza di risposte immediate, identificando 36 principali minacce nelle categorie di ecosistemi, alimenti, salute, infrastrutture, economia e finanza.

L’Europa si trova di fronte a una crisi climatica in rapida evoluzione e la necessità di risposte tempestive ed efficaci è urgente. Il Report divulgato dall’Agenzia Europea per l’Ambiente indica l’Italia tra i paesi maggiormente a rischio sui cambiamenti climatici con temperature in aumento più veloci rispetto al resto del mondo. La prima European Climate Risk Assessment (EUCRA), condotta dall’AEA, fornisce una panoramica dettagliata di come questi rischi stiano minacciando il continente e sottolinea la necessità di azioni immediate. La votazione finale della Nuova EPBD prevista per il 12 marzo potrebbe essere una delle prime risposte dell’Europa che adesso deve accelerare il passo.

Secondo quanto evidenziato dal Report, i rischi climatici minacciano la sicurezza energetica, alimentare, gli ecosistemi, le infrastrutture, le risorse idriche, la stabilità economica e la salute dei cittadini. Secondo la valutazione dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) già molti di questi rischi hanno già raggiunto livelli critici, diventando potenzialmente catastrofici senza interventi urgenti e decisivi.

I cambiamenti climatici in Europa

Caldo estremo, siccità, incendi boschivi e inondazioni stanno diventando sempre più frequenti in Europa, con prospettive pessimistiche anche nei migliori scenari di riscaldamento globale. La valutazione dell’AEA mette in luce una disparità significativa tra la rapida evoluzione dei rischi climatici e la lentezza delle politiche e degli interventi di adattamento in Europa. In molti casi, l’adattamento incrementale risulta insufficiente e la necessità di interventi immediati è evidente anche per rischi non ancora giunti a livelli critici.

Crisi climatica, l’Italia corre maggiori rischi

Alcune regioni europee sono particolarmente vulnerabili, con rischi climatici multipli concentrati in specifiche aree. L’Europa meridionale affronta minacce significative dagli incendi boschivi, dalle ondate di calore e dalla scarsità di acqua, con impatti devastanti sull’agricoltura, il lavoro all’aria aperta e la salute umana. Le regioni costiere, incluse molte città densamente popolate, sono esposte a inondazioni, erosione e infiltrazione di acqua salata.

L’analisi indica che l’Europa sta affrontando rischi climatici in aumento più velocemente di quanto la società sia preparata. Per garantire la resilienza, i responsabili politici europei e nazionali devono agire immediatamente attraverso interventi mirati alla riduzione delle emissioni e politiche di adattamento robuste.

La valutazione individua 36 principali rischi climatici in Europa, suddivisi in cinque categorie: ecosistemi, alimenti, salute, infrastrutture, economia e finanza. Molti di questi richiedono interventi urgenti, con particolare attenzione agli ecosistemi marini e costieri, alla produzione alimentare, alla salute umana, alle infrastrutture critiche ed all’economia.

Rischi Climatici: necessità di una cooperazione più stretta

Nonostante i progressi compiuti nell’analisi dei rischi climatici, la preparazione della società è in ritardo rispetto all’aumento rapido dei livelli di rischio. La valutazione dell’AEA sottolinea la necessità di una cooperazione più stretta tra l’UE, gli Stati membri e i livelli regionali e locali per affrontare e limitare i rischi climatici in modo efficace.

La valutazione evidenzia lacune nelle conoscenze relative ai principali rischi climatici, sottolineando il ruolo chiave dell’UE nel migliorare la comprensione di tali rischi e nel facilitare azioni coordinate a livello legislativo, di governance e finanziario.

Scarica il Report.

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