Bonus caldaie, cosa cambia con la Direttiva EPBD

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L’attuazione della Direttiva EPBD cambierà i bonus utilizzati per le agevolazioni sulle caldaie e porterà dei cambiamenti ai bonus edilizi a partire dal 2025. Alcune indicazioni certe non lasciano spazio a interpretazioni per gli Stati Membri che dovranno allinearsi. Per l’Italia una nuova pagina da scrivere sui futuri sconti fiscali.

Bonus caldaie direttiva EPBD


La nuova Direttiva EPBD, recentemente approvata da Parlamento e Consiglio, segna una svolta significativa nelle politiche ambientali dell’Unione Europea e lascia riflettere sul futuro dei bonus edilizi in Italia.

Attuazione della Direttiva EPBD i tempi tecnici

L’accordo raggiunto con un unico testo all’ultimo Trilogo non chiude la procedura. Serve infatti ancora un ultimo passaggio per poter attuare la Direttiva attraverso il definitivo via libera di Consiglio e Parlamento nella Plenaria di Febbraio. Secondo queste indicazioni l’attuazione della Direttiva avverrà nel 2026.

Bonus edilizi Direttiva EPBD eliminazione del bonus caldaie a gas

La Direttiva EPBD stabilisce il divieto dell’uso di combustibili fossili, come il metano, nei sistemi di riscaldamento e raffrescamento a partire dal 2040.
Partendo da questo presupposto è facile immaginare l’eliminazione degli incentivi per le caldaie a gas in Italia già dal 2025. Gli incentivi per le caldaie destinate alle nuove costruzioni e agli edifici in fase di ristrutturazione verranno quindi tolti. In ogni caso le agevolazioni per i sistemi di riscaldamento ibridi rimarranno in vigore. Questa misura non richiederà effettivamente la rimozione delle caldaie a gas già installate nelle abitazioni.

Direttiva EPBD e bonus edilizi in Italia

La nota diffusa dal Consiglio dell’Unione Europea stabilisce che gli Stati Membri dovranno ridurre il consumo medio di energia primaria negli edifici residenziali del 16% entro il 2030 e del 20%-22% entro il 2035. Di questa riduzione, il 55% dovrà essere ottenuto tramite la ristrutturazione degli edifici con le prestazioni energetiche più basse. Sono previste eccezioni per edifici storici, luoghi di culto, case indipendenti più piccole di 50 metri quadrati e edifici delle forze armate. Queste indicazioni potranno essere un elemento chiave per poter immaginare il nuovo panorama dei bonus edilizi in Italia.
Con questo sistema ogni Stato dovrà decidere le politiche migliori per incentivare la ristrutturazione degli edifici.

La Direttiva EPBD lascia però alcune zone grigie. Saranno cruciali le linee guida della Commissione Europea per chiarire i confini dei nuovi divieti e indirizzare le agevolazioni fiscali. Rimane necessario quindi affrontare le incertezze attraverso linee guida chiare e un approccio equilibrato che favorisca la decarbonizzazione senza compromettere la disponibilità di tecnologie essenziali.

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