Caro materiali, misure eccezionali estese al 2024

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Con l’ultima bozza delle Legge di Bilancio arriva la proroga delle misure eccezionali contro il caro-materiali nei cantieri fino al 2024.

Arriva la proroga delle misure eccezionali contro il caro materiali nei cantieri fino al 2024.
Arriva la proroga delle misure eccezionali contro il caro materiali nei cantieri fino al 2024

Un passo importante per sostenere il settore delle costruzioni e garantire la continuità dei progetti in un contesto di crescenti costi dei materiali da costruzione. Arriva la proroga con l’ultima bozza della legge di Bilancio della norma che estende le misure eccezionali contro il caro-materiali nei cantieri. Le misure originariamente erano finanziate dal Decreto Aiuti (Dl 50/2022) e previste solo fino alla fine del 2023.

Questa proroga rappresenta un passaggio importante, una richiesta sentita dalle imprese di costruzione, che temevano un blocco dei cantieri in sua assenza.

Estensione delle misure eccezionali fino al 2024 per il caro materiale

L’articolo 58 introduce l’estensione delle misure eccezionali contro il caro-materiali fino al 31 dicembre 2024, rispetto al termine attuale del 31 dicembre 2023. Queste misure consentono l’utilizzo dei prezzari aggiornati per i lavori in corso, con il riconoscimento del 90% degli eventuali maggiori costi sostenuti dalle imprese e contabilizzati dal direttore dei lavori.

Rifinanziamento del Fondo di Prosecuzione delle Opere Pubbliche

La norma introduce anche il rifinanziamento del Fondo di prosecuzione delle opere pubbliche, che alimenta il meccanismo di riconoscimento degli extracosti alle imprese. Per il 2024, il fondo è innalzato da 500 a 700 milioni di euro. Si fornisce così una base finanziaria più solida per affrontare le sfide derivanti dai rincari dei materiali. Inoltre, è previsto un nuovo stanziamento di 100 milioni di euro per il 2025.

Le misure eccezionali introdotte dal decreto Aiuti prevedono una forma straordinaria di revisione dei prezzi per gli appalti di lavori in corso di esecuzione. Questo meccanismo è stato reso strutturale con il nuovo codice degli appalti (Dlgs 36/2023) per gli appalti pubblicati dal primo luglio 2023 in poi. Il passaggio era necessario per garantire la stabilità dei prezzi nei futuri appalti pubblici.

Copertura per cantieri precedenti al nuovo Codice

La proroga copre anche i cantieri in corso di esecuzione affidati prima dell’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti. Le norme del Dl 50/2022 prevedono l’applicazione dei prezzari aggiornati (con un aumento minimo del 20%) per gli appalti in corso di realizzazione “aggiudicati sulla base di offerte, con termine finale di presentazione entro il 31 dicembre 2021”. L’estensione dei termini di applicazione della misura fino al 2024 consente la compensazione dei rincari anche per le opere contabilizzate nel 2024. Si offre così un supporto ai casi in cui i cantieri hanno subìto ritardi.

Caro materiale e misure eccezionali: applicazione ai contratti attuativi

Infine, l’applicazione dei prezzari regionali aggiornati viene estesa fino al 31 dicembre 2024 anche all’esecuzione (o meglio ai contratti attuativi non ancora stipulati) degli accordi quadro di lavori con offerta presentata entro il 31 dicembre 2021. Questo garantisce che anche le future fasi dei progetti beneficino delle misure eccezionali contro il caro-materiali.

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