Legge di Bilancio bonus edilizi, cosa cambia

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Il Disegno di Legge di Bilancio 2024-26, approvato il 16 ottobre dal Consiglio dei ministri, presenta alcune modifiche ai bonus edilizi. Poche le misure in materia di energia. Vediamo nel dettaglio

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Entro la fine dell’anno è prevista una riforma completa dei bonus fiscali, inclusi quelli legati al settore edilizio. A confermarlo dopo l’approvazione della Legge di Bilancio da parte del Consiglio dei Ministri è stata la premier Giorgia Meloni. Una manovra complessiva di 24 miliardi dalle “grandi priorità” che mira a concentrare risorse necessarie per non disperdere fondi.

Nel 2024 sono previsti circa 13 miliardi di euro in interessi aggiuntivi sul debito, dovuti a decisioni prese dalla Banca Centrale Europea, oltre a circa 20 miliardi di euro destinati al Superbonus. L’aumento dei tassi di interesse e il Superbonus rappresentano quindi un elemento significativo nella manovra di bilancio complessiva.


Nessuna modifica al Superbonus

Il Governo ha confermato che non ci sono nuove modifiche al Superbonus. Per poter beneficiare dello sconto in fattura è necessario completare i lavori entro il 31 dicembre 2023. Altrimenti il meccanismo delle detrazioni verrà applicato senza la possibilità di sconto in fattura o cessioni, a meno che tali vantaggi siano stati precedentemente maturati.
Nella Manovra 2024 è prevista l’introduzione di una franchigia di 260 euro su alcune detrazioni fiscali per le persone con un reddito complessivo superiore a 50.000 euro.

Detrazione case green: cosa cambia nel 2024

Un’altra modifica significativa della legge di bilancio sui bonus edilizi riguarda l’acquisto di immobili con classificazione energetica A o B. Questa agevolazione, introdotta nella legge di Bilancio dello scorso anno, offre una detrazione Irpef del 50% sull’IVA pagata per l’acquisto di immobili residenziali di classe energetica A o B da parte di organismi di investimento collettivo del risparmio immobiliari (Oicr) o da imprese costruttrici.

Questa agevolazione è applicabile agli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2023 e consente un recupero rateale in dieci anni. Tuttavia, la mancanza di una sezione dedicata ai bonus casa nel disegno di legge di Bilancio per il 2024 lascia intuire che questa agevolazione non sarà prorogata, facendo chiudere i battenti alla fine dell’anno. Questo rappresenta un paradosso, visto che il costo di questa misura è relativamente basso, stimato intorno a 15 milioni di euro in base alle coperture previste nell’ultima manovra finanziaria.

Bonus Edilizi e Legge di Bilancio: cosa cambia per il Bonus Mobili

Tra le principali modifiche che colpiranno il settore delle agevolazioni edilizie c’è il riassetto del “bonus mobili”, che prevede una detrazione Irpef del 50% legata alle ristrutturazioni edilizie. Nel 2022, il tetto massimo di spesa per questo bonus era fissato a 10.000 euro. La legge di Bilancio del 2023 aveva già ridotto tale limite a 8.000 euro per l’anno in corso. Nel 2024 il tetto massimo si ridurrà ulteriormente, scendendo a 5.000 euro.

Senza ulteriori correzioni da parte del governo, il taglio sarà effettivo, portando la detrazione massima da 4.000 euro di quest’anno a soli 2.500 euro l’anno successivo. Molto dipenderà dalla stabilità della maggioranza parlamentare e dalla disponibilità finanziaria per eventuali correzioni da parte dei partiti politici che sostengono l’Esecutivo.

Attualmente, sembra che il ministro Giorgetti abbia dichiarato chiusa la stagione della cessione del credito e dello sconto in fattura, rendendo incerto l’apporto di modifiche ai bonus minori. Questo mette in una posizione difficile i contribuenti che avevano pianificato lavori in base alle regole precedenti e ora rischiano di rimanere bloccati a causa della difficoltà del mercato nell’assorbire i crediti derivanti dalle opzioni per cessioni e sconti in fattura.

Bonus barriere architettoniche 75%

A rimanere invariati dalla Legge di Bilancio alcuni bonus edilizi come per esempio il “Bonus barriere architettoniche“. L’agevolazione per il superamento e l’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti è stata confermata fino al 31 dicembre 2025.

Il Bonus Barriere 75% è destinato a diverse categorie di beneficiari, tra cui persone fisiche, enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, società semplici, associazioni tra professionisti e soggetti che conseguono reddito d’impresa e possiedono o detengono l’immobile oggetto degli interventi. Gli interventi ammissibili includono il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti, oltre alle spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e degli impianti sostituiti. Questi lavori possono riguardare finiture, impianti tecnologici, scale, ascensori, rampe e servoscala.

La detrazione corrisponde al 75% delle spese sostenute, suddivisa in 5 quote annuali di pari importo. Tuttavia, l’importo complessivo delle spese ammissibili varia a seconda del tipo di edificio:

  • Fino a 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per unità immobiliari funzionalmente indipendenti con accessi autonomi dall’esterno.
  • Fino a 40.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari in edifici con due o otto unità immobiliari.
  • Fino a 30.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari in edifici con più di otto unità immobiliari.

Cosa prevede la nuova Legge di Bilancio per gli altri bonus edilizi


Tutte le altre agevolazioni legate all’edilizia continueranno a essere applicate almeno fino alla fine del 2024. Queste includono l’Ecobonus, il Bonus Ristrutturazioni al 50%, il Sismabonus e il Bonus Verde per i giardini.

Le modifiche previste per il 2024 nel disegno di legge di Bilancio avranno un impatto notevole sui bonus casa, con tagli alle detrazioni e la fine di alcune agevolazioni, mentre altre rimarranno invariati. La situazione è in continua evoluzione, e molto dipenderà dalle future decisioni del governo e del parlamento riguardo a queste agevolazioni. I contribuenti italiani dovranno prestare attenzione e pianificare di conseguenza per massimizzare i benefici fiscali disponibili.

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