Novità Direttiva Case Green EPBD: nuove scadenze

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L’ultimo Trilogo sulla EPBD ha portato tante novità alla Direttiva Case Green. Cade l’obbligo di “ristrutturazione calendarizzata” e non saranno armonizzati i criteri per gli attestati di prestazione energetica, a dimostrazione della volontà di trovare soluzioni che tengano conto delle differenze nei patrimoni edilizi dei singoli Stati membri.

Novità Direttiva Case Green EPBD: nuove scadenze  per le ristrutturazioni e stop alla armonizzazione degli Attestati di prestazione energetica per gli Stati membri
Novità Direttiva Case Green EPBD: nuove scadenze per le ristrutturazioni e stop alla armonizzazione degli Attestati di prestazione energetica per gli Stati membri



I negoziati sulla EPBD IV hanno portato diverse novità sulla cosiddetta Direttiva Case Green.
L’ultimo Trilogo ha rappresentato infatti un punto di svolta per accelerare i lavori rimasti in stallo nel precedente incontro del 31 agosto. Giovedì 12 ottobre sono stati valutati gli emendamenti più significativi e controversi alla Direttiva EPBD IV. In questa fase i negoziatori hanno tenuto in considerazione anche le preferenze dei Paesi membri del Consiglio.

Come cambia il calendario ristrutturazioni: le novità della Direttiva Case Green

Tra le modifiche più significative della Direttiva EPBD, spicca l’abolizione dell’obbligo di raggiungere la classe E entro il 2030 e la classe D entro il 2033 per gli edifici residenziali. Invece di valutare singolarmente ciascun edificio, gli Stati membri saranno chiamati a considerare il patrimonio edilizio nel suo complesso.

Sarà necessario elaborare piani che comprendano scadenze intermedie entro il 2030 e il 2035 per raggiungere gli obiettivi di riduzione dei consumi energetici medi degli immobili. Le percentuali esatte di risparmio saranno definite in incontri successivi, sia a livello tecnico che politico.

Formazione continua sulla Direttiva CASE Green

Novità per gli Attestati di prestazione energetica non omologati nella Direttiva Case Green

Una questione fondamentale riguarda gli attestati di prestazione energetica che non saranno armonizzati a livello europeo, come inizialmente previsto. La loro durata rimarrà di 10 anni, ma con standard diversi tra i paesi membri. Inoltre, sarà introdotta una nuova classe energetica specifica per gli edifici a zero emissioni. Ogni Stato membro avrà la libertà di scegliere le misure più adatte al proprio contesto al fine di ridurre il consumo energetico degli edifici.
Al momento, i dettagli relativi a un piano di rinnovamento degli edifici da qui al 2050, con obiettivi di riduzione del consumo energetico, rimangono da definire.

Gli incentivi fiscali

La Direttiva EPBD prevede anche disposizioni riguardanti gli incentivi fiscali, con un’enfasi sull’orientamento prioritario verso le famiglie più bisognose e gli inquilini di alloggi sociali. Inoltre, si conferma l’eliminazione delle agevolazioni per le caldaie a gas a partire dal 2025, sebbene ci siano ancora questioni aperte riguardo alle eccezioni per gli apparecchi ibridi e quelli in grado di funzionare con gas rinnovabili.

Prossime fasi: mutui verdi e pannelli solari

Il prossimo trilogo sarà decisivo per l’articolo 9a che riguarda l’obbligo di installazione di pannelli solari discusso durante il secondo trilogo di agosto. Altro tema da affrontare inoltre saranno i mutui verdi. Alla luce di questi sviluppi, il Trilogo finale previsto per dicembre rappresenta un momento cruciale per consolidare i progressi fatti durante questa trattativa complessa.

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