La proroga del Superbonus per i condomìni potrebbe essere vicina. Intanto si analizzano gli ultimi dati del Report di ENEA. Sono 2.600 i nuovi cantieri avviati ad agosto con numerosi lavori da completare, 12,2 i miliardi di euro già autorizzati, ma gli interventi ancora non sono stati realizzati.
Continua il dibattito sul Superbonus. In queste ore si discute della possibilità di avviare una nuova proroga di tre mesi per i condomìni, estendendo così la scadenza oltre dicembre 2023 e consentendo un’agevolazione fiscale al 110%, ma con alcune condizioni da rispettare.
I Dati ENEA dell’ultimo Report
L’ultimo Report mensile dell’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) ha rilasciato dati che stanno alimentando ancora una volta le discussioni in vista della preparazione della Legge di Bilancio 2024.
Ad agosto si contano infatti oltre 3.300 cantieri avviati, con la stragrande maggioranza di essi situati in condomìni.
Dopo la proroga alle villette unifamiliari, il governo sta prendendo in considerazione l’opzione di concedere una proroga di tre mesi, estendendo così la scadenza fino a marzo 2024. Questa proroga tuttavia sarà condizionata al raggiungimento di un certo stato di avanzamento lavori (Sal), da fissare tra il 60% e il 70%.
Andamento degli investimenti
I dati forniti dall’ENEA confermano quanto osservato nei mesi precedenti. I condomìni sono i protagonisti indiscussi, registrando investimenti per un valore di 1,9 miliardi di euro. Al contrario, le unità familiari e gli immobili indipendenti contribuiscono solo con poco più di cento milioni di euro. Queste categorie di immobili hanno già esaurito gran parte delle loro opportunità, con oltre il 90% dei lavori completati. Rimane quindi solo una quota residuale di opere da portare a termine, e il numero di cittadini che intraprende nuove ristrutturazioni è in calo. Per le unità familiari il Superbonus sarà archiviato il 31 dicembre 2023.
Le pratiche Superbonus per il condominio
Superbonus, corsa dei condomìni in attesa della proroga
I condomìni d’altra parte continuano a procedere spediti con più di 2.600 nuovi cantieri avviati ad agosto. A differenza delle unità familiari e delle abitazioni indipendenti, nei condomìni si accumulano ancora numerosi lavori da completare. Secondo le pratiche depositate, ci sono interventi per circa 12,2 miliardi di euro già autorizzati ma ancora non realizzati. Pertanto sembra probabile che sia necessaria una proroga della scadenza di dicembre per evitare che migliaia di cittadini debbano affrontare un regime più penalizzante. Questa opzione sta guadagnando solidità, secondo fonti parlamentari del governo. La proroga dovrebbe durare almeno tre mesi, ma riguarderà solo i lavori condominiali attualmente in corso.
Quale è il futuro dei bonus fiscali in edilizia?
L’importo degli investimenti
Complessivamente gli investimenti ammissibili per il Superbonus hanno raggiunto la cifra di 85 miliardi di euro. Tuttavia, una parte di questa somma, pari a circa 1,3 miliardi, ha superato i limiti di spesa e non sarà recuperabile attraverso detrazioni fiscali. Ad oggi, i lavori completati ammontano a 69,6 miliardi di euro, generando detrazioni fiscali per un valore di 76,1 miliardi a carico dello Stato. In effetti il Ministero dell’Economia ha recentemente citato una cifra più alta, ossia 109 miliardi che rappresenta il totale dei crediti da compensare per tutti i bonus casa, non solo per il Superbonus.
Con la possibilità di una proroga il Superbonus per i condomìni consentirebbe di sfruttare l’aliquota al 110% fino a marzo 2024, a condizione che si raggiunga un adeguato stato di avanzamento lavori. Sarà interessante seguire l’evolversi delle discussioni politiche e le decisioni finali che influenzeranno l’andamento delle ristrutturazioni immobiliari in Italia.