I dati del report del Cresme sul mercato delle costruzioni anticipa obiettivi e strategie da condividere per il futuro. In aumento le opere pubbliche.
Il settore delle costruzioni in Italia sta attraversando un periodo di forti oscillazioni, tra picchi espansivi nelle opere pubbliche e contrazioni improvvise.
Il dato emerge dall’ultimo Report Cresme, il Centro di Ricerche di mercato che ha presentato il 37 documento dedicato al mondo delle costruzioni.
Costruzioni dati report del Cresme: fase espansiva delle opere pubbliche
Le opere pubbliche rappresentano il motore principale della crescita recente nel settore, ma l’accelerazione fuori scala ha già mostrato i primi segnali di rallentamento.
Dati chiave:
- Media annua 2014-2020: 15 miliardi di euro in aggiudicazioni.
- 2021: balzo a 50 miliardi di euro.
- 2022: 59 miliardi.
- 2023: 95 miliardi (+6,3 volte rispetto alla media 2012-2020).
- Calo nel 2024: nei primi sei mesi, aggiudicazioni in diminuzione del -64%.
Sfida temporale: l’attuazione del PNRR rappresenta una corsa contro il tempo, con rischi significativi per la gestione dei progetti.
2. La fine dell’era del Superbonus e le montagne russe della riqualificazione
Il mercato della riqualificazione, fortemente influenzato dagli incentivi fiscali, ha registrato una crescita esplosiva seguita da un brusco ridimensionamento.
La stagione dei grandi incentivi come il Superbonus è terminata, e con essa è venuta meno la spinta che aveva fatto decollare il mercato della riqualificazione energetica e strutturale. Dopo un picco storico nel 2022 con 94,6 miliardi di euro attivati, si assiste a un drastico calo nel 2024: nei primi tre mesi il mercato ha registrato ancora 14,5 miliardi di lavori, ma nei cinque mesi successivi questa cifra si è ridotta a soli 728 milioni, con un crollo ancora più marcato ad agosto (59 milioni di euro).
Il mercato, quindi, sta subendo una contrazione pesante a causa della natura temporanea degli incentivi e della saturazione della domanda. Questo lascia interrogativi aperti.
Il settore della riqualificazione si trova in una fase di ripiegamento che richiede interventi strategici per evitare una crisi di lungo periodo.
3. Il ruolo della forza inerziale nel mercato
Il settore delle costruzioni è caratterizzato da dinamiche lente, dove gli effetti dei boom e delle contrazioni si manifestano gradualmente.
- Effetti del boom:
- Crescita occupazionale del +4% nel 2024 grazie alle opere pubbliche.
- Calo netto nella vendita di caldaie e condizionatori, segno di una contrazione nel settore della riqualificazione.
- Diversificazione dei tempi e mercati: dinamiche asincrone tra opere pubbliche e riqualificazione privata.
4. Le incognite future: cosa aspettarsi dopo il 2026?
Con l’esaurirsi dei progetti legati al PNRR, il futuro del settore resta incerto e dipenderà dalla capacità di modernizzare il Paese e dalle politiche economiche adottate.
- Scenari principali:
- Opere pubbliche: il PNRR sarà un catalizzatore fino al 2026-2027, ma resta incerto il futuro dopo questa fase.
- Mercato abitativo: costruzione di nuove case ai minimi storici rispetto al resto d’Europa, alta pressione su affitti e compravendite.
- Rischi: politiche economiche restrittive a livello europeo e costi di costruzione elevati potrebbero limitare ulteriori espansioni.
5. Innovazione e regolamentazione: il cambiamento strutturale
Oltre ai dati economici, il settore sta vivendo una profonda trasformazione, trainata da innovazione tecnologica e nuovi regolamenti.
- Fattori chiave:
- Introduzione del BIM obbligatorio nei progetti pubblici da gennaio.
- Nuovo Regolamento Europeo sui prodotti da costruzione.
- Adozione di contratti collaborativi e accelerazione della digitalizzazione.
- Necessità di un approccio più industrializzato e sostenibile alle costruzioni.
Il XXXVII Rapporto Congiunturale e Previsionale CRESME fornisce una visione dettagliata e analitica di questi fenomeni e offre strumenti per affrontare le sfide strategiche del settore.