Il Report su efficienza energetica degli edifici di ENEA evidenzia i progressi della riqualificazione grazie agli incentivi statali. Per la prima volta meno del 50% degli edifici italiani è nelle classi energetiche meno efficienti.
Il 2023 ha segnato un importante traguardo per la certificazione energetica degli edifici in Italia.
Per la prima volta dall’inizio delle prime rilevazioni, la percentuale di edifici appartenenti alle classi energetiche meno efficienti, F e G, è scesa sotto il 50%. Questo è uno dei risultati presentati nel V Report annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici, realizzato da ENEA e Comitato Termotecnico Italiano (CTI), e presentato oggi a Roma presso la Sala David Sassoli del Centro Europa Experience di Piazza Venezia.
La quinta edizione del Rapporto sulla Certificazione Energetica degli Edifici si pone come obiettivo di fornire una panoramica aggiornata sullo stato del sistema di certificazione energetica in Italia e di offrire strumenti utili per migliorare la qualità degli Attestati di Prestazione Energetica (APE). Questa edizione inoltre mira a supportare sia i professionisti del settore nell’ottimizzazione dei processi di certificazione, sia i cittadini nel comprendere meglio i benefici di questo strumento. Migliorare la qualità della certificazione e promuovere una maggiore consapevolezza del suo ruolo sociale contribuirà a delineare strategie nazionali più efficaci per gli interventi nel settore edilizio, tenendo conto delle novità introdotte dalla nuova Direttiva Europea 2024/1275 sulla Prestazione Energetica degli Edifici (EPBD).
I dati del Report ENEA
Secondo il Report basato sugli Attestati di Prestazione Energetica (APE) registrati nel Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica (SIAPE), nel 2023 sono stati registrati 1,1 milioni di APE. La regione con il maggior numero di certificazioni è la Lombardia, che ha rappresentato il 21,7% del totale, seguita da Piemonte (9,2%), Veneto (8,7%), Emilia-Romagna (8,5%) e Lazio (8,3%).
Miglioramenti nelle Classi energetiche
Un aspetto particolarmente positivo del Report è l’incremento delle certificazioni relative alle classi energetiche più efficienti (A4-B), che hanno registrato un aumento del 6% rispetto al 2022. Questo progresso riflette un miglioramento complessivo delle prestazioni energetiche del patrimonio edilizio nazionale. L’analisi ha evidenziato anche una crescita significativa delle riqualificazioni energetiche e delle ristrutturazioni importanti, che hanno rappresentato rispettivamente il 7,9% e il 6,4% degli APE emessi, con un incremento del 2,3% e del 2,4% rispetto all’anno precedente.
Riorientamento delle emissioni di APE
Un’altra tendenza interessante è il calo degli APE emessi per passaggi di proprietà e locazioni, che hanno subito una riduzione del 5,3% rispetto al 2022, pur continuando a rappresentare il 54,2% del campione totale. Questo indica un cambiamento delle priorità, con un maggiore focus su interventi di riqualificazione rispetto ai semplici passaggi di proprietà o locazioni.
Strumenti e metodologie di analisi
L’edizione 2024 del Rapporto ha posto un forte accento sull’uso di nuovi strumenti e metodi di analisi per migliorare la qualità degli APE. Sono state descritte le metodologie di controllo utilizzate dai certificatori sia durante la fase di predisposizione degli attestati che nella fase successiva. Questi strumenti sono fondamentali per garantire una maggiore affidabilità e precisione nella valutazione delle prestazioni energetiche degli edifici.
Focus sui catasti energetici unici e sul portale nazionale
Un’altra parte del Rapporto è dedicata ai progressi nello sviluppo dei Catasti Energetici Unici (CEU) regionali, che potrebbero evolversi verso la creazione di un Catasto Unico Nazionale. Inoltre, sono stati evidenziati gli sviluppi del Portale Nazionale per la Prestazione Energetica degli Edifici (PnPE) e delle altre applicazioni informatiche sviluppate da ENEA per facilitare la gestione dei dati relativi alla certificazione energetica.
Il parere dei certificatori
Il Rapporto 2024 include anche i risultati di un sondaggio condotto su oltre 10.000 certificatori, che hanno espresso la loro opinione sui vari aspetti del processo di redazione dell’APE. Tra gli argomenti discussi vi sono la qualifica dei professionisti, il reperimento dei dati e i rapporti con gli altri attori coinvolti. È emersa una percezione generalmente positiva dell’utilità dell’APE come strumento per la valutazione e il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici.
La certificazione energetica come strumento per la Transizione Energetica
Secondo il presidente di ENEA, Gilberto Dialuce, il Report su efficienza energetica evidenzia come la certificazione energetica non sia solo un mezzo per valutare le prestazioni degli immobili, ma anche uno strumento fondamentale per promuovere l’efficienza energetica e l’adozione di tecnologie innovative. In un contesto di grandi sfide come la transizione energetica e la decarbonizzazione, l’APE ha il potenziale di favorire comportamenti virtuosi e investimenti sostenibili.
Il presidente del CTI, Cesare Boffa, ha sottolineato come la certificazione energetica sia un elemento chiave per il monitoraggio e la valutazione delle politiche nazionali sulla transizione energetica. Il Rapporto 2024, con i suoi risultati positivi, dimostra che il meccanismo della certificazione energetica funziona e contribuisce al miglioramento delle prestazioni del patrimonio edilizio italiano, fornendo spunti per ulteriori sviluppi e miglioramenti.
Il rapporto sulla certificazione
Energetica degli Edifici, redatto da ENEA e CTI, per l’annualità 2023, ha raggiunto la quinta edizione. L’ambizione di quest’ultima edizione, oltre a quella di fotografare lo stato dell’arte del sistema di certificazione energetica nazionale, è quella di fornire utili strumenti e tools sia ai professionisti del settore per il miglioramento della qualità della certificazione (APE), sia alla comunità dei cittadini per una migliore comprensione delle sue finalità virtuose. Accrescere la qualità della certificazione, insieme ad una nuova consapevolezza delle sue funzioni sociali, consentirà di fornire un quadro informativo generale migliore ai fini della definizione delle più idonee ed efficaci strategie nazionali di intervento nel settore edilizio, anche alla luce della nuova Direttiva Europea 2024/1275 (Energy Performance of Buildings Directive – EPBD).
A commentare i risultati del report sull’efficienza energetica degli edifici di ENEA anche Ilaria Bertini Direttore del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica (DUEE) che ha spiegato quanto possa essere importante la fotografia dello stato dell’arte della certificazione energetica degli edifici italiani nell’allineamento con la nuova EPBD IV.
Scarica qui il rapporto completo.