Confronto tra ZES Unica e Transizione 5.0

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ZES Unica e Transizione 5.0 rappresentano due misure importanti per le imprese, ma non sono cumulabili. In questo articolo evidenziamo le differenze principali in termini di settori ammessi, ambito territoriale e tipologie di investimenti agevolabili.

 ZES Unica Transizione 5.0


Le imprese italiane si trovano di fronte a un bivio nella scelta delle misure di sostegno per i loro investimenti produttivi. Due strumenti si distinguono per efficacia ed efficienza: il regime di aiuti della ZES Unica, introdotto dal Decreto Legge 124/2023, e l’incentivo Transizione 5.0, recentemente regolamentato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con decreto del 24 luglio 2024.
Questi due bonus non sono cumulabili è quindi fondamentale fare una valutazione attenta delle loro caratteristiche e delle potenziali implicazioni per le imprese. Entrambe offrono vantaggi significativi, ma presentano differenze sostanziali che devono essere considerate attentamente.

ZES Unica e Transizione 5.0 quali imprese possono accedere?

Una delle prime differenze tra le due misure riguarda le tipologie di imprese che possono beneficiare degli incentivi.

ZES Unica:applicabile esclusivamente alle imprese con sede operativa nel Mezzogiorno.

  • Imprese ammesse: questo incentivo è riservato esclusivamente alle imprese che operano nel Mezzogiorno, una scelta che riflette l’obiettivo di stimolare lo sviluppo economico nelle regioni meno sviluppate del Paese.
  • Settori esclusi: sono escluse numerose attività, tra cui l’industria siderurgica, la produzione e distribuzione di energia, i settori creditizio e finanziario, e la produzione primaria di prodotti agricoli e pesca.

    Transizione 5.0: disponibile per tutte le imprese su tutto il territorio nazionale, rendendola un’opzione più flessibile per le aziende che non operano nelle regioni meridionali.
  • Imprese ammesse: questo incentivo ha una portata molto più ampia e si applica a tutte le imprese italiane, senza limitazioni geografiche.
  • Settori esclusi: le uniche imprese escluse sono quelle in difficoltà finanziaria o non conformi alle normative sulla sicurezza sul lavoro e agli obblighi previdenziali.

Tipologia di investimenti agevolabili: cosa è finanziabile?

Anche sul piano degli investimenti agevolabili, le differenze tra le due misure sono marcate.

ZES Unicaprogetti ammissibili: sono finanziabili gli investimenti che fanno parte di un progetto di investimento iniziale, come definiti dal regolamento UE n. 651/2014.

  • Investimenti agevolabili: nuovi macchinari, impianti, attrezzature, acquisto di terreni e immobili strumentali, a condizione che siano destinati a strutture produttive localizzate nel Mezzogiorno.
  • Periodo di realizzazione: dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024.

Transizione 5.0progetti ammissibili: si tratta di progetti di innovazione tecnologica mirati alla riduzione dei consumi energetici o all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.

  • Investimenti agevolabili: beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa, inclusi gli impianti per lo stoccaggio di energia rinnovabile.
  • Periodo di realizzazione: progetti avviati dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025.

Perché scegliere una misura rispetto all’altra?

La ZES Unica ha come obiettivo principale di favorire la crescita economica nel Mezzogiorno attraverso incentivi che supportino gli investimenti produttivi nelle regioni meno sviluppate.Transizione 5.0 punta invece a incentivare l’innovazione e la sostenibilità a livello nazionale, promuovendo la riduzione dei consumi energetici e l’uso di energie rinnovabili.

La scelta tra la ZES Unica e la Transizione 5.0 dipende dalle caratteristiche specifiche dell’impresa, dalla sua ubicazione geografica e dagli obiettivi di investimento. Le imprese nel Mezzogiorno che rientrano nei settori ammissibili potrebbero trovare nella ZES Unica un’opportunità imperdibile.
Al contrario, le imprese che puntano all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità ambientale su scala nazionale potrebbero beneficiare maggiormente della Transizione 5.0. In entrambi i casi, una valutazione accurata delle proprie esigenze anche grazie a consulenti esperti è essenziale per massimizzare l’efficacia degli investimenti e contribuire in modo significativo alla crescita economica e alla sostenibilità.

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