Il Decreto Attuativo “Transizione 5.0”introduce novità per ingegneri e Periti Industriali. Ecco una panoramica su chi potrà rilasciare le certificazioni necessarie.
Il Decreto “Transizione 5.0”pubblicato in Gazzetta Ufficiale prevede un credito d’imposta fino al 45% per le imprese che effettuano investimenti orientati al risparmio energetico. Questo incentivo si applica agli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, permettendo così una certa retroattività delle agevolazioni. Inoltre, è prevista l’inclusione dei moduli fotovoltaici assemblati nell’UE ma con celle non prodotte in UE, ampliando le possibilità di accesso ai benefici
Un aspetto particolarmente rilevante del decreto è l’inclusione degli ingegneri e dei periti industriali tra i soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni obbligatorie per gli investimenti.
Transizione 5.0 le novità e il coinvolgimento per ingegneri e tecnici
Come dichiarato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, gli ingegneri iscritti nelle sezioni A e B dell’Albo e i periti industriali delle sezioni “Meccanica ed Efficienza Energetica” e “Impiantistica Elettrica ed Automazione” potranno rilasciare le certificazioni necessarie, riconoscendo così il loro ruolo cruciale nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.
Il Plauso del Consiglio Nazionale degli Ingegneri
Roberto Pella, Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), ha accolto con favore il decreto, lodando il Governo e i Ministri per aver reso operativo il Piano “Transizione 5.0”. Pella ha sottolineato che il riconoscimento delle competenze degli ingegneri e dei periti industriali attraverso la loro abilitazione a rilasciare certificazioni garantirà che solo professionisti qualificati possano certificare la conformità degli investimenti. Ha anche criticato le politiche precedenti che hanno talvolta sottovalutato il ruolo delle professioni tecniche, auspicando una maggiore valorizzazione e un aggiornamento professionale continuo.
Equo Compenso e sicurezza sul lavoro
Pella ha inoltre enfatizzato l’importanza dell’Equo Compenso per garantire che i professionisti siano adeguatamente remunerati, evitando pratiche di sottopagamento che possono compromettere la qualità e la sicurezza dei servizi. Ha sottolineato la necessità di una formazione continua per i professionisti per ridurre i rischi sul lavoro e migliorare la sicurezza nei cantieri.
La Posizione dei Periti Industriali
Giovanni Esposito, Presidente del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali, ha espresso il suo apprezzamento per il riconoscimento delle professioni tecniche nel decreto. Esposito ha lodato il ruolo delle professioni tecniche nella guida dell’innovazione e della digitalizzazione, specialmente nelle PMI italiane. Ha proposto l’istituzione di un registro nazionale di professionisti qualificati per garantire elevati standard di sicurezza e uniformità delle competenze su tutto il territorio nazionale.
Il Decreto “Transizione 5.0” rappresenta un avanzamento significativo verso il supporto delle imprese italiane nella transizione verso pratiche più sostenibili e innovative. L’inclusione degli ingegneri e dei periti industriali tra i soggetti abilitati a rilasciare certificazioni obbligatorie sottolinea il riconoscimento delle loro competenze e il loro ruolo cruciale nella trasformazione tecnologica. Il CNI continuerà a monitorare l’implementazione del decreto e a collaborare con le autorità per garantire che gli interessi dei professionisti siano adeguatamente tutelati e promossi.
Scarica qui il Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale.