La transizione energetica e digitale delle imprese italiane passa attraverso l’adeguata formazione del personale. Il Piano di Transizione 5.0 stabilisce criteri e modalità per ottenere benefici economici sulla formazione. Scopriamo quali sono i requisiti principali, le tipologie di formazione ammesse e le spese agevolabili, come previsto dall’articolo 8 del decreto.
Uno dei punti chiave del decreto sul Piano di Transizione 5.0 riguarda la formazione del personale. Come già preannunciato il provvedimento include anche incentivi per le spese destinate alla formazione, mirate a sviluppare o rafforzare le competenze nelle tecnologie cruciali per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi. In questo articolo analizzeremo nel dettaglio i requisiti e le modalità di erogazione della formazione destinata ai lavoratori delle imprese.
Tra i requisisti essenziali c’è la durata minima della formazione, che deve essere di almeno 12 ore. Questo vincolo garantisce che i percorsi formativi siano sufficientemente approfonditi per consentire un effettivo aggiornamento delle competenze dei partecipanti. Le imprese possono accedere agli incentivi solo se rispettano questa condizione, entro un limite del 10% degli investimenti effettuati, con un massimo di spesa di 300.000 euro.
Transizione 5.0: soggetti autorizzati alla formazione
La formazione può essere erogata solo da enti accreditati. Tra questi vi sono:
- Soggetti accreditati per attività di formazione finanziata presso la Regione o Provincia autonoma di riferimento;
- Università, sia pubbliche che private, ed enti pubblici di ricerca;
- Soggetti accreditati presso i fondi interprofessionali;
- Enti con certificazione di qualità ISO 9001 (settore EA 37);
- Altri organismi, inclusi gli ITS Academy.
Questi enti devono essere in grado di fornire una formazione di qualità, in linea con le esigenze della transizione energetica e digitale delle imprese.
Modalità di erogazione della formazione
La formazione può avvenire in presenza o in modalità a distanza.Un altro requisito fondamentale è la necessità di un esame finale, con rilascio di un attestato che certifichi il risultato conseguito. Questo esame garantisce che i partecipanti abbiano effettivamente acquisito le competenze previste dal percorso formativo.
Finalità della formazione: competenze energetiche e digitali
I progetti di formazione devono mirare all’acquisizione o al consolidamento di competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione energetica e digitale. Queste competenze sono dettagliate nell’Allegato A2 del decreto, che identifica i settori chiave in cui le imprese devono investire.
In particolare, è obbligatorio includere nei progetti formativi, per una durata minima di quattro ore, almeno un modulo dedicato a:
- Integrazione delle politiche energetiche, gestione efficace dell’energia, analisi tecnico-economiche, efficienza energetica e fonti rinnovabili.
- Integrazione digitale dei processi aziendali, cyber-security, business data analytics, intelligenza artificiale e machine learning.
Spese ammissibili: una panoramica
Il decreto elenca diverse tipologie di spese che possono essere ammesse ai benefici. Queste includono:
- Costi dei formatori;
- Costi di esercizio per formatori e partecipanti (personale dipendente, titolari di impresa e soci lavoratori);
- Spese di viaggio, materiali, forniture e ammortamento degli strumenti utilizzati esclusivamente per il progetto formativo;
- Costi di alloggio, limitati però alle necessità minime per il personale con disabilità.
Sono inoltre autorizzati i costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione e le spese di personale dipendente, titolari di impresa e soci lavoratori partecipanti alla formazione. Infine, sono ammesse le spese generali indirette relative alle ore di formazione.
Costo aziendale del personale in formazione
Il comma 5 dell’articolo 8 del decreto stabilisce che le spese relative al personale dipendente siano ammissibili solo in relazione al costo aziendale riferito alle ore o giornate di formazione. Inoltre, eventuali indennità di trasferta per attività svolte fuori sede sono incluse. Per i titolari di impresa e soci lavoratori, le spese ammissibili sono limitate al costo aziendale medio riferito alle ore o giornate di formazione del personale dipendente. Questo assicura che i costi siano equamente distribuiti e che i beneficiari siano trattati in modo equo.
Il decreto sulla Transizione 5.0 fornisce un quadro normativo chiaro e dettagliato per le imprese che desiderano accedere a benefici economici legati alla formazione del personale. Rispettare i requisiti minimi di durata, scegliere enti accreditati per l’erogazione della formazione, e garantire la qualità e la rilevanza dei contenuti formativi sono passi fondamentali per ottenere i vantaggi. Le spese ammissibili sono chiaramente definite, consentendo alle imprese di pianificare e gestire i costi in modo efficace, promuovendo al contempo una transizione energetica e digitale sostenibile.
per approfondire scarica la circolare operativa.