Superbonus comunicazione antifrode, a che punto siamo

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Gli obblighi relativi alla comunicazione antifrode per il Superbonus sono poco chiari. I dettagli specifici devono ancora essere definiti da un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. I soggetti interessati devono inviare informazioni sui lavori in corso o programmati, ma le modalità e i tempi esatti sono ancora in attesa di regolamentazione.

Lo scorso 26 marzo, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto “Blocca Cessioni”, che introduce un nuovo obbligo per chi si avvale dei contributi edilizi. Si tratta della comunicazione antifrode, un obbligo imposto ai soggetti che hanno presentato la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA-S) o un’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo entro il 31 dicembre 2023 e che non hanno ancora completato i lavori, così come a coloro che presentano tali comunicazioni a partire dal 1° gennaio 2024. Questa comunicazione serve a garantire il monitoraggio e la trasparenza nell’uso delle agevolazioni fiscali legate al Superbonus. Tuttavia, i dettagli specifici riguardanti le modalità di trasmissione, i contenuti e i tempi sono ancora in fase di definizione.

L’attesa dei dettagli sulla comunicazione antifrode del Superbonus

Migliaia di imprese e professionisti sono in attesa di dettagli sulla comunicazione antifrode per il superbonus, prevista dalla normativa per contrastare frodi e abusi nel settore delle agevolazioni fiscali. Questo decreto stabilisce che chi non rispetta le nuove disposizioni rischia una sanzione di 10 mila euro se il cantiere è già aperto, e la decadenza totale dalle agevolazioni per chi deve ancora avviare i lavori. Tuttavia, il provvedimento non è ancora attivo, in quanto è previsto l’arrivo di un Dpcm che chiarirà ulteriormente i termini e le modalità di attuazione.

Comunicazione antifrode a che punto siamo

Il decreto 39/2024, che insieme al Dl 212/2023 ha contribuito a delineare il quadro normativo per il superbonus, aveva previsto una comunicazione antifrode che, fino ad oggi, resta in sospeso. Tale comunicazione, che avrebbe dovuto essere regolamentata dal Dpcm atteso, è fondamentale per il corretto monitoraggio delle spese sostenute e delle detrazioni fiscali richieste. La mancata pubblicazione di questo decreto lascia incertezze sul tipo di documentazione da conservare e sulle modalità di trasmissione delle informazioni all’ENEA.

Inoltre, il provvedimento antifrode prevede altre sanzioni severe: oltre alla multa di 10 mila euro per i cantieri già avviati, chi non rispetta le nuove disposizioni potrebbe perdere completamente le agevolazioni per i progetti non ancora iniziati. Questa situazione ha creato una notevole preoccupazione tra le imprese e i cittadini, che attendono con urgenza indicazioni chiare per evitare sanzioni e garantire la conformità alle normative.

L’impatto del blocco delle cessioni

La situazione è ulteriormente complicata dal blocco delle cessioni del superbonus, che ha portato a una significativa diminuzione delle attività nel settore e a una diminuzione delle richieste di agevolazioni. Questo blocco, sebbene abbia ridotto l’emorragia di spesa pubblica, ha contribuito a procrastinare l’attuazione di alcune norme, rendendo meno urgente la finalizzazione di alcuni provvedimenti.

Fondo indigenti e Superbonus

Tra i sei provvedimenti attuativi collegati al superbonus, solo quello relativo al nuovo Fondo indigenti ha visto progressi concreti. Recentemente, è stato firmato un decreto del Ministero dell’Economia che conferma le risorse per chi può beneficiare di un compenso per il taglio dello sconto fiscale, ma anche in questo caso manca ancora un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate per definire le modalità di presentazione delle domande.

Altri provvedimenti, come la comunicazione anti-usura e l’obbligo di polizza catastrofale, restano in attesa di dettagli specifici. La comunicazione anti-usura riguarda le banche e gli intermediari finanziari, che devono dichiarare gli acquisti di crediti fiscali a prezzi inferiori al 75% del valore nominale. La polizza catastrofale, invece, prevede l’obbligo di stipulare contratti assicurativi per i lavori realizzati in zone sismiche, ma anche questo è subordinato alla pubblicazione di un ulteriore decreto.

Il panorama normativo relativo al superbonus è caratterizzato attualmente da una significativa incertezza. Le imprese e i cittadini coinvolti attendono chiarimenti definitivi e l’emanazione dei decreti necessari per garantire una gestione conforme delle agevolazioni fiscali e evitare sanzioni pesanti. La speranza è che le autorità competenti forniranno al più presto le indicazioni necessarie per mettere ordine in una materia tanto complessa e delicata.

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