Decreto Salva Casa 2024

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Il Decreto Salva Casa 2024 ha ottenuto il via libera dal Consiglio dei Ministri. Il nuovo piano casa introduce significative innovazioni relative alla regolarizzazione delle difformità urbanistiche. Ecco le principali disposizioni del decreto.

Decreto Salva Casa 2024




Abolizione della doppia conformità e regolarizzazione delle piccole difformità negli edifici, incremento delle tolleranze costruttive, cambio di destinazione d’uso con meno vincoli, stato legittimo degli immobili semplificato e nuovi lavori in edilizia libera. Queste sono le principali novità del Decreto Salva Casa 2024 approvato dal Consiglio dei Ministri. Il decreto ha l’obiettivo di semplificare dalle normative rigide per consentire la commerciabilità degli appartamenti.

Incertezze interpretative

Il provvedimento si occupa delle difformità formali causate da incertezze interpretative della normativa vigente riguardo alla dimostrazione dello stato legittimo dell’immobile. Queste incertezze spesso impediscono ai proprietari di vendere o di ottenere finanziamenti.

Difformità stratificate nel tempo

Il decreto mira a risolvere le difformità edilizie delle unità immobiliari derivanti da interventi stratificati nel tempo, eseguiti dai proprietari senza formale autorizzazione. Questi interventi, accumulatisi negli anni, complicano la regolarizzazione degli immobili.

Decreto Salva Casa 2024 doppia conformità

Viene affrontata anche la questione delle parziali difformità che potevano essere sanate all’epoca dell’intervento, ma che oggi non sono più sanabili a causa della normativa della “doppia conformità”. Questa modifica permetterà di sbloccare molte situazioni attualmente ferme.

Una delle principali novità del decreto è l’introduzione del regime di silenzio-assenso. Questo principio implica che, se l’Amministrazione non risponde entro i tempi previsti, l’istanza del cittadino è automaticamente accettata. Questa misura punta a semplificare drasticamente le procedure burocratiche.

Edilizia libera per installazioni minori

Il decreto permette l’installazione di tende e strutture di protezione dal sole e da eventi atmosferici in regime di edilizia libera, senza bisogno di autorizzazioni formali, semplificando ulteriormente la gestione delle proprietà immobiliari. Il decreto mira anche a decongestionare gli uffici tecnici comunali, attualmente sovraccarichi di pratiche. Prevede sanzioni proporzionali all’aumento di valore dell’immobile, e parte di queste risorse sarà destinata a progetti di recupero e rigenerazione urbana.

Nel testo approvato non è inclusa la cosiddetta norma Salva-Milano per alcune ristrutturazioni edilizie di Milano, su cui la Procura ha acceso l’interesse. L’idea di Salvini, già discussa con il sindaco Giuseppe Sala, è di inserire questa norma durante la fase di conversione del testo.

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