Decreto Superbonus voto di fiducia alla Camera

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Si attende il si ufficiale delle Camera dei Deputati sul decreto Superbonus. Ore decisive per la misura che blocca la cessione del credito e la remissioni in bonis.

Decreto Superbonus

Sono ore decisive per il voto alla Camera dei Deputati sul Decreto Superbonus. Si sta procedendo in queste ore con la chiama per appello nominale sulla fiducia posta dal Governo sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39.
Il voto del decreto Superbonus riguarda misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali.

Contenuti principali del decreto

Con l’approvazione del decreto decadrà definitivamente la remissione in bonis, ovvero la possibilità per il contribuente in ritardo di presentare la documentazione necessaria per accedere ai bonus con il pagamento di una piccola sanzione, entro il 15 ottobre 2024. Il termine ultimo per inviare la documentazione all’Agenzia delle Entrate resta il 4 aprile 2024, e non sarà possibile apportare correzioni o integrazioni alle comunicazioni.

“Spalma-Crediti” e altri fondi

Lo scorso 15 maggio, la commissione Finanza del Senato ha approvato l’emendamento “spalma-crediti” n. 1.0.1000 del Governo, che prevede che le detrazioni Irpef relative a Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche maturate dal 1° gennaio 2024 vengano dilazionate in dieci anni, anziché quattro.
Un altro fondo da 100 milioni di euro per il 2025 viene istituito per il riconoscimento di contributi relativi ad alcune tipologie di interventi nel settore edile in favore delle Onlus, delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale.

Superbonus obbligo comunicazioni ENEA

Introdotto l’obbligo per alcuni contribuenti di fornire comunicazioni aggiuntive all’ENEA e al Portale nazionale delle classificazioni sismiche. Sono previste sanzioni fino a 10mila euro in caso di omessa trasmissione delle informazioni relative agli interventi già avviati. Inoltre, i Comuni saranno obbligati a segnalare alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Entrate l’eventuale inesistenza degli interventi edilizi ammessi alle agevolazioni.

Le principali novità mirano a introdurre maggiore rigidità e controllo nella gestione dei bonus edilizi.

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