La nuova EPBD IV è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Il passaggio segna un momento di svolta per il settore dell’edilizia.
La Direttiva 1275/2024, nota come EPBD IV, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, promuove l’efficienza energetica nell’edilizia. Questo passo legislativo rappresenta un’impronta significativa nel cammino verso una maggiore sostenibilità nel settore delle costruzioni.
Direttiva EPBD gli step affrontati
Nonostante il voto contrario di alcuni Paesi, la Direttiva EPBD IV ha ottenuto il via libera con 20 voti a favore su 27 totali.
Questo risultato è il frutto di un lavoro impegnativo e complesso che ha richiesto diversi mesi di negoziati. L’obiettivo fissato per il 2050, quello di raggiungere emissioni zero è parte di un percorso articolato che prevede effetti tangibili già a partire dal 2025.
Approvazione definitiva della nuova EPBD: cosa succede adesso
Da questo momento i Paesi membri avranno due anni per recepire e definire i propri piani per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla Direttiva EPBD. Gli Stati dell’UE saranno chiamati a elaborare strategie per ridurre i consumi energetici del loro patrimonio edilizio residenziale, utilizzando il 2020 come riferimento di partenza e puntando al 2050 per un completo azzeramento delle emissioni. Nel perseguire tali obiettivi, sarà fondamentale considerare le medie di consumo e non solo la classe di efficienza dei singoli edifici.
“Case Green” e costruzione di nuovi edifici
La necessità di ristrutturare il 43% meno efficiente del patrimonio edilizio mette in luce l’importanza di interventi mirati per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. Questa cifra implica che la trasformazione non può essere raggiunta solo attraverso la costruzione di nuovi edifici, ma richiederà una revisione approfondita di milioni di strutture già esistenti. Considerando che in Italia ci sono circa 12 milioni di edifici residenziali, la priorità sarà rivolta a circa 5 milioni di essi, evidenziando l’urgenza di azioni concrete per migliorare l’efficienza energetica del patrimonio edilizio.
Gli step verso l’attuazione della Direttiva EPBD
Una delle sfide più importanti sarà la ristrutturazione del 43% del patrimonio edilizio meno performante. Questo significa che la trasformazione non potrà avvenire solo attraverso nuove costruzioni, ma richiederà interventi mirati su milioni di edifici esistenti. L’EPBD prevede anche esclusioni per alcune tipologie di immobili, come quelli soggetti a vincoli storici o utilizzati come seconde case per periodi limitati.
L’addio ai combustibili fossili: verso un riscaldamento sostenibile
Un altro aspetto importante della Direttiva EPBD IV è l’abbandono progressivo dei combustibili fossili nelle abitazioni, con una scadenza fissata al 2040. Gli incentivi fiscali per le caldaie a gas metano saranno cancellati a partire dal 2025, ma verranno introdotti incentivi per sistemi di riscaldamento ibridi, promuovendo soluzioni più sostenibili come le pompe di calore.
Adesso la parola passa al Governo italiano e all’iter di recepimento. A commentare l’introduzione della direttiva anche le associazioni italiane.
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