Obiettivo Emissioni Zero: il testo definitivo della EPBD, l’applicazione in Italia

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A pochi giorni dall’approvazione del testo definitivo della Nuova EPBD all’interno dell’evento “Obiettivo emissioni Zero” si discute di tutte le novità e del recepimento in Italia.

EPBD testo definitivo

L’efficienza energetica negli edifici è diventata un tema centrale nell’agenda ambientale globale.
L’Unione Europea si pone l’ambizioso obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. In questo contesto, l’attuazione del testo definitivo della Direttiva EPBD (Energy Performance of Buildings Directive) definisce il percorso verso un futuro sostenibile. A poche ore dall’approvazione del testo definitivo, l’evento Obiettivo Emissioni Zero organizzato da Isnova, ENEA e Logical Soft all’interno della Campagna Italia in Classe A, consente di analizzare la direttiva “Case Green” che porterà tantissimi cambiamenti.
A moderare il dibattito l’Ing. Alberto Boriani amministratore delegato di ISNOVA.

Obiettivi ambiziosi per l’Italia

L’Italia si trova di fronte a sfide significative imposte dalla Direttiva EPBD. Tra gli obiettivi principali vi è la riduzione del consumo medio di energia primaria degli edifici residenziali del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Inoltre, si prevede l’eliminazione completa delle caldaie a combustibili fossili entro il 2040. Una delle sfide più urgenti è la riqualificazione degli edifici esistenti per renderli conformi agli standard di efficienza energetica richiesti. Questo processo implica non solo interventi di isolamento termico e sostituzione degli impianti, ma anche l’adozione di tecnologie innovative e sostenibili.

Dagli Edifici nZEB agli Edifici a ZemB

Come annunciato dai relatori, l’evoluzione degli standard di efficienza energetica porta verso la creazione di edifici ZEmB, che generano energia rinnovabile in quantità pari o superiore al loro fabbisogno annuo. Questo passaggio richiede un approccio integrato che coinvolge progettisti, costruttori e autorità locali. Un elemento chiave nella transizione verso edifici a emissioni zero è il passaggio dalla caldaia tradizionale alla pompa di calore. Questa tecnologia sfrutta fonti rinnovabili di energia per il riscaldamento degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria, riducendo drasticamente l’impatto ambientale.

Evoluzione della strategia energetica


L’ingegnere Nicolandrea Calabrese, Responsabile del Laboratorio sull’Efficienza Energetica negli Edifici e lo Sviluppo Urbano presso l’ENEA, apre la discussione evidenziando il ruolo di spicco dell’Italia nel panorama europeo in materia di efficienza energetica. Richiamando l’attenzione sulle fondamenta poste dalla legge delle “10” del 1991 e dal recepimento delle direttive europee, l’Ing. Calabrese, sottolinea che l’Italia possiede una lunga tradizione di legislazioni e direttive per il risparmio energetico, risalente alla legge del 1976 sul contenimento dei consumi. Questa capacità nel recepire e attuare normative è confermata dall’approvazione recente della Direttiva sull’Efficienza Energetica (EED) nel 2023.

Subito dopo questa prima parte introduttiva l’Ing. Calabrese entra nel vivo anticipando i dettagli del testo definitivo della nuova Direttiva EPBD 4.

“L’obiettivo ambizioso della nuova EPBD IV è rendere tutti gli edifici a emissioni zero entro il 2050, definendo gli edifici ZEB come quelli con un’elevatissima prestazione energetica, caratterizzati da un fabbisogno energetico pari a zero e dalla produzione di emissioni sul posto- sottolinea Calabrese aggiungendo- già dal 2028 gli edifici pubblici di nuova costruzione dovranno rispettare lo standard di emissioni zero. La Direttiva prevede una progressiva ristrutturazione del parco immobiliare residenziale per raggiungere gli obiettivi del 2030, 2040 e 2050, con particolare attenzione agli edifici con peggiori prestazioni energetiche”.

Italia pronta a recepire la Direttiva

I progressi compiuti fino ad oggi nel ridurre il consumo medio di energia primaria nel parco immobiliare nazionale, grazie agli interventi di riqualificazione energetica e alle ristrutturazioni rappresentano una grande prova di forza: l’Italia è pronta a recepire questa nuova Direttiva.
Calabrese delinea una serie di obiettivi ambiziosi per il futuro riguardanti il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni. Sottolinea che gli obiettivi per il 2030 e il 2035 sono molto sfidanti e richiedono un impegno continuo. Per raggiungere tali obiettivi, è necessario ridurre mediamente il consumo di energia primaria non rinnovabile del parco immobiliare di circa 7.000 GW all’anno fino al 2035.

Inoltre, spiega che è importante identificare su quali tipologie di edifici concentrarsi per migliorare in modo mirato l’efficienza energetica. tra i suggerimenti vi è quello di intervenire soprattutto sugli edifici con classe energetica più bassa e con un elevato consumo di energia non rinnovabile. Per quanto riguarda le scuole, si evidenzia l’importanza di definire soglie di prestazione energetica e di intervenire su quelle con consumi superiori, al fine di raggiungere gli obiettivi entro il 2030 e il 2033.

L’Ing. Calabrese discute infine delle deroghe previste per alcuni tipi di edifici, come quelli di interesse storico o quelli utilizzati solo stagionalmente. Sottolinenando la necessità di creare un registro digitale per monitorare i consumi energetici degli edifici e fornire accesso ai proprietari e ai gestori, Nicolandrea Calabrese menziona alcune modifiche previste per gli attestati di prestazione energetica, incluso l’introduzione di una scala di valutazione più dettagliata e l’arricchimento di informazioni contenute nei certificati, come dati sugli impianti e sulle caratteristiche dell’edificio.

Testo definitivo EPBD, pompe di calore e impianti fotovoltaici.


Subito dopo la parola passa all’Ing. Annachiara Castagna di Logical Soft, autrice del Poster delle Detrazioni Fiscali realizzato per ENEA.

L’ing. Castagna accoglie i partecipanti e anticipando i temi da affrontare e mette in evidenza l’importanza di far coincidere l’installazione di un impianto fotovoltaico con un sistema in grado di sfruttare l’energia prodotta, sottolineando che è fondamentale affrontare i cambiamenti in modo coerente e professionale per garantire sia la qualità del lavoro che la propria occupazione.
Il focus si sposta sull’illustrazione delle diverse fasi temporali della nuova EPBD e degli obiettivi da raggiungere con particolare attenzione alla neutralità climatica entro il 2050 e alle zero emissioni. Tra i temi affrontati anche quello relativo alle scadenze e degli obblighi imposti agli edifici pubblici e residenziali. Un passaggio che evidenzia l’obbligo di installare impianti fotovoltaici su nuove costruzioni entro specifiche date e il passaggio graduale verso edifici a emissioni zero.

Soluzioni tecniche adeguate per la nuova EPBD


L’Ing. Castagna sottolinea la necessità di prepararsi adeguatamente al cambiamento tecnologico. Per concludere, sottolinea l’importanza di comprendere le diversità tra edifici residenziali e non residenziali e di adottare soluzioni tecniche appropriate a ciascuna situazione. Affrontando un caso pratico con l’ausilio del software Termolog, si è evidenziato il limite dell’approccio semistazionario mensile definito dalla legge 10.
Questo metodo non tiene conto delle variazioni climatiche giornaliere e orarie, portando a risultati poco accurati. L’Ing.Castagna propone di rivedere questo approccio e di adottare simulazioni più precise, come il calcolo dinamico orario,.
Questo metodo considera le variazioni climatiche e permettono di progettare impianti più efficienti e adatti alle specifiche esigenze degli edifici e dei loro utenti. Inoltre, si sottolinea l’importanza di considerare le abitudini di consumo e di massimizzare l’utilizzo delle energie rinnovabili, come il fotovoltaico, ottimizzando gli orari di utilizzo degli elettrodomestici.

Nuova Direttiva EPBD, intervento del professore Giuliano dall’Ò

A chiudere l’interessante dibattito sul testo definitivo della Direttiva Europea EPBD è stato il Prof. Giuliano Dall´Ò del Politecnico di Milano, Dipartimento ABCD.
Dall’Ò offre un’analisi attenta e dettagliata sull’importanza della riqualificazione energetica degli edifici e sulla sfida di raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica. Menzionando una ricerca condotta anni prima sui consumi energetici di un quartiere popolare molto attento nel ridurre i consumi, anche senza interventi di riqualificazione, il Professore solleva il tema della povertà energetica. Tra i temi affrontati anche l’importanza di educare i cittadini sull’efficienza energetica e sulle tariffe agevolate.

Infine, il professore affronta questioni legate alla riqualificazione degli edifici esistenti. Dall’Ò sottolinea le sfide tecniche e normative da affrontare, ma anche la necessità di adottare approcci flessibili e adattabili alle specificità di ciascun edificio. Tra gli aspetti evidenziati anche la complessità degli interventi di isolamento termico in edifici esistenti. In questi casi è importante valutare caso per caso le soluzioni migliori, evitando approcci rigidi e standardizzati.

Il convegno sul testo definitivo della EPBD si è rivelato un’importante occasione per affrontare le sfide e le opportunità legate alla transizione energetica nel settore edilizio.

Consulta il testo della EPBD IV in Italiano.

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