Le proposte di ANCE sul Superbonus presentare durante l’audizione alla Commissione Finanze della Camera vertono su due fronti: proroga del Superbonus fino al 29 febbraio 2024 ed emissione di un SAL straordinario entro il 29 febbraio 2024.
L’audizione dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) sul Superbonus aperta dalla Presidente Federica Brancaccio ha aperto nuovi scenari e attese da parte degli imprenditori edili
L’appuntamento di ieri 16 gennaio presso la Commissione Finanze della Camera ha rappresentato un momento importante per discutere delle misure proposte nel decreto-legge n. 212/2023.
Il decreto che riguarda “Misure urgenti relative alle agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119, 119-ter e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77” (DDL 1630/C) ha rappresentato l’occcasione per esternare alcune riflessioni da parte dell’associazione dei costruttori italiani.
Superbonus critiche alla soluzione proposta dal Governo
La Presidente Federica Brancaccio ha evidenziato che il provvedimento, inizialmente atteso con grande interesse da parte dell’Ance, avrebbe dovuto facilitare la conclusione di interventi in corso entro 2/3 mesi, consentendo l’uso dell’aliquota del 110%. Tuttavia, la soluzione del Governo si è concentrata solo sulla sanatoria, permettendo ai contribuenti di mantenere gli incentivi anche in caso di lavori non conclusi entro il 31 dicembre 2023.
Questo approccio, secondo l’Ance, non affronta efficacemente il problema delle famiglie e delle imprese, rischiando di portare all’abbandono dei cantieri e all’accumulo di opere incompiute. L’associazione evidenzia il rischio di contenziosi tra condomini e imprese, oltre a vanificare gli sforzi dello Stato nel finanziare incentivi per l’efficientamento del patrimonio edilizio.
I dati del monitoraggio ENEA-MASE indicano circa 10 miliardi di euro di lavori nei condomini ancora da completare, con oltre 40.000 cantieri incompiuti, coinvolgendo circa 350.000 famiglie. Il valore totale dei contratti in sospeso ammonta a 28 miliardi di euro.
Superbonus proposte di ANCE in Commissione Finanze
L’Ance propone due alternative per integrare il decreto:
1. Proroga del Superbonus fino al 29 febbraio 2024, mantenendo la percentuale di detrazione al 110% o 90%, con condizioni specifiche per interventi “trainanti” e “trainati”.
2. Emissione di un SAL straordinario entro il 29 febbraio 2024, permettendo di includere nel Superbonus al 110% o 90% lavori completati entro tale data, anche se non raggiungono le percentuali minime previste dalla norma.
Salvaguardia per famiglie a basso reddito
L’Ance evidenzia la necessità di salvaguardare le famiglie a basso reddito, suggerendo un contributo dal Fondo per gli incapienti. Tuttavia, l’efficacia di questa proposta è limitata dalla disponibilità finanziaria attuale, stimata a circa 16 milioni di euro.
Focus sulle operazioni nelle zone sismiche
L’associazione sottolinea l’importanza di mantenere le opzioni per la cessione del credito e lo sconto in fattura per operazioni nei piani di recupero nelle zone sismiche, con condizioni ragionevoli come l’approvazione del piano di recupero o la sottoscrizione di convenzioni urbanistiche.
Modifica del “Bonus barriere architettoniche”
Infine, la Presidente Brancaccio propone interventi mirati sui requisiti di accesso al “Bonus barriere architettoniche” per evitare un uso improprio dell’agevolazione.
Per approfondire scarica il documento dettagliato con le osservazioni e proposte dell’ANCE consegnato agli atti della Commissione.