EPBD: rapporto Sapienza presentato al Ministero

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Un importante rapporto scientifico che affronta il tema della Direttiva EPBD è stato elaborato dall’Osservatorio Imprese dell’Università Sapienza di Roma. Presentato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il report analizza il ruolo chiave delle CER, degli edifici intelligenti e dei CAM.

Rapporto Sapienza Direttiva EPBD,

L’Osservatorio delle Imprese della Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università Sapienza di Roma ha presentato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica un rapporto scientifico.
Il testo mette in evidenza la crescente necessità di affrontare le sfide legate alla siccità, alla transizione nel settore automobilistico e all’efficienza energetica degli edifici.

Il miglioramento della prestazione energetica degli edifici, obiettivi e strategie

Il tema dell’efficienza energetica degli edifici rappresenta una pietra angolare nella lotta contro i cambiamenti climatici e nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.

Il capito 3 è stato coordinato da Livio De Santoli Ordinario di Fisica Tecnica Ambientale presso l’Università Sapienza di Roma e Prorettore per la Sostenibilità. Questo capitolo affronta una serie di importanti questioni legate all’efficienza energetica e alla sostenibilità degli edifici.


La Direttiva EPBD nel Rapporto dell’Osservatorio delle Imprese La Sapienza


Prendendo come punto di partenza la Direttiva dell’Unione Europea EPBD (Energy Performance Building Directive) il rapporto del la Sapienza analizza la terza versione della direttiva del 2018.
la direttiva del 2018 è stata incorporata in Italia attraverso il Decreto legislativo 48/2020.
Oggi l’EPBD è giunta alla sua IV revisione e in questo momento si trova nella fase del secondo Trilogo.
Secondo quanto affermato nel rapporto dell’osservatorio delle Imprese Sapienza, la Direttiva EPBD rappresenterà nei prossimi anni un importante punto di partenza per l’Italia. Il documento infatti ha da sempre rappresentato una guida generale che disciplina diversi aspetti legati agli edifici.


Uno dei principali obblighi imposti dalla direttiva è la valutazione della fattibilità tecnica, ambientale ed economica dei sistemi ad alta efficienza energetica all’interno del processo di progettazione di nuovi edifici. Inoltre, è previsto l’obbligo di installare dispositivi autoregolanti nelle zone climatizzate degli edifici. L’ENEA ha il compito di monitorare l’impatto energetico, economico e amministrativo dell’attuazione delle misure previste dalla direttiva. Inoltre, tutti i paesi membri dell’Unione Europea devono presentare un piano di azioni per affrontare rischi.

Il ruolo delle CER

Il rapporto analizza anche lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Considerate uno strumento fondamentale per consentire l’utilizzo ottimale di tutte le fonti rinnovabili, le CER offrono un contributo nella lotta contro la povertà energetica. Il rapporto raccomanda di concentrarsi sull’implementazione di tecnologie come il fotovoltaico, l’eolico e il biometano. Inoltre si raccomanda il teleriscaldamento e la sostituzione delle caldaie a gas con impianti a pompa di calore. Inoltre si evidenzia la necessità di sviluppare la mobilità elettrica e ibrida, la produzione di idrogeno verde e l’installazione di elettrolizzatori.

I Criteri Ambientali Minimi

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’affidamento di servizi energetici per gli edifici rappresentano linee guida per garantire la sostenibilità ambientale nei contratti relativi a questi servizi.
L’obiettivo principale dei CAM è promuovere l’efficienza energetica e l’uso di fonti di energia rinnovabile negli edifici. Questi criteri sono in linea con le direttive europee per il Green Public Procurement.

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