PNRR e RePower EU, cosa prevede la revisione

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Il Governo lavora alla proposta di revisione del PNRR e del RePower EU che dovrà essere consegnata alla Commissione europea entro il 31 agosto. Si parla di un nuovo Superbonus-Ecobonus e incentivi per le energie rinnovabili nelle aziende.

PNRR e RePower EU revisione

Il governo italiano riscrive il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e il RePower EU atttraverso una revisione, apportando modifiche a 144 progetti dei 349 ancora da realizzare entro il 2026 e spostando decine di miliardi di euro degli 89,6 rimanenti da incassare.

Il PNRR include anche il capitolo RepowerEU, dedicato all’accelerazione della transizione verde e all’autonomia energetica del Paese, con massicci investimenti in infrastrutture utilizzando i programmi delle partecipate pubbliche Enel, Eni, Terna e Snam.

Nella revisione del PNRR, che sarà sottoposta alla Commissione europea, sono previste misure che verranno definanziate dal PNRR.
In ogni caso le misure dovrebbero essere salvaguardate attraverso altre fonti di finanziamento. Si tratta per esempio del piano nazionale complementare al PNRR e i fondi delle politiche di coesione. Si tratta di 9 misure per un totale di 15,9 miliardi di euro, come dichiarato dal Ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto.

RePowerEU: un investimento ambizioso per l’Italia

Il RePowerEU e prevede un investimento totale di 19 miliardi di euro per rafforzare il settore energetico italiano.
Di questa cifra, 2,76 miliardi rappresentano risorse aggiuntive a fondo perduto destinate specificatamente all’Italia. Inoltre, il Governo intende integrare il 7,5% delle risorse delle politiche di coesione 2021-2027, già indirizzate verso obiettivi simili a quelli del REPowerEU.

La selezione delle proposte è stata guidata dalla Cabina di Regia. Questo processo ha garantito la scelta di misure concrete ed efficaci.

Misure di investimento: reti dell’energia, transizione verde, efficientamento energetico e filiere industriali strategiche

Il finanziamento di REPowerEU è diviso in tre categorie principali di investimento:

  • Reti dell’energia: sono destinati 2,3 miliardi di euro per il potenziamento delle reti elettriche e del gas. Questi investimenti includono la creazione di smart grid e collegamenti HVDC, come il Tyrrhenian Link, che miglioreranno la connessione tra le regioni italiane.
  • Transizione verde ed efficientamento energetico: questa è la categoria più ampia con investimenti previsti per 14,8 miliardi di euro. Si punta ad incentivare l’uso dell’idrogeno, delle Hydrogen Valleys e la produzione di biocarburanti in raffinerie convertite, utilizzando materie che non confliggono con le filiere alimentari.
  • Filiere industriali strategiche: la misura prevede 2 miliardi di euro per sostenere investimenti nelle tecnologie a zero emissioni e promuovere la produzione di tecnologie e materie prime critiche.

Sostenere le imprese e l’efficienza energetica

Le imprese avranno accesso a 6,3 miliardi di euro tramite incentivi fiscali per interventi innovativi di efficienza energetica e autoproduzione da fonti rinnovabili. Questa misura mira a promuovere investimenti trasversali nell’industria per migliorare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili in tutti i settori produttivi.

Anche il settore agricolo riceverà supporto. Gli interventi sono volti a migliorare le prestazioni e la sostenibilità energetica.
Si cerca di diversificare gli approvvigionamenti e aumentare l’efficienza energetica.

Revisione dell’Ecobonus e focus sull’equità sociale

Un aspetto fondamentale della proposta di REpowerEU è la revisione dell’Ecobonus, che sarà specificamente dedicata alle abitazioni private e finanziata con 4 miliardi di euro. Tuttavia, verranno introdotti vincoli stringenti per garantire agevolazioni disponibili solo per le fasce a basso reddito.

Il nuovo Ecobonus di 4 miliardi di euro mira a sostenere le famiglie a basso reddito che in passato erano escluse dagli interventi di efficientamento energetico. Il piano riceve un finanziamento iniziale di 2,7 miliardi di euro dalla Commissione europea, ma il governo intende espandere questa somma recuperando risorse da una decina di progetti.

PNRR e RePower EU una revisione per raggiungere gli obiettivi entro il 2026

La revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è stata resa necessaria per conseguire gli obiettivi entro il 30 giugno 2026. La proposta non elimina nessuna riforma ma apporta modifiche formali, riprogrammazioni e definanzia alcune misure per un totale di 15,9 miliardi di euro.

Tra le misure energetiche definanziate, vi sono interventi per la resilienza, l’efficienza energetica dei Comuni, l’utilizzo dell’idrogeno in settori “hard-to-abate” e la promozione di impianti innovativi, inclusi quelli offshore.

La proposta di destinare diciannove miliardi di euro alle misure energetiche di REPowerEU rappresenta un passo significativo per l’Italia verso un futuro di energia sostenibile. Questo ambizioso piano consentirà al paese di combattere il cambiamento climatico, promuovere lo sviluppo economico e sociale e migliorare la qualità della vita dei cittadini. La collaborazione tra enti pubblici, imprese e cittadini sarà cruciale per assicurare l’efficace implementazione delle misure e il conseguimento degli obiettivi comuni. La proposta dovrà essere consegnata alla Commissione entro il 31 agosto, e il successo del piano dipenderà dalla volontà e dalla determinazione di tutti gli attori coinvolti a trasformare l’Italia in un modello di sostenibilità energetica per il resto del mondo.

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