L’Ing. Pier Francesco Scandura, Energy Manager degli ospedali delle strutture ospedaliere ASST Fatebenefratelli – Sacco e ASST Gaetano Pini di Milano, spiega come centrare l’obiettivo di risparmio ed efficienza energetica nella Sanità. Attraverso due casi pratici capiamo il ruolo chiave dell’Energy Manager e della certificazione EGE.
Negli ultimi anni il tema dell’efficientamento energetico è diventato cruciale in ogni settore. L’aumento progressivo dei costi delle risorse energetiche- amplificato dal conflitto geopolitico in atto- ha colpito in maniera preminente le aziende sanitarie pubbliche in Italia.
Secondo l’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), nel 2022 gli ospedali hanno subito un forte aumento delle bollette per l’energia elettrica e il riscaldamento, con un aumento medio del 79%. Questo ha rappresentato un pesante costo aggiuntivo per le strutture sanitarie che hanno dovuto affrontare una spesa totale di circa 3,2 miliardi di euro. La gestione di grandi patrimoni immobiliari come quelli sanitari richiede una particolare attenzione per la riduzione delle emissioni di CO2 e per l’ottimizzazione dei consumi energetici. È per questo che diversi ospedali hanno deciso di adottare misure per ridurre i consumi energetici e migliorare l’impronta ecologica nominando un Energy Manager.
Risparmio energetico negli Ospedali e nella PA
Il ruolo degli Energy Manager nella Sanità
Gli Energy Manager sono professionisti che si occupano della gestione energetica degli edifici e delle infrastrutture, al fine di ridurre i costi operativi e migliorare l’efficienza energetica.
Nel caso delle strutture sanitarie ospedaliere, il loro ruolo diviene particolarmente delicato, poiché i servizi forniti dagli ospedali devono essere garantiti 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno. L’attività degli Energy Manager negli ospedali non solo contribuisce a garantire la sostenibilità energetico-ambientale del settore sanitario, ma riduce i costi operativi e migliora l’efficienza energetica dei singoli edifici. Una gestione attenta ed efficiente delle risorse energetiche può consentire di investire maggiormente nelle attività assistenziali e di cura, migliorando la qualità dei servizi offerti ai cittadini.
La normativa vigente prevede per le aziende che superano determinati consumi energetici l’obbligo di nominare un Energy Manager. Questa figura professionale è fondamentale per gestire in modo efficiente il consumo energetico delle aziende e per promuovere la sostenibilità ambientale.
Qual è il ruolo degli Energy Manager all’interno degli ospedali?
Lo abbiamo chiesto all’Ing. Pier Francesco Scandura PhD in sistemi energetici e ambiente, Energy Manager delle strutture ospedaliere ASST Fatebenefratelli – Sacco e ASST Gaetano Pini.
In che modo avviene la nomina di Energy Manager all’interno delle strutture ospedaliere?
“La figura dell’Energy Manager è stata introdotta per la prima volta in Italia dalla Legge n. 10 del 9 gennaio 1991. Questa legge definisce i casi in cui è obbligatorio nominare un “tecnico” responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia. Nello specifico la normativa impone agli enti industriali con consumi energetici superiori a 10.000 tep (tonnellate equivalenti di petrolio) e quelli degli altri settori superiori a 1.000 tep, di nominare annualmente un tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia.
Questa figura professionale assume un ruolo cruciale nella definizione delle strategie di risparmio energetico e nell’implementazione di azioni volte alla riduzione dei consumi. L’Energy Manager è solitamente un dipendente interno dell’azienda che lo nomina. Tuttavia per ricoprire questa carica sono necessarie determinate competenze. È sempre consigliabile per esempio che l’incaricato sia esperto in materia energetica e abbia una certificazione EGE. Spesso però mancano le competenze interne e gli ospedali si affidano a professionisti esterni altamente qualificati come EGE certificati”.
Cosa è la certificazione EGE?
“La certificazione EGE è un attestato molto importante che riconosce le competenze di questa figura professionale. L’EGE è una figura professionale che ha acquisito una certificazione riconosciuta a livello nazionale e che dispone di competenze specifiche nei settori dell’efficienza energetica, della gestione dell’energia e delle fonti energetiche rinnovabili.
L’EGE è infatti in grado di utilizzare le migliori pratiche e tecnologie per gestire l’uso dell’energia in modo sostenibile ed efficiente. Questo include la progettazione di sistemi di efficienza energetica, il monitoraggio e la misurazione dei consumi energetici, la valutazione del rendimento degli impianti e l’identificazione delle opportunità di miglioramento. Molti Energy Manager con esperienza sul campo hanno acquisito anche questa importante certificazione”.
Corso ENEA per EGE e Energy Manager
Quali sono le competenze e le responsabilità di un Energy Manager nella Sanità?
“Gli Energy Manager hanno un ruolo chiave all’interno di ospedali e strutture pubbliche. Possono intervenire in diverse fasi della gestione degli edifici, dalla progettazione alla manutenzione ordinaria e straordinaria.
In fase di progettazione, per esempio, possono contribuire alla definizione degli standard energetici dell’edificio e alla scelta dei materiali e delle tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico. In fase di manutenzione possono monitorare i consumi e individuare eventuali inefficienze negli impianti, intervenendo tempestivamente per correggerle. Possono inoltre promuovere l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, come ad esempio l’energia solare o geotermica, per ridurre l’impatto ambientale dell’edificio”.
Quali sono le principali strategie che si possono adottare per eliminare gli sprechi e ottimizzare gli impianti?
“Il primo passo è sicuramente un Audit Energetico. L’obiettivo principale di questa diagnosi è quello di individuare le modalità più efficaci per ottimizzare i consumi energetici di un impianto o di un’attività, attraverso l’analisi dettagliata dei flussi energetici e l’individuazione di eventuali sprechi o inefficienze. Nel caso specifico degli ospedali è necessaria un’indagine dettagliata sui consumi dell’impianto elettrico e termico.
Il secondo passo è rappresentato dall’installazione di sistemi a basso consumo energetico. In alcuni casi è sufficiente sostituire le vecchie lampade con quelle a LED, installare sensori di presenza per la luce e il riscaldamento/raffreddamento degli ambienti. In altri casi sarà invece necessario utilizzare generatori di energia rinnovabile come pannelli solari o turbine eoliche. L’utilizzo di software di gestione intelligente degli edifici per monitorare i consumi energetici e ottimizzare l’utilizzo degli impianti è un altro step fondamentale.
Oltre alla formazione del personale per sensibilizzare e formare i lavoratori sull’importanza dell’efficienza energetica e sulle azioni che possono essere intraprese per ridurre gli sprechi sarà poi indispensabile una manutenzione preventiva per programmare interventi, mantenere gli impianti in efficienza e prevenire eventuali guasti. Infine per contribuire significativamente alla riduzione degli sprechi e all’ottimizzazione degli impianti con conseguenti benefici economici e ambientali è utile l’utilizzo di tecnologie avanzate come l’implementazione di sistemi di cogenerazione per produrre energia elettrica e termica contemporaneamente, o l’utilizzo di tecnologie di recupero del calore per riadoperare l’energia termica prodotta dai macchinari”.
Quali sono stati gli interventi di efficientamento energetico attuati nelle strutture ASST Fatebenefratelli – Sacco e ASST Gaetano Pini?
“A luglio del 2022 l’allora assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti di concerto con gli assessori Raffaele Cattaneo e Massimo Sertori ha deliberato l’attuazione del programma “Nuova Energia per il Welfare” che contiene alcune linee di indirizzo alle aziende sanitarie e socio sanitarie territoriali lombarde. Si tratta di un programma organico suddiviso in sette azioni mirate all’efficienza energetica, al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.
Questo documento si integra nel percorso di transizione energetica e decarbonizzazione che la Regione Lombardia ha intrapreso in linea con le politiche europee per contrastare i cambiamenti climatici. Inoltre, è stato istituito il “Tavolo regionale degli Energy Manager del Welfare” e la “Task Force Nuova Energia per il Welfare”. Abbiamo già avviato il Tavolo regionale e stiamo proseguendo con le altre azioni previste”.
Quali sono gli obiettivi del programma “Nuova Energia per il Welfare”?
“Il programma si pone obiettivi di breve, medio e lungo termine per abbracciare, in una azione permanente, i diversi orizzonti della articolata programmazione europea nazionale e regionale in tema di energia e clima. L’azione a breve termine prevede di valorizzare la funzione di energy management nel sistema del Welfare lombardo. Mira inoltre a potenziarla, attraverso la programmazione di interventi su diversi livelli, come modificare i comportamenti nell’uso dell’energia, migliorare la contrattualistica dei servizi energetici, investire in tecnologie per il monitoraggio dei consumi e migliorare l’efficienza energetica.
L’azione a medio termine prevede di adottare progressivamente Sistemi di Gestione dell’Energia certificati secondo la norma ISO 50001, mirando al miglioramento continuo delle prestazioni energetiche e ambientali. Infine, l’azione a lungo termine punta ad affermare il contributo del sistema del Welfare lombardo alla decarbonizzazione dell’economia attraverso progetti ed iniziative di economia circolare”.
Quali sono le sette azioni previste?
Le sette azioni, conclude infine l’Ingegner Scandura, sono cosi articolate:
- Attivazione del “Tavolo regionale degli Energy Manager del Welfare” e della “Task Force nuova Energia per il Welfare”;
- Attuazione di “Piani Aziendali per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni climalteranti e inquinanti”;
- Adozione di un Sistema di Gestione dell’Energia e della certificazione ISO 50001 da parte delle Aziende e degli Istituti del Welfare della Lombardia;
- Programma di acquisti aggregati di beni e servizi per l’efficienza energetica e l’uso delle fonti energetiche rinnovabili nel Welfare della Lombardia;
- Attivazione del “CREW – Centro Regionale per l’Energia del Welfare”;
- Programma di formazione e aggiornamento continuo per la “Nuova Energia del Welfare della Lombardia”;
- Economia Circolare per il Welfare della Lombardia”.