PNRR e DNSH: pubblicate le nuove checklist

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Le nuove liste DNSH di controllo per la costruzione di nuovi edifici o per le ristrutturazioni ci ricordano che PNRR fa rima con sostenibilità ambientale

Le nuove liste DNSH di controllo per la costruzione di edifici o ristrutturazioni, ma anche per le riqualificazioni di realtà residenziali e non residenziali, ci ricordano il legame stretto tra il Pnrr e l’ambiente. Pnrr fa rima anche con sostenibilità ambientale. Perché un progetto, per essere finanziato, deve essere poco impattante sull’ambiente.
E qui entra in ballo il principio Do No Significant Harm (alias DNSH). Principio fondamentale per accedere ai finanziamenti del RRF (recovery and resilience facility) del Piano nazionale di Ripresa e resilienza, ovvero PNRR.

DNSH acronimo di Do No Significant Harm ossia “nessun danno significativo all’ambiente“. In sostanza è il principio che prevede che gli interventi che beneficiano dei fondi erogati dal PNRR non devono arrecare danni all’ambiente. Inoltre, come cita il sito istituzionale https://www.italiadomani.gov.it/i piani devono includere interventi che concorrono per il 37% delle risorse alla transizione ecologica“.

PNRR e DNSH: quali sono gli obiettivi ambientali previsti?

Come detto, gli interventi del PNNR non devono arrecare all’ambiente. Gli obiettivi previsti nel DNSH devono considerare:

  • la mitigazione dei cambiamenti climatici;
  • l’adattamento ai cambiamenti climatici
  • l’uso sostenibile e la protezione delle risorse idriche e marine;
  • la transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti;
  • la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua o del suolo;
  • la protezione e il ripristino della biodiversità e della salute degli eco-sistemi
Le nuove liste DNSH per la costruzione di nuovi edifici o per le ristrutturazioni, ci ricordano che Pnrr fa rima con sostenibilità ambientale

Ciò si traduce che nelle nuove costruzioni e ristrutturazioni non potranno essere previste le caldaie a gas. Secondo quanto si evince dalle nuove checklist pubblicate dal MEF.

Per chiarire la situazione, nella sezione Interventi/il principio DNSH della piattaforma Italiadomani – sito istituzionale italiano sul PNRR – sono disponibili due checklist che i soggetti attuatori devono compilare nel caso di misure riguardanti la costruzione di nuovi edifici o ristrutturazioni e riqualificazioni di edifici residenziali e non residenziali, che prevedono l’esclusione delle caldaie a gas.

Le due liste di controllo sono associate alle schede tecniche   (1 – Costruzione di nuovi edifici; 2 – Ristrutturazioni e riqualificazioni di edifici residenziali e non residenziali) della Guida Operativa per il rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm), opportunamente modificate al fine di prevedere uno specifico punto di controllo in relazione all’esclusione delle caldaie a gas dall’intervento.

Le nuove checklist andranno utilizzate soltanto per le misure indicate e che prevedono un esplicito divieto di inserimento in interventi del PNRR di caldaie a gas e per le misure per le quali la conformità al DNSH si comprova mediante l’utilizzo di una lista di esclusione.

Per maggiori informazioni si può consultare la FAQ dal titolo  “Le caldaie a gas possono essere previste nell’ambito degli interventi del PNRR?”  dove, tra le altre cose, è pubblicato l’elenco delle misure che prevedono un divieto assoluto di inserimento in interventi PNRR di caldaie a gas, l’elenco delle misure per cui è previsto l’utilizzo di una lista di esclusione per comprovare il DNSH e i requisiti che gli impianti devono rispettare per essere ritenuti ammissibili sotto il profilo del DNSH, nei casi in cui non siano tassativamente esclusi.

Online il chiarimento sulle caldaie a gas

Nella sezione “FAQ” del sito istituzionale del Governo dedicato al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, è disponibile online il chiarimento sull’installazione delle caldaie a gas per i “progetti in essere” realizzati e anche per quelli non realizzati. Nello specifico è precisato cosa comporta l’eventuale installazione di caldaie a gas nell’ambito di misure che ne prevedano l’esclusione.

Relativamente ai “progetti in essere” già realizzati (ossia progetti precedentemente coperti da finanziamenti nazionali prima dell’approvazione del PNRR), nell’eventualità in cui dovessero essere state installate caldaie a gas, viene pregiudicata la possibilità di rendicontare l’iniziativa per i target del PNRR, ma restano validi i finanziamenti già autorizzati dal bilancio dello Stato.

Mentre per quanto riguarda i “progetti in essere” non ancora realizzati, l’esclusione delle caldaie è criterio di ammissibilità al finanziamento anche a valere sui fondi del bilancio dello stato.

Sostenibilità ed efficienza energetica

Leggi “Pnrr: in ritardo i 19 miliardi. La strategia del Governo

Approfondimento: “PNRR – Sviluppo infrastrutture di ricarica elettrica” con la versione n. 2 del 24/05/2023 in formato pdf, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica

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