Codice appalti publici: novità decreto correttivo

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Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al correttivo del Codice degli appalti pubblici. Tra le novità: equo compenso, ribassi, partenariato pubblico-privato e revisione dei prezzi.



Le modifiche al Codice degli appalti pubblici sono frutto dell’intensa collaborazione tra le professioni tecniche, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Secondo il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, degli Architetti e dei Geologi, il correttivo al codice degli appalti pubblici migliora l’applicazione di diverse disposizioni e introduce novità rilevanti. Vediamo quali sono.

L’equo compenso per garantire la qualità della progettazione

Tra le principali novità del correttivo spicca l’equo compenso nei contratti pubblici.
Sono stati introdotti due strumenti per garantirne i principi come riassunto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti:

  • per gli affidamenti diretti, si assicura che almeno l’80% del compenso previsto venga garantito;
  • per le gare d’appalto, vengono introdotti meccanismi che limitano l’impatto dei ribassi, applicabili al 35% del compenso, ottenendo un risultato paragonabile agli affidamenti diretti.

Equo compenso e ribassi accettabili

Per i contratti di servizi di ingegneria, architettura e altri servizi tecnici di importo pari o superiore a 140.000 euro, vengono stabiliti criteri specifici. I compensi, calcolati secondo il Decreto Parametri, serviranno alle stazioni appaltanti per definire l’importo base della gara, comprensivo delle spese fisse e variabili.

Requisiti tecnici e meccanismi di affidamento

Il correttivo introduce anche la possibilità per le stazioni appaltanti di valutare, nei servizi tecnici, l’esperienza pregressa su contratti simili realizzati negli ultimi dieci anni, sia per committenti pubblici che privati. Questa misura consente di valorizzare la professionalità acquisita negli anni e rappresenta un criterio importante per la selezione dei migliori operatori. Per quanto riguarda i requisiti economico-finanziari, è prevista la possibilità di dimostrarli tramite una copertura assicurativa o attraverso un fatturato globale maturato nei migliori tre esercizi degli ultimi cinque anni, sempre nel rispetto del valore stimato dell’appalto.

Incentivi ai dirigenti tecnici della Pubblica Amministrazione

Una novità è il riconoscimento di incentivi ai dirigenti tecnici della Pubblica Amministrazione. Questo incentivo è pensato per stimolare una gestione più efficiente e responsabile delle opere pubbliche, favorendo il raggiungimento degli obiettivi progettuali e operativi.

Partenariato pubblico-privato e revisione dei prezzi

Il correttivo introduce una maggiore definizione del partenariato pubblico-privato, uno strumento fondamentale per la gestione delle opere pubbliche e per attirare investimenti privati. Questo strumento, spesso sottovalutato, ha un ruolo cruciale nella realizzazione di grandi infrastrutture e sarà necessario continuare a lavorarci per migliorarne l’applicazione.

Inoltre, sono state meglio delineate le procedure di revisione dei prezzi per evitare applicazioni irregolari e contenziosi, come è avvenuto con alcune recenti normative emergenziali. Questo garantisce una maggiore trasparenza e certezza nei contratti, tutelando sia le imprese che le amministrazioni.

Nonostante i numerosi aspetti positivi, il correttivo presenta anche alcune ombre. La previsione del premio di accelerazione obbligatorio desta preoccupazioni, poiché può portare a esecuzioni frettolose dei lavori, compromettendo la qualità delle opere. Inoltre, la mancata stretta sull’applicazione del subappalto a cascata lascia aperta la questione della trasparenza e della gestione efficiente dei lavori.

Verso una progettazione più trasparente e di qualità

Nonostante alcune criticità registrate dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, il correttivo rappresenta un importante passo avanti nella gestione dei lavori pubblici, migliorando la chiarezza normativa e introducendo meccanismi che favoriscono la qualità e l’efficienza nella progettazione e nell’affidamento. Il processo di consultazione e collaborazione tra gli attori istituzionali è stato fondamentale per raggiungere questi risultati, dimostrando l’importanza del dialogo tra le parti.

Il lavoro di squadra tra Governo, professioni tecniche e altri interlocutori ha creato un quadro normativo più efficace, che risponde alle esigenze del settore.

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