Parole Green: passaporto di Ristrutturazione con la nuova EPBD

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Questa settimana nella nostra rubrica Parole Green analizziamo un concetto chiave per il futuro delle costruzioni sostenibili: il Passaporto di Ristrutturazione nella la nuova EPBD IV.

passaporto ristrutturazione EPBD IV

Il Passaporto di Ristrutturazione, introdotto dalla Direttiva EPBD IV, rappresenta una vera e propria tabella di marcia. Suddivide in fasi successive gli interventi necessari per trasformare gli edifici esistenti in strutture a zero emissioni entro il 2050.

Analizziamo nel dettaglio come questo documento potrà supportare una gestione più sostenibile del patrimonio edilizio europeo, evidenziando i benefici in termini di risparmio energetico e comfort abitativo.

Cos’è il passaporto di ristrutturazione nella nuova EPBD IV?

Secondo la Direttiva EPBD IV, il Passaporto di Ristrutturazione è un documento che costituisce una sorta di tabella di marcia dettagliata che suddivide l’efficientamento energetico di un edificio in diverse fasi. L’obiettivo principale è facilitare la riduzione delle emissioni di CO2 e il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici.

Questo strumento sarà in grado di garantire un risparmio economico tangibile, sia in termini di bollette che di consumi energetici.

Tempistiche di attuazione per il passaporto di ristrutturazione EPBD

Gli Stati Membri avranno tempo fino al 29 maggio 2026 per recepire questa direttiva e sviluppare un piano nazionale che includa l’adozione dei Passaporti di Ristrutturazione.

Sebbene l’utilizzo di questo strumento rimarrà su base volontaria, gli Stati potrebbero decidere di renderlo obbligatorio, soprattutto nelle situazioni in cui un monitoraggio più rigoroso delle riqualificazioni risulti essenziale.

Costi e sinergie

Una delle questioni cruciali legate al Passaporto di Ristrutturazione riguarda i costi. La Direttiva raccomanda che i Passaporti siano accessibili e che non rappresentino un onere sproporzionato per i cittadini. A tal fine, si suggerisce di integrare il rilascio dei Passaporti con gli Attestati di Prestazione Energetica (APE), in modo da ottimizzare sia i costi che le procedure.

Gli Stati Membri sono inoltre invitati a considerare l’introduzione di sostegni finanziari, in particolare per le famiglie vulnerabili, al fine di incentivare l’adozione di questo strumento.

Il Passaporto di Ristrutturazione fornirà un’analisi completa dell’edificio, partendo dalla valutazione delle sue prestazioni energetiche attuali.

Tra le informazioni principali incluse nel documento troviamo:

  • Le prestazioni energetiche attuali dell’edificio.
  • Una rappresentazione grafica della tabella di marcia per le ristrutturazioni.
  • I requisiti nazionali relativi alle prestazioni energetiche e l’eliminazione dei combustibili fossili.
  • La sequenza ottimale delle fasi di ristrutturazione.
  • L’integrazione con sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento.
  • Le stime di produzione e autoconsumo di energia rinnovabile post-ristrutturazione.
  • Indicazioni sulle possibilità di miglioramento della circolarità dei materiali e sulle emissioni di gas serra.

Il Passaporto di Ristrutturazione dovrà essere rilasciato da un esperto qualificato che, previa visita in loco, caricherà i dati sul registro digitale degli edifici e nella banca nazionale delle prestazioni energetiche.

Questo garantirà una consultazione semplice e accessibile per tutti, rendendo più trasparente e monitorabile l’intero processo di ristrutturazione.

Benefici e prospettive future

Il Passaporto di Ristrutturazione indica chiaramente i benefici in termini di risparmio energetico, riduzione delle emissioni e miglioramento del comfort abitativo. Inoltre, con l’introduzione di sostegni finanziari e tecnici, potrebbe diventare un incentivo fondamentale per la trasformazione sostenibile del parco immobiliare europeo.

Il Passaporto di Ristrutturazione, introdotto con la nuova EPBD IV, si configura come un elemento chiave nel percorso verso la decarbonizzazione. Con l’avvicinarsi del 2026, sarà interessante vedere come gli Stati Membri adotteranno e integreranno questo strumento nei loro piani nazionali. 

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