ZES: l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il modello di comunicazione integrativa per consentire alle imprese del Mezzogiorno di accedere al credito d’imposta sugli investimenti.
L’Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato il modello di comunicazione integrativa per accedere al credito d’imposta sugli investimenti effettuati nella Zona Economica Speciale (ZES) unica del Mezzogiorno. Questo modello è destinato alle imprese che, a partire dal 12 giugno, hanno già presentato una prima comunicazione in base all’articolo 5 del Decreto Coesione (DI 60/2024).
Il nuovo quadro normativo è stato modificato dal Decreto Omnibus (DI 113/2024), che ha introdotto importanti novità sia in termini di risorse disponibili sia di adempimenti richiesti.
L’importanza della comunicazione integrativa
La comunicazione integrativa è un passaggio cruciale per le imprese che desiderano confermare la validità degli investimenti effettuati e accedere al credito d’imposta. Questo strumento serve a certificare l’avvenuta realizzazione degli investimenti per i quali è stato richiesto il beneficio fiscale. La trasmissione di questa comunicazione deve avvenire dal 18 novembre al 2 dicembre 2024, con la scadenza tassativa del 15 novembre per l’effettiva realizzazione degli investimenti.
Il Decreto Omnibus, oltre a introdurre una dote aggiuntiva di 1,67 miliardi di euro, che si aggiungono agli iniziali 1,6 miliardi, ha previsto la necessità di inviare una nuova comunicazione integrativa. Quest’ultima consente all’Agenzia delle Entrate di verificare l’effettiva realizzazione degli investimenti e l’importo del credito d’imposta maturato.
Come inviare la comunicazione integrativa ZES
Le imprese dovranno utilizzare esclusivamente il software “ZES unica integrativa”, disponibile gratuitamente sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate. Una volta inviata la comunicazione, le imprese riceveranno, entro cinque giorni, una ricevuta nell’area riservata del sito che attesta la presa in carico della richiesta oppure un eventuale scarto, con l’indicazione delle motivazioni.
I requisiti per la trasmissione e le avvertenze
La comunicazione integrativa deve essere corredata da alcune informazioni fondamentali. Tra queste:
- L’ammontare del credito d’imposta maturato, calcolato sugli investimenti effettivamente realizzati;
- Gli estremi delle fatture elettroniche relative agli investimenti;
- La certificazione richiesta dal Decreto Coesione sull’effettivo sostenimento delle spese ammissibili.
Un altro aspetto importante riguarda il limite degli investimenti: l’importo dichiarato nella comunicazione integrativa non può superare quello riportato nella comunicazione originaria. Inoltre, anche se l’impresa avesse già realizzato gli investimenti al momento dell’invio della prima comunicazione, è necessario comunque inviare la nuova comunicazione integrativa.
Cosa succede dopo l’invio della comunicazione?
Entro il 12 dicembre 2024, l’Agenzia delle Entrate approverà la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile dalle imprese, basandosi sulle informazioni ricevute tramite la comunicazione integrativa. È importante sottolineare che, nel periodo tra il 18 novembre e il 2 dicembre, le imprese potranno inviare una nuova comunicazione, che sostituirà integralmente quella precedente, o addirittura annullarla, con la conseguente decadenza dall’agevolazione.
La finestra temporale stabilita dal Decreto Omnibus rappresenta un’opportunità, ma anche una sfida per le imprese che operano nel Mezzogiorno e che desiderano ottenere il credito d’imposta per i propri investimenti. Seguire con attenzione le scadenze e le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate è essenziale per non perdere il diritto a questa agevolazione, che può contribuire in modo significativo allo sviluppo economico delle imprese nelle zone più svantaggiate del Paese.