Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto “CAM Strade” con nuovi criteri ambientali per le infrastrutture stradali. In vigore dal 21 dicembre 2024, queste norme promuovono la sostenibilità, includendo l’uso di materiali riciclati e fissando nuovi standard per la durata e l’efficienza energetica delle strade.
CAM strade: le nuove norme in vigore dal 21 dicembre 2024
Il 23 agosto scorso, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (Serie n. 197) il Decreto Ministeriale “CAM Strade”, un documento molto atteso che segna la conclusione di un percorso iniziato dieci anni fa. Questo decreto stabilisce i Criteri Ambientali Minimi (CAM) da rispettare per:
- l’affidamento della progettazione
- l’esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali.
Le nuove norme ambientali entreranno in vigore il 21 Dicembre 2024 e riguarderanno tutte le fasi del processo, dalla progettazione alla realizzazione e manutenzione delle strade, compresa la scelta dei materiali, che dovranno essere ottimizzati per favorire la massima circolarità delle risorse.
Come utilizzare correttamente il frenato d’asfalto
Una delle principali novità approva definitivamente l’uso del fresato d’asfalto, a condizione di trattarlo correttamente. Il decreto stabilisce le quantità minime di materiale riciclato che possono essere riutilizzate in diverse componenti delle infrastrutture stradali, in base alla loro destinazione.
Ad esempio:
- 70% per il corpo stradale
- 50% per la base misto cementato
- 35% per la base
- 30% per il binder
- 15% per lo strato di usura
- 10% per il drenante.
Sebbene non sia fissato un limite massimo per il recupero del granulato di conglomerato, è richiesto ai produttori di fornire documentazione tecnico-scientifica che attesti la qualità delle prestazioni del conglomerato bituminoso utilizzato, qualora si superino i limiti minimi.
In generale, i CAM richiedono ai progettisti competenze specifiche nel campo ambientale. Inoltre, le stazioni appaltanti dovranno prestare particolare attenzione negli appalti basati sull’analisi del ciclo di vita dei materiali (LCA), con un punteggio premiante per gli operatori che propongono soluzioni migliorative.
Obbiettivi di durata delle infrastrutture, le novità dei CAM strade
I CAM fissano anche gli obiettivi di durata delle infrastrutture: per le nuove strade e per il risanamento profondo di pavimentazioni esistenti, l’obiettivo è una vita utile di 20 anni. Per gli interventi di risanamento superficiale, il progettista deve verificare che gli strati sottostanti abbiano una portanza adeguata al traffico previsto, in modo da garantire una durata teorica di almeno 5 anni.
Il documento “CAM Strade” stabilisce anche livelli minimi di emissione acustica della pavimentazione, da misurare in base alla velocità dei veicoli. Infine, si presta attenzione alla possibilità di ridurre l’accumulo e il rilascio di calore solare nelle aree urbanizzate.