Le norme del decreto Salva Casa sono uguali in tutta Italia, ma la loro applicazione pratica varierà a seconda delle specificità locali e delle leggi regionali. Il rallentamento di alcune regioni: il caso Sicilia.
Il recente decreto legge n. 69/2024, noto come “Salva Casa”, volto a semplificare e regolare le normative edilizie e urbanistiche, sta incontrando i primi rallentamenti causati dalle leggi regionali.
Sebbene le norme del Salva Casa siano infatti uniformi su tutto il territorio nazionale, la loro applicazione pratica varierà notevolmente in base alla localizzazione delle opere da regolarizzare. Le direttive di un piano regolatore locale o l’esistenza di normative regionali potrebbero influenzare significativamente il risultato.
Questo rallentamento è particolarmente evidente in Sicilia, dove la Regione ha pubblicato una circolare (n. 12002/2024 dell’8 agosto 2024) che chiarisce come molte delle novità introdotte dal provvedimento non saranno immediatamente operative nell’isola.
Il governatore siciliano Renato Schifani ha annunciato l’intenzione di approvare, alla prima riunione di giunta utile, un disegno di legge per il recepimento del testo del Salva Casa, da sottoporre poi all’assemblea regionale.
Uno dei principali problemi è legato al fatto che le competenze in materia di edilizia e urbanistica sono di natura concorrente tra Stato e Regioni. Questo implica che i conflitti e le difficoltà riscontrate in Sicilia potrebbero ripetersi anche in altre regioni italiane.
Le normative regionali e il Testo Unico Edilizia
Il Testo unico edilizia (Dpr n. 380/2001) è stato adottato dalla Regione Sicilia con modalità particolari tramite la legge regionale n. 16/2016. Alcune norme sono state recepite in modo dinamico, e quindi le modifiche introdotte dal Salva Casa sono automaticamente applicabili. Altre, invece, sono state recepite con modifiche specifiche, creando una rigidità che complica l’implementazione delle nuove disposizioni.
Le semplificazioni e le sanatorie non immediatamente applicabili
La circolare dell’assessore al Territorio, Giuseppa Savarino, evidenzia che alcune delle principali novità del Salva Casa non saranno subito applicabili in Sicilia. Tra queste ci sono le semplificazioni riguardanti tende da sole, pergole bioclimatiche e Vepa, nonché la sanatoria per le varianti ante-1977 e per gli immobili con abitabilità dichiarata. Inoltre, il nuovo accertamento di conformità, che rappresenta il cuore della sanatoria per le piccole difformità, non trova applicazione immediata.
Salva Casa e leggi regionali: le novità applicabili
Non tutte le disposizioni del Salva Casa sono bloccate. Alcune novità, come quelle relative allo stato legittimo degli immobili, alle deroghe in materia di distanze e alle tolleranze costruttive, saranno applicabili e comporteranno una sanatoria automatica delle differenze tra quanto autorizzato e quanto effettivamente realizzato. L’implementazione del Salva casa in Sicilia sta mostrando le difficoltà di armonizzare le normative nazionali con quelle regionali. Questo scenario suggerisce che altre regioni potrebbero affrontare sfide simili, rendendo necessaria una riflessione approfondita sul coordinamento tra le normative statali e regionali in materia edilizia e urbanistica.