Il Governo italiano ha inviato alla Commissione europea il testo definitivo del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC). L’Italia si impegna a raggiungere una capacità installata di 131 GW di Fonti Energetiche Rinnovabili entro il 2030, con focus su fotovoltaico, eolico, idroelettrico, bioenergie e geotermia. Si parla anche di nucleare sostenibile.
Il Governo italiano ha ufficialmente inviato alla Commissione Europea la versione definitiva del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) 2030.
Il documento oggetto nei mesi scorsi di un sondaggio rivolto a cittadini, Istituzioni, imprese, associazioni di categoria, Enti di Ricerca o Università, rappresenta uno strumento pragmatico per la guida della transizione energetica e climatica del paese.
Il Piano è stato elaborato in collaborazione con tutti gli attori coinvolti nella transizione energetica, evidenziando la necessità di colmare eventuali lacune e sfruttare le grandi opportunità derivanti dallo sviluppo di tutte le fonti energetiche, inclusa una prospettiva sull’energia nucleare sia da fissione a partire dal 2035, che da fusione a ridosso del 2050.
Focus su settori chiave e tecnologie neutre
L’aggiornamento del PNIEC ha adottato un approccio realistico e tecnologicamente neutro, accelerando il progresso in settori importanti. Oltre alle fonti rinnovabili elettriche, il Piano promuove la produzione di biometano, idrogeno e biocarburanti.
Questi contribuiranno alla decarbonizzazione del parco auto esistente nel breve termine. Inoltre, si prevede
- incremento delle auto elettriche
- la riduzione della mobilità privata
- elettrificazione dei consumi finali con impiego diffuso di pompe di calore nel mix termico rinnovabile.
Impulso alle FER fonti rinnovabili e efficienza energetica
Un punto di forza del Piano è rappresentato dalle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER).
L’Italia mira a raggiungere una capacità di 131 Gigawatt da fonti rinnovabili entro il 2030, di cui:
- 79.2 GW da energia solare
- 28.1 GW da energia eolica
- 19.4 GW da idroelettrico
- 3.2 GW da bioenergie
- 1 GW da geotermico.
Nel campo dell’efficienza energetica, sono previste significative riduzioni dei consumi di energia primaria e finale, sebbene il lavoro per raggiungere i target definiti dal PNIEC continuerà, considerando la crescita del prodotto interno lordo.
Riduzione delle emissioni e sicurezza energetica
Per quanto riguarda le emissioni di gas serra, l’Italia mira a superare gli obiettivi UE, puntando a una riduzione del 66% rispetto ai livelli del 2005 per gli impianti industriali soggetti alla normativa ETS.
Il Piano prevede anche una significativa riduzione delle emissioni nei settori civile, trasporti e agricoltura, anche se il raggiungimento dei target rimane una sfida impegnativa.
Prospettive di mercato e innovazione tecnologica
Il PNIEC include inoltre misure per potenziare le interconnessioni elettriche con gli altri Stati membri.
Uno strumento per sviluppare nuove connessioni per il trasporto di gas rinnovabili e consolidare il ruolo dell’Italia come hub energetico europeo.
È previsto un rafforzamento degli obiettivi nazionali di ricerca, sviluppo e innovazione.
Questo per supportare la competitività dell’industria nazionale e accelerare l’introduzione di tecnologie necessarie per raggiungere gli obiettivi del Green Deal.
Sostenibilità del nucleare e consultazioni pubbliche
Per la prima volta, il PNIEC include una sezione dedicata alla Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile.
Uno scenario per esplorare scenari tecnico-scientifici che evidenziano il contributo del nucleare sia da fissione che, nel lungo termine, da fusione, alla produzione energetica nazionale.
Il Piano è stato elaborato attraverso una stretta collaborazione tra diversi ministeri e enti, con il supporto tecnico di istituti di ricerca e consulenze specializzate. Ulteriori consultazioni pubbliche sono previste per il 2024, coinvolgendo un ampio spettro di stakeholder. Il PNIEC rappresenta un passo significativo verso una transizione energetica sostenibile per l’Italia, delineando una strategia chiara e ambiziosa per il futuro energetico del paese.
Per approfondire leggi la nota stampa del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.