Dopo l’approvazione definitiva da parte del Consiglio dell’Unione Europea a fine maggio, il nuovo regolamento sull’industria Net Zero Net Zero Industry Act (NZIA) è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il regolamento mira a rafforzare e rilanciare le filiere produttive comunitarie nei settori strategici per la transizione energetica.
Il Net Zero Industry Act è entrato ufficialmente in vigore. Il regolamento che punta a produrre almeno il 40% del fabbisogno annuo dell’UE di tecnologie pulite entro il 2030 e raggiungere il 15% del valore del mercato globale per tali tecnologie è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Ue.
Le aree di interesse includono:
- Pannelli solari;
- Batterie per veicoli elettrici;
- Energia eolica;
- Elettrolizzatori;
- Altre tecnologie pulite;
NZIA, accelerazione delle procedure autorizzative
Il regolamento Net Zero Industry Act prevede procedure accelerate per autorizzare nuova capacità produttiva nelle soluzioni net zero o potenziare quella esistente. Le tempistiche massime sono:
- 18 mesi per progetti sopra 1 GW;
- 12 mesi per progetti fino a 1 GW;
Criteri diversi dal prezzo nelle aste pubbliche rinnovabili
Un’importante novità riguarda i criteri delle aste pubbliche per le rinnovabili. Tali criteri dovranno essere inclusi in almeno il 30% della capacità messa in gara ogni anno in ciascuno Stato membro, o alternativamente per un massimo di 6 GW per anno e per singolo paese. Inoltre, nelle gare pubbliche per l’acquisto di beni e servizi correlati alle tecnologie net zero, si dovranno utilizzare criteri ambientali e di resilienza.
Promozione del made in Europe
Lo scopo del regolamento è spingere verso il “made in Europe”, contrastando le produzioni a basso costo dalla Cina e da altri mercati. Vengono premiate caratteristiche come l’innovazione tecnologica, la tutela ambientale, la resilienza delle catene di fornitura e l’integrazione dei progetti con le reti elettriche.
Un scudo contro la concorrenza
Il Net Zero Industry Act intende fungere da “scudo” per tutelare le imprese europee dalla crescente concorrenza asiatica, specialmente cinese. Tuttavia, il regolamento non ha la stessa potenza finanziaria dell’Inflation Reduction Act americano, che dispone di 369 miliardi di dollari e un ampio ricorso ai crediti fiscali.
Finanziamenti e prospettive future
Sul fronte dei finanziamenti, il NZIA non prevede specifiche nuove misure, ma incoraggia l’utilizzo dei ricavi del mercato ETS (Emissions Trading Scheme) e per i progetti più strategici della piattaforma STEP (Strategic Technologies for Europe Platform). Il regolamento rappresenta un passo avanti verso la creazione di un fondo sovrano europeo per finanziare gli investimenti industriali, anche se su questo punto rimane ancora vago.
In sintesi, il Net Zero Industry Act rappresenta un ambizioso tentativo dell’Unione Europea di rafforzare le proprie capacità produttive nel settore delle tecnologie pulite, promuovendo l’innovazione e la sostenibilità, e tutelando al contempo le proprie imprese dalla concorrenza globale.