Edilizia sicura e antisismica, Sismabonus e vantaggi fiscali

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Il Webinar organizzato da Logical Soft in collaborazione con Fondazione Inarcassa e ISNOVA ha messo in luce l’integrazione tra sicurezza sismica ed efficienza energetica con Sismabonus e vantaggi fiscali. Approfondimenti, valutazione degli interventi, quadro delle opportunità economiche per agevolare la messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente.

Formazione su Edilizia sicura e antisismica con Logical Soft: Sismabonus e vantaggi fiscali
Formazione su Edilizia sicura e antisismica: Sismabonus e vantaggi fiscali

Adottare un approccio integrato nella ristrutturazione degli edifici in Italia, unendo sicurezza sismica ed efficienza energetica.
Valutare le opportunità delle agevolazioni del sismabonus e analizzare nel dettaglio gli incentivi fiscali disponibili per gli interventi locali.
Il webinar dal titolo “Edilizia sicura e antisismica. Sismabonus e vantaggi fiscali” organizzato da Logical Soft con Fondazione Inarcassa, ISNOVA e la partecipazione di ENEA, ha registrato più di mille partecipanti e fatto chiarezza sulla sui bonus dedicati a questo tema importantissimo.

L’evento moderato dall’ Ing. Alberto Boriani, Amministratore di ISNOVA, ha mostrato diversi aspetti affrontando anche considerazioni economiche e strutturali.

Sismabonus: importanza degli incentivi fiscali

A prendere la parola su Sismabonus e vantaggi fiscali è stato l’Ing. Marco Muratori consigliere della Fondazione Inarcassa. Innanzi tutto ha evidenziato come incentivi fiscali stiano giocando un ruolo cruciale nel promuovere interventi di miglioramento sismico.

L’ing. Muratori ha insistito sull’importanza di una strategia che non solo miri a rafforzare la struttura degli edifici contro i terremoti, ma che consideri anche l’efficienza energetica come un elemento chiave della ristrutturazione.

Strategie di interventi per il miglioramento e l’adeguamento delle strutture esistenti

L’intervento dell’Ing. Anna Marzo, responsabile del laboratorio DISPREV di ENEA (Laboratorio Tecnologie per la DInamica delle Strutture e la PREVenzione del rischio sismico e idrogeologico), ha invece evidenziato il ruolo dell’Agenzia nazionale nella prevenzione del rischio sismico e nell’efficienza energetica, sottolineando la necessità di interventi integrati.

ENEA, con i suoi laboratori all’avanguardia, è impegnata nello sviluppo di tecnologie che non solo migliorano la sicurezza sismica, ma ottimizzano anche le prestazioni energetiche degli edifici esistenti. L’ing. Marzo ha affrontato il tema delle strategie di interventi per il miglioramento e l’adeguamento delle strutture esistenti, fornendo dettagli significativi riguardo alla classificazione sismica del territorio nazionale e le implicazioni per il patrimonio edilizio esistente.

Classificazione Sismica dal 2003 a oggi

L’ing. Marzo ha sottolineato un dato molto importante: solo dal 2003 tutto il territorio nazionale è stato classificato come sismico. Prima di questa data, molte aree non erano considerate sismiche.

Questo significa che gran parte del patrimonio edilizio nazionale è stato costruito senza presidi antisismici.
Anche rispettando le normative dell’epoca, questi edifici non sono stati progettati per resistere ai terremoti. Inoltre molti edifici storici, pur seguendo le normative vigenti al momento della loro costruzione, non considerano gli effetti sismici. Questo può causare danni significativi anche con terremoti di bassa intensità. Per questo motivo, quando si interviene su edifici esistenti, è fondamentale valutare se l’intervento deve essere locale o globale.

Gli interventi per l’adeguamento sismico

L’ingegnere Marzo ha sottolineato che gli interventi sugli edifici esistenti possono essere di riparazione locale, miglioramento sismico o adeguamento sismico.
Gli interventi locali riguardano solo una parte specifica dell’edificio, mentre quelli di miglioramento e adeguamento interessano l’intera struttura. Gli interventi di adeguamento sono obbligatori in caso di sopraelevazione, cambi di destinazione d’uso significativi o modifiche della classe d’uso.

Per i beni culturali, le normative prevedono delle deroghe per evitare interventi troppo invasivi che potrebbero alterare la concezione originale del bene. Tuttavia, sono consentiti interventi di miglioramento sismico secondo la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri per la riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale.

Strategie di intervento la sicurezza sismica

Le strategie di intervento per migliorare la resistenza sismica possono includere l’incremento della resistenza e rigidità della struttura, l’aumento della capacità di dissipazione dell’energia, il miglioramento delle parti non strutturali o l’isolamento sismico della struttura.

Gli interventi possono essere sia locali che globali, a seconda delle necessità strutturali e architettoniche dell’edificio. L’ing. Marzo descrive interventi specifici come il “scuci e cuci” per ripristinare la continuità strutturale, rinforzi con materiali fibrorinforzati, placcaggi armati per pareti sottili, e sostituzioni o adeguamenti delle cerchiature degli infissi. Anche i controventi e le pareti a taglio possono essere utilizzati per migliorare la resistenza sismica. È essenziale scegliere la strategia di intervento in base alle specifiche esigenze strutturali, architettoniche, economiche e alle richieste del committente. Gli interventi devono sempre mirare a garantire la sicurezza sismica dell’edificio, minimizzando al contempo l’impatto estetico e funzionale.

Questi punti evidenziano l’importanza di una valutazione accurata e di interventi mirati per migliorare la sicurezza sismica del patrimonio edilizio esistente, tenendo conto delle normative vigenti e delle specifiche esigenze di ciascun edificio.

Esempi di interventi

Tra le tecniche discusse anche il rinforzo con materiali avanzati. Metodi che migliorano l’integrità strutturale e contribuiscono anche a una migliore efficienza energetica. Gli esempi di successo presentati hanno mostrato come interventi localizzati, come il rinforzo dei supporti delle travi, possano preservare l’integrità strutturale, mentre interventi più complessi possano migliorare significativamente la resilienza complessiva dell’edificio contro l’attività sismica.

Sismabonus, vantaggi fiscali e altre agevolazioni: come fare

A trattare il tema degli incentivi fiscali e vantaggi disponibili per il Sismabonus la messa in sicurezza e la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente, in particolare sul miglioramento sismico è stato l’Ing. Simone Tirinato di Logical Soft. L’Ing. Tirinato ha parlato delle opportunità e delle agevolazioni fiscali, esaminando le regole attualmente applicabili, la loro durata, e come sfruttarle al meglio per non perdere le opportunità offerte.

Simone Tirinato ha menzionato specifici riferimenti normativi e le interazioni tra diverse categorie di vantaggi fiscali, come:

  • bonus ristrutturazioni,
  • bonus barriere architettoniche,
  • bonus alberghi
  • Superbonus.

L’obiettivo è stato quello di fornire una comprensione dettagliata e pratica su come applicare questi incentivi in modo efficace per migliorare la sicurezza sismica degli edifici esistenti.

Conclusioni: esempi di applicazione del Sismabonus e vantaggi fiscali.

Oltre agli aspetti tecnici, il webinar ha affrontato anche le considerazioni economiche e strutturali. In particolare sono stati eseguiti degli esempi di applicazione di interventi locali con il Sismabonus a cura dell’Ing. Cosimo Amico, analista strutturale di Logical Soft.

A questo scopo si consiglia l’utilizzo di un software di calcolo strutturale specifico per progettare i rinforzi.

Gli interventi integrati risultano particolarmente efficaci in termini di costi, grazie agli incentivi fiscali disponibili. Un approccio che garantisce la sostenibilità dei miglioramenti e tiene conto anche dei requisiti legali e delle sfide specifiche legate alla conservazione del patrimonio culturale.

Qui sotto condividiamo la registrazione del webinar per poterlo rivedere.

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