Decreto Salva Casa, le responsabilità dei Tecnici

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Le responsabilità dei professionisti tecnici nel contesto del Decreto Salva Casa includono la gestione delle irregolarità parziali, l’analisi finanziaria per la determinazione delle sanzioni e l’ottenimento di certificazioni antisismiche per interventi soggetti alle nuove norme di tolleranza costruttiva nelle zone sismiche ad alto rischio. Vediamole nel dettaglio

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Il Decreto Salva Casa, in procinto di iniziare il suo iter parlamentare, presenta delle peculiarità che coinvolgono direttamente le responsabilità dei tecnici.
I professionisti sono infatti incaricati di valutare il valore dell’immobile, certificare la sua data di costruzione e attestare la conformità alle normative antisismiche.

Decreto Salva Casa responsabilità dei tecnici: nuova doppia conformità e datazione opere

La procedura di sanatoria per gli interventi edilizi non conformi non richiederà più la verifica della doppia conformità. Sarà sufficiente che l’intervento sia conforme alle norme urbanistiche al momento della domanda e alle norme edilizie al momento della sua realizzazione. Ciò significa che il professionista incaricato può attestare l’epoca di realizzazione dell’intervento sotto la sua responsabilità.

Per farlo dovrà accompagnare la richiesta di permesso di costruire o segnalazione certificata di inizio attività in sanatoria con una dichiarazione che attesti le necessarie conformità. Questa dichiarazione deve fare riferimento alle norme tecniche vigenti al momento della realizzazione dell’intervento.

Inoltre può essere supportata da documentazione come informazioni catastali di primo impianto, riprese fotografiche, estratti cartografici o documenti d’archivio. Se non è possibile verificare l’epoca di realizzazione con la documentazione indicata, il tecnico incaricato può attestare la data di realizzazione con una sua dichiarazione, assumendosi la responsabilità della veridicità di quanto dichiarato. In caso di dichiarazione falsa o mendace, si applicano sanzioni penali.

Sanzione per la sanatoria si determina con perizia di stima

Per ottenere il permesso di costruire in sanatoria sarà necessario versare una sanzione pecuniaria. Questa sanzione sarà pari al doppio dell’aumento del valore dell’immobile conseguente alla realizzazione degli interventi. L’importo può variare tra 1.032 euro e 30.984 euro. In caso venga accertata la compatibilità paesaggistica, sarà applicata anche una sanzione equivalente al maggiore importo tra il danno arrecato e il profitto conseguito mediante la trasgressione. L’importo esatto della sanzione pecuniaria sarà determinato attraverso una perizia di stima, che valuterà l’incremento del valore dell’immobile a seguito degli interventi realizzati.

Attestazione antisismica in caso di tolleranze costruttive

Nel caso di edifici situati in aree sismiche e soggetti a lavori che rientrano nei nuovi criteri di tolleranza costruttiva ed esecutiva i tecnici dovranno fornire un’attestazione. Questo documento dovrà attestare che gli interventi rispettano le prescrizioni antisismiche stabilite dalla legislazione vigente per le zone a rischio sismico. Tale attestazione deve essere accompagnata dalla documentazione tecnica relativa all’intervento, predisposta conformemente ai requisiti minimi richiesti dalla normativa.

Successivamente, questa documentazione verrà trasmessa allo sportello unico per ottenere l’autorizzazione dall’ufficio tecnico regionale o per sottostare ai controlli previsti dalle regioni.

L’applicazione di queste disposizioni non deve limitare i diritti dei terzi e il professionista tecnico è tenuto a verificare eventuali limitazioni dei diritti dei terzi e a intraprendere le azioni necessarie per risolverle. In caso di dichiarazioni false o mendaci, sono previste sanzioni penali.

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