Le azioni a sostegno delle CER da parte della Regione Emilia-Romagna sono iniziate nel 2020 con il Patto per il Lavoro e il Clima e un Tavolo Tecnico Permanente. Oggi la Regione ha lanciato un nuovo bando da 6 milioni di euro. Tutti gli step in questa intervista a Claudia Romano, Ingegnere e Architetto Responsabile Area Energia ed Economia verde della Regione.
Si accelera il passo sulla costituzione delle Comunità Energetiche Rinnovabili in Emilia-Romagna con un nuovo bando da 6 milioni di euro.
La Regione è una delle prime ad aver creduto al valore delle Comunità Energetiche, modello innovativo di produzione e consumo di energia, basato sulla partecipazione collettiva e sulla sostenibilità.
CER Regione Emilia Romagna e Patto per il Lavoro e il Clima
Le Comunità Energetiche Rinnovabili in Emilia-Romagna hanno radici lontane. All’interno del Patto per il Lavoro e il Clima, siglato nel 2020, la Regione anticipava la volontà di “incrementare la produzione e l’utilizzo delle energie rinnovabili e l’accumulo, anche in forma diffusa, attraverso una Legge regionale sulle comunità energetiche”. La legge è arrivata nel 2022 è ha costituito un elemento essenziale per agevolare il percorso delle CER.
A parlare degli step affrontati in questi anni per lo sviluppo delle CER è l’Ing- Arch. Claudia Romano.
Iter e obiettivi delle CER
Come valuta l’impegno della Regione Emilia-Romagna nel promuovere le Comunità energetiche rinnovabili?
“La Regione Emilia-Romagna si è impegnata sin dal 2022 con la Legge regionale n. 5 per promuovere e sostenere la nascita delle comunità energetiche rinnovabili sul territorio. Questo impegno nasce dalla convinzione che la partecipazione e il cambiamento culturale siano il primo innesco di un cambiamento più profondo. La cooperazione e la partecipazione agli obiettivi sono fondamentali per ottenere risultati duraturi, come quelli della transizione energetica e della neutralità carbonica”.
Quali sono stati i principali passaggi di questo percorso?
“Abbiamo avviato un Tavolo Tecnico Permanente di confronto per le energie rinnovabili composto da rappresentanti della Regione, rappresentanti del Tavolo Permanente Regionale per l’Economia Solidale, delle associazioni maggiormente rappresentative, di ANCI ER, UPI ER, ENEA, RSE e dei cluster competenti in materia. Questo ci ha permesso di preparare e pubblicare il primo bando di supporto alla costituzione delle CER nel 2022.
Come ci spiega Claudia Romano, il Tavolo ha avuto diverse funzioni:
1. Funzioni propositive:
- Proposte alla Giunta su strumenti legislativi o meccanismi di finanziamento funzionali a promuovere la diffusione di CER e AUC;
- Proposte da sottoporre ad ARERA e GSE in merito alla regolazione delle comunità.
2. Funzioni di analisi consultive e di confronto:
- Analisi dei dati;
- Risoluzione delle problematiche;
- Individuazione delle migliori pratiche per la diffusione dell’autoconsumo;
- Confronto con rappresentanti delle CER e AUC, società di distribuzione, agenzie energetiche locali e altri soggetti che ne fanno richiesta.
“Il bando ha portato al finanziamento di 124 progetti di soggetti diversi, dagli enti locali ai privati e alle diocesi- conclude“.
Registro Regionale delle CER
Il Registro Regionale delle CER in Emilia-Romagna ha segnalato 141 Richieste di contributo ricevute di cui:
- 84 da enti locali/unioni di comuni;
- 36 PMI;
- 7 enti religiosi;
- 14 tra persone fisiche, condomini, ACER relative a progetti da realizzare, per circa il 15 % in comuni con popolazione < a 5.000 per una potenza complessiva pari a oltre 85 MW di FV da installare su edifici pubblici, discariche, invasi, terreni;
Le domande ammesse sono state 124 domande ammesse per un totale di 4,9 mln e la costituzione è prevista entro 12 mesi dalla pubblicazione della graduatoria (13.07.24).
Il nuovo bando sulle CER della Regione Emilia-Romagna
La Giunta regionale ha lanciato un nuovo bando, finanziato con 6 milioni di euro provenienti dai fondi europei Pr Fesr 2021-2027, per offrire contributi economici alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) dell’Emilia-Romagna e per sostenere gli investimenti necessari alla realizzazione degli impianti. Questi fondi copriranno parte dei costi per la costruzione di impianti di produzione e accumulo di energia da fonti rinnovabili, oltre alle spese tecniche connesse. Le CER già costituite in Emilia-Romagna potranno presentare i propri progetti dal 12 giugno fino al 31 ottobre 2024.
I progetti dovranno essere completati entro i successivi 18 mesi.
Fondo perduto CER
Il bando, in analogia con la misura nazionale prevista dal Pnrr, finanzia a fondo perduto il 25% della spesa ammissibile per la realizzazione di impianti di produzione e accumulo di energia rinnovabile a servizio delle comunità, con un contributo massimo di 150mila euro per ogni beneficiario. Le Comunità energetiche possono presentare più di una domanda di contributo.
Le premialità del Bando
Il bando prevede alcune premialità che aumentano del 5% il contributo, destinate a progetti realizzati in aree interne, montane e nei territori alluvionati nel maggio 2023. Il contributo è diversificato a seconda della potenza degli impianti e, in linea con le ultime misure adottate per promuovere la transizione energetica sul territorio regionale, la Regione ha previsto un sostegno maggiore per le Cer che intendono realizzare impianti fotovoltaici in aree destinate a parcheggio o con le caratteristiche di un impianto agrivoltaico avanzato.
Ingegnere Romano cosa ci si aspetta dal secondo bando?
“Il secondo bando vedrà la nascita di molti impianti diffusi sul nostro territorio. Abbiamo scelto un percorso graduale, attendendo le normative che si sono completate con le regole tecniche del GSE. Questo approccio ci ha permesso di vedere man mano i risultati del nostro lavoro, ma richiede pazienza e tenacia. Siamo fiduciosi che questo nuovo bando contribuirà significativamente alla transizione energetica della Regione”.
Con queste iniziative, la Regione Emilia-Romagna continua a dimostrare un forte impegno verso un futuro energetico sostenibile e condiviso, promuovendo la partecipazione attiva delle comunità locali.
Scarica il Bando qui.
