Per le CER nei Comuni sotto i 5mila abitanti è previsto un contributo in conto capitale fino al 40% delle spese ammissibili con 2,2 miliardi di euro di fondi. Beneficiario è chi sostiene l’investimento per la realizzazione/potenziamento dell’impianto. Tutti gli step.
Si continua a parlare di Comunità Energetiche Rinnovabili. Dopo lo sblocco del quadro normativo grazie alla pubblicazione del Decreto attuativo si attivano tutte le procedure per poter richiedere gli incentivi. È stato aperto lo sportello per la presentazione delle domande d’accesso ai contributi destinati alle spese sostenute per la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili. I fondi disponibili da erogare sottoforma di contributo in Conto Capitale per le CER e i Gruppi di autoconsumatori nei comuni fino a 5mila abitanti sono fino a 2,2 miliardi di euro. Gli impianti devono essere inseriti all’interno di comunità energetiche rinnovabili (CER) e sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili. Il decreto del capo del dipartimento Energia (141/2024) ha pubblicato l’avviso che illustra i dettagli per la presentazione delle istanze a sportello, con finanziamenti previsti nell’ambito della Missione 2, componente 2, investimento 1.2 del PNRR – progetto finanziato dall’UE – NextGenerationEU.
Beneficiari e requisiti d’accesso
I beneficiari di questi contributi sono le imprese e i comuni che investono nella realizzazione o nel potenziamento di impianti per i quali viene richiesto il contributo. Sono finanziabili sia progetti per nuovi impianti sia progetti per il potenziamento di quelli esistenti.
I criteri di ammissibilità per ottenere il contributo in conto capitale includono la necessità che gli impianti siano di nuova costruzione o soggetti a potenziamento, con una potenza massima di 1 MW. Inoltre, gli impianti devono possedere i titoli abilitativi necessari e un preventivo di connessione alla rete elettrica. Come già ampiamente specificato è fondamentale che gli impianti siano situati in Comuni con meno di 5.000 abitanti e aderiscano alla configurazione esistente della cabina primaria o dei gruppi di autoconsumatori. I lavori devono essere avviati dopo la presentazione della domanda.
CER Comuni sotto 5mila abitanti: le spese ammissibili
Le spese ammissibili includono vari costi necessari per la realizzazione degli impianti. Tra questi, l’acquisto e l’installazione di componenti specifici come inverter, strutture per il montaggio e componentistica elettrica, oltre alla fornitura e posa in opera di sistemi di accumulo. Sono coperti anche gli investimenti in macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, inclusi i costi d’installazione e messa in funzione. Le spese edili strettamente necessarie per la realizzazione dell’intervento rientrano tra quelle ammissibili, insieme con la connessione alla rete elettrica nazionale. Inoltre, sono coperti gli studi preliminari e le spese per le attività preliminari, come i costi legati alla costituzione delle configurazioni.
Qui uno schema definito delle spese ammissibili per l’accesso ai fondi sulle Cer dei comuni con meno di 5mila abitanti:
- Realizzazione di impianti a fonti rinnovabili;
- Fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
- Acquisto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software;
- Opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;
- Connessione alla rete elettrica nazionale;
- Studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari;
- Progettazioni, indagini geologiche e geotecniche;
- Direzione lavori e sicurezza;
- Collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo essenziali all’attuazione del progetto.
Impianti CER ammessi al contributo: le tempistiche
Gli impianti ammessi al contributo devono entrare in esercizio entro 18 mesi dalla data di ammissione al contributo e non oltre il 30 giugno 2026. I contributi spettanti alle configurazioni ammesse al servizio per l’autoconsumo diffuso sono riconosciuti in relazione a ogni impianto di produzione/UP, per il quale è calcolata la percentuale spettante secondo una formula algebrica che considera anche la potenza dell’impianto.
La tabella del costo di investimento
Il contributo in conto capitale del PNRR è pari al 40% delle spese sostenute per la realizzazione di impianti FER, nei limiti delle spese ammissibili e dei seguenti costi di investimento massimi in funzione della taglia di potenza:
- 1.500 €/kW, per impianti fino a 20 kW;
- 1.200 €/kW, per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
- 1.100 €/kW per potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
- 1.050 €/kW, per impianti di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.
L’imposta sul valore aggiunto (IVA) non è ammissibile alle agevolazioni, salvo il caso in cui non sia recuperabile ai sensi della legislazione sull’IVA.
Le istanze devono essere presentate in forma telematica a sportello fino al 31 marzo 2025 alle 18:00, fatto salvo il preventivo esaurimento delle risorse.