Al via il voto finale della nuova EPBD case Green. La direttiva è stata approvata dal Parlamento in via definitiva con 370 voti favorevoli, 199 voti contrari e 46 astensioni.
È arrivata la votazione finale della nuova Direttiva EPBD che entrerà in vigore a breve.
Dopo un lungo percorso iniziato nel 2021vediamo insieme i dettagli di questo importante passo verso un’Europa più sostenibile.
Voto EPBD Direttiva Case Green
In base alla nuova direttiva, gli Stati membri dovranno inoltre ristrutturare il 16% degli edifici non residenziali con le peggiori prestazioni entro il 2030 e il 26% entro il 2033, introducendo requisiti minimi di prestazione energetica.
Se tecnicamente ed economicamente fattibile, i Paesi membri dovranno garantire l’installazione progressiva di impianti solari negli edifici pubblici e non residenziali, in funzione delle loro dimensioni, e in tutti i nuovi edifici residenziali entro il 2030.
Efficientamento energetico: gli obiettivi della EPBD
La nuova versione della EPBD stabilisce parametri di riferimento per il patrimonio esistente, concentrandosi su:
– Ristrutturazione del 15% di edifici residenziali senza specifiche sulla classe energetica.
– Riduzione dei consumi di energia del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035.
– Ristrutturazione del 16% di edifici non residenziali entro il 2030, salendo al 26% entro il 2033.
Caldaie ed Ecobonus
La direttiva prevede la graduale eliminazione delle caldaie a combustibili fossili nei sistemi di riscaldamento e raffreddamento entro il 2040. Dal 2025, sarà vietato concedere sovvenzioni alle caldaie autonome a combustibili fossili. Tuttavia, saranno ancora permessi incentivi finanziari per i sistemi di riscaldamento che utilizzano energie rinnovabili in modo significativo, come quelli che integrano caldaie con impianti solari termici o pompe di calore.
Attestati di Prestazione Energetica (APE)
La Direttiva mira all’armonizzazione degli APE negli Stati membri. La versione del 7 dicembre introduce nuovi elementi, tra cui:
– Indicatore di consumo di energia primaria e finale.
– Potenziale di riscaldamento globale (GWP).
– Valori di riferimento dei requisiti minimi di prestazione energetica.
– Norme minime di prestazione energetica.
Le classi di prestazione energetica verranno ridefinite, con la classe A assegnata agli edifici a emissioni zero. Gli attestati per edifici inferiori alla classe D saranno validi solo 5 anni, incentivando l’efficientamento energetico e la riduzione dei consumi.
Scarica il testo adottato.