Piano Transizione 5.0 – 6,3 mld per la sfida green e digitale delle imprese

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Via libera al decreto-legge PNRR sul “Piano Transizione 5.0” per le imprese proposto dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Il beneficio fiscale istituito per promuovere il processo di digitalizzazione e il cambiamento a favore dell’ecosostenibilità delle imprese residenti è assegnato indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda e dal regime fiscale adottato.

Piano Transizione 5.0 imprese




Un programma rivoluzionario che mira a sostenere gli investimenti delle imprese nella digitalizzazione e nella transizione green attraverso un innovativo schema di crediti d’imposta. Il decreto legge che presenta il Credito di Imposta Transizione 5.0 (Piano Transizione 5.0) è stato ufficialmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Questa novità normativa prevede un credito d’imposta che può raggiungere il 45%. Da precisare che il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale include, all’articolo 38, il testo definitivo del piano Transizione 5.0. Il provvedimento è già in vigore, ma essendo un decreto-legge, necessiterà della conversione in legge da parte del Parlamento entro 60 giorni. Nel corso di questo processo di conversione, sono previste ulteriori correzioni, soprattutto a livello formale, considerando alcune imprecisioni presenti nel testo.

Il Piano prevede risorse consistenti pari a 6,3 miliardi di euro, affiancate ai 6,4 miliardi già previsti dalla legge di bilancio, portando il totale a circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025 per sostenere la transizione digitale e green delle imprese italiane. Adolfo Urso ha sottolineato l’importanza del Piano, affermando che “è l’architrave della nostra politica industriale, permettendo alle imprese di innovarsi e affrontare la sfida della duplice transizione digitale e green.”

Crediti d’imposta per tutte le aziende

Un aspetto chiave del Piano Transizione 5.0 è l’approccio inclusivo verso tutte le imprese. Ad ogni azienda sarà concesso un credito d’imposta automatico, eliminando qualsiasi valutazione preliminare e discriminazione legata alle dimensioni, al settore di attività o alla localizzazione dell’impresa.

Investimenti agevolati

Gli investimenti agevolati includono sia beni materiali che immateriali, richiedendo tuttavia una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva di almeno il 3% (o del 5% se calcolata sul processo interessato dall’investimento). Saranno incentivati anche gli investimenti in beni strumentali per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.

Piano Transizione 5.0 imprese Sostegno a formazione e competenze

Il Piano prevede il sostegno alla formazione del personale dipendente, finalizzata all’acquisizione o al consolidamento di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi. Le competenze, secondo Adolfo Urso, sono “il fattore che fa la differenza soprattutto per il nostro Made in Italy.”

 Modalità di fruizione e compensazione

Le modalità di fruizione prevedono la compensazione del credito spettante tramite il modello F24 in un’unica rata. L’eccedenza non compensata entro il 31 dicembre 2025 sarà compensabile in 5 rate annuali di pari importo.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy si impegna così attivamente a sostenere le imprese italiane nella transizione verso un’economia più sostenibile, promuovendo l’innovazione, la competitività e la creazione di valore nel contesto europeo e globale. Un passo cruciale per affrontare le sfide geoeconomiche e ridefinire il panorama industriale nei due anni decisivi del 2024/2025.

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