Pubblicato un aggiornamento nella sezione dedicata alle faq del “Do No Significant Harm” (DNSH) sul portale Italia Domani del PNRR. Se si risponde ‘NO’ o ‘NON APPLICABILE’ a uno o più vincoli delle check list di controllo DNSH, il principio risulta comunque verificato? Scopriamo la risposta.
Come già chiarito, tutte le misure del PNRR, siano esse riforme o investimenti, devono rispettare il principio di “Do No Significant Harm” (DNSH). Si tratta di non arrecare danno significativo all’ambiente.
Per semplificare la verifica di conformità al DNSH, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) – RGS ha sviluppato una Guida Operativa.
Il ruolo cruciale del DNSH
Il principio DNSH (Do No Significant Harm) riveste un ruolo importante nell’ambito degli interventi pianificati nei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell’Unione Europea. La sua applicazione è vincolante per poter accedere ai finanziamenti provenienti dal Recovery and Resilience Facility (RRF).
Il RRF è il programma dell’UE finalizzato a sostenere la ripresa economica e la resilienza degli Stati membri in risposta alla crisi determinata dalla pandemia COVID-19.
Guida Operativa del MEF e aggiornamento faq DNSH del PNRR
La Guida Operativa supporta le Amministrazioni titolari e i soggetti attuatori nella corretta applicazione del DNSH. La guida copre vari ambiti di attività, come nuove costruzioni, acquisto di veicoli, produzione di idrogeno, e fornisce schede tecniche e check list da compilare nelle fasi di avvio (ex ante) e chiusura (ex post) delle attività specifiche.
Check List e schede tecniche: indicazioni generali
Le check list e le schede tecniche sono strumenti indicativi, pensati per casi tipici e comuni a diverse tipologie di progetti. Tuttavia, non sono specifici per ogni misura, consentendo alle amministrazioni titolari di adattarle alle caratteristiche di ciascun intervento.
Nel contesto di singoli progetti, alcuni criteri delle check list potrebbero risultare non applicabili o non verificati. In queste situazioni, è raccomandato inserire una motivazione che spieghi la non applicabilità del criterio. Ad esempio, in casi di ridotta dimensione finanziaria o specifiche tipologie di intervento.
La check list ex ante rappresenta uno strumento essenziale per valutare la conformità di progetti agli standard del principio.
Aggiornamento faq DNSH del PNRR, le risposte possibili
Analizziamo le tre risposte possibili e cosa comportano.
1. Risposta affermativa “Sì”
In caso di risposta “Sì” i vincoli sono stati considerati nella fase progettuale, anche attraverso certificazioni equivalenti.
Se applicabile, l’utilizzo dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) nelle procedure di gara può facilitare il soddisfacimento dei requisiti DNSH.
2. Risposta “NON APPLICABILE”
Segnala che non tutti i vincoli sono necessariamente applicabili a ogni intervento. Le ragioni di non applicabilità vanno esplicitate, ad esempio, quando l’intervento non coinvolge attività che richiedono la verifica di un vincolo specifico.
Esempi di non applicabilità includono ristrutturazioni di edifici senza rifacimento degli impianti idrici, interventi su edifici costruiti dopo il bando sull’amianto (1992), o progetti che non generano rifiuti da demolizione.
3. Risposta negativa “NO”
Se il vincolo è applicabile ma non è stato ancora preso in considerazione, è necessario indicare che la lacuna può essere risolta e specificare le tempistiche per farlo.
Aggiornamento FAQ DNSH, la Check list ex post
Per le check list ex post, è consigliato fornire tutti gli elementi utili per verificare positivamente i vincoli applicabili, rispondendo con “SI” se il requisito è soddisfatto, “NON APPLICABILE” specificando le motivazioni, e “NO” solo se il vincolo non è sanabile e/o non sono state adottate misure di mitigazione.
Eventuali risposte “NO” residuanti indicano la non conformità al principio DNSH del progetto. La valutazione finale e la decisione su quali interventi portare a rendicontazione spettano alle Amministrazioni titolari.
In conclusione se si risponde “NO” o “NON APPLICABILE” a uno o più vincoli nelle check list di controllo DNSH, il principio DNSH non è considerato completamente verificato. La conformità positiva a tutti i vincoli è essenziale per garantire che il progetto rispetti i requisiti del principio DNSH. La FAQ fornisce indicazioni dettagliate su come gestire le risposte affermative, non applicabili o negative nelle check list ex ante e ex post, con raccomandazioni specifiche per ciascuna situazione.
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