Il testo sul Decreto sulle CER è stato approvato ha subito poche modifiche rispetto alle versioni precedenti. Entro un mese dall’entrata in vigore, il GSE approverà le regole operative che stabiliranno le modalità e i requisiti per accedere all’incentivo e al contributo del PNRR.
Dopo un lungo percorso siamo giunti alla proposta approvata del Decreto sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer). In attesa dell’entrata in vigore anticipiamo i punti chiave di questo importante passo verso la promozione delle energie rinnovabili in Italia.
Una delle modifiche più rilevanti riguarda l’esclusione delle imprese dai benefici dell’incentivo oltre determinate soglie di condivisione e alcune configurazioni dal contributo PNRR.
Decreto CER: quali step dopo l’approvazione del testo?
Entro 30 giorni dall’entrata in vigore, il Gestore dei Servizi Energetici (Gse) approverà le regole operative che definiranno modalità e requisiti per accedere all’incentivo e al contributo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questo includerà modulistica, contratti-tipo, obblighi, caratteristiche degli impianti e delle configurazioni ammissibili. Entro 45 giorni dall’entrata in vigore invece, il Gse avvierà la piattaforma per l‘invio delle richieste di accesso all’incentivo. Un passo fondamentale per tutte le realtà interessate a partecipare alle CER.
Decreto CER testo approvato
L’accesso alla tariffa incentivante sulla quota di energia condivisa è confermato, e si attua fino al trentesimo giorno successivo al raggiungimento di un contingente di potenza incentivata pari a 5 GW o entro il 31 dicembre 2027.
I beneficiari degli incentivi sono le Configurazioni di Autoconsumo per la Condivisione dell’Energia Rinnovabile (Cacer). Devono essere costituite regolarmente alla data di presentazione della domanda di accesso, con singoli impianti non superiori a 1 MWp ed essere entrati in esercizio dopo l’entrata in vigore del decreto.
Eccezione per le imprese
Un’importante eccezione è confermata per le imprese. Le Cacer devono garantire che l’eventuale importo della tariffa premio eccedentario sia destinato ai soli consumatori diversi dalle imprese.
Il periodo di diritto alla tariffa incentivante è di 20 anni, a partire dalla data di entrata in esercizio commerciale dell’impianto. Gli incentivi sono cumulabili con contributi in conto capitale nella misura massima del 40%, ma con una decurtazione che varia in base all’entità del contributo in conto capitale.
Contributi in conto capitale del PNRR
I beneficiari della misura PNRR sono le comunità energetiche rinnovabili e i sistemi di autoconsumo collettivo ubicati in Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti. Una novità interessante è l’accesso alle tariffe incentivanti da parte di Cacer situate in Stati membri dell’Unione europea o di Stati terzi confinanti con l’Italia con cui la UE ha stipulato un accordo di libero scambio. Nonostante i progressi, alcuni dubbi persistono, specialmente riguardo alla partecipazione delle grandi imprese alle Cacer. L’attesa ora è per la pubblicazione ufficiale e per ulteriori dettagli nelle regole operative del Gse risolveranno ogni incertezza.