Il Report Annuale dell’ESG Culture LAB “La cultura della sostenibilità in Italia” svela un dato interessante: mentre il 97% degli italiani ha sentito parlare almeno una volta della sostenibilità, solo il 24% conosce il significato degli obiettivi ESG.
La consapevolezza della sostenibilità è diffusa tra gli italiani, ma quando si tratta di approfondire e comprendere appieno gli obiettivi ESG, emerge un panorama di conoscenza sorprendentemente variegato.
Secondo l’anticipazione del Report annuale sugli obiettivi ESG dell’ESG Culture LAB più del 50% degli italiani ha sentito parlare dell’Agenda 2030, ma solo una percentuale esigua ha una comprensione chiara degli obiettivi ESG.
Cosa sono gli obiettivi ESG
Gli ESG sono un acronimo che si riferisce a tre criteri fondamentali utilizzati per valutare le prestazioni e la sostenibilità di un’impresa o di un’organizzazione.
Si tratta esattamente di tre aspetti
1. Ambientale (Environmental): riguarda le pratiche aziendali in relazione all’ambiente. Questo può includere politiche di gestione ambientale, impatto delle attività sull’ecosistema e sforzi per ridurre l’impronta ecologica.
2. Sociale (Social): si concentra sugli aspetti sociali e relazionali di un’impresa. Questo include temi come la responsabilità sociale d’impresa, il trattamento dei dipendenti, le relazioni con la comunità locale e la diversità e l’inclusione.
3. Governance: si riferisce alla struttura di governance aziendale. Si tratta di aspetti come la trasparenza, l’etica aziendale, la gestione dei rischi, e la conformità alle normative e alle leggi vigenti.
In sintesi, gli ESG offrono un quadro completo per valutare la sostenibilità e la responsabilità di un’organizzazione nei confronti dell’ambiente, della società e della governance aziendale.
ESG sui social network
I numeri sulle attività delle 300 principali aziende italiane sui social network confermano questa mancanza di consapevolezza sugli ESG. Solo l’11% dei circa 146 mila contenuti pubblicati da gennaio ad ottobre riguardava temi ESG. Nonostante ciò, questi post hanno generato un engagement rate del 0.48%, superiore al 0.31% degli altri contenuti. Un segnale che la tematica, sebbene poco trattata, riesce ad attirare l’attenzione e il coinvolgimento degli utenti.
Analizzando i criteri ESG, emerge che le aziende italiane concentrano la loro comunicazione principalmente sugli aspetti ambientali, rappresentando il 62% dei post. Al contrario, l’area sociale è marginale, con solo il 36% dei post. Curiosamente, solo il 2% dei contenuti è dedicato a progetti o iniziative legate alle donne o ai giovani, nonostante i post su questi argomenti raggiungano un alto engagement rate del 0.64%.
L’importanza dei social nella diffusione degli obiettivi ESG
Considerando che i social network sono una delle principali fonti d’informazione sugli obiettivi ESG per gli italiani, l’analisi assume un’importanza cruciale. Il Rapporto Annuale dell’ESG Culture LAB evidenzia che oltre il 30% degli italiani apprende degli obiettivi di sostenibilità proprio attraverso i social, alla pari dei giornali.
La direttiva europea Corporate Sustainability Reporting Directive
La direttiva europea 2022/2464 (Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD) prospetta un graduale ampliamento degli attori responsabili della redazione del rendiconto di sostenibilità. Il processo inizierà nel 2024 coinvolgendo le aziende di interesse pubblico rilevanti, per poi estendersi ulteriormente nel 2026, coinvolgendo le PMI quotate. La direttiva sebbene si attui gradualmente, sta già plasmando il panorama aziendale, ponendo una maggiore attenzione su aspetti cruciali come l’impatto ambientale, sociale e la governance. In questo contesto è fondamentale che le aziende inizino a considerare attentamente la propria posizione e ad adottare misure concrete per adeguarsi alle nuove richieste normative.