Due nuove regioni si uniscono all’iniziativa di sblocco dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi. Puglia e Abruzzo hanno dato il via libera a provvedimenti regionali mirati a consentire agli enti pubblici economici regionali e alle società partecipate di acquisire i crediti.
Dopo le leggi già approvate da Piemonte, Lazio e Basilicata, altre due regioni avanzano con provvedimenti volti a sbloccare i crediti fiscali derivanti dai bonus edilizi.
Compensazione con i Modelli F24
Le nuove leggi regionali prevedono che gli enti pubblici economici regionali e/o le società partecipate possano acquisire i crediti d’imposta legati al Superbonus e ad altri bonus per interventi edilizi attraverso una compensazione con i modelli F24.
Come già annunciato questa opzione è stata resa possibile da una decisione del governo a settembre, che ha scelto di non impugnare la legge regionale 20/2023 della Basilicata.
Questa scelta è in linea con il divieto di acquistare crediti bonus edilizi imposto dal decreto “Cessioni” 11/2023, ma vale solo per le amministrazioni pubbliche incluse nel conto economico consolidato, come definito dalla legge 196/2009.
Le amministrazioni coinvolte includono sia quelle centrali, come la Presidenza del Consiglio dei Ministri, le Agenzie fiscali, le Autorità amministrative indipendenti, gli Enti associativi e di ricerca, sia quelle locali, come Regioni, Province, Comuni e Camere di commercio. Inoltre, gli Istituti previdenziali rientrano in questa categoria.
Obiettivo: sbloccare i crediti fiscali incagliati
Secondo una nota della Regione Puglia, l’obiettivo principale di questa legge è “salvaguardare anche i livelli occupazionali del comparto edile e dell’intero indotto, sbloccando i crediti fiscali ‘incagliati’, cioè i crediti che giacciono nei cassetti fiscali dei contribuenti senza trovare acquirenti sul mercato.” In pratica, questa iniziativa cerca di risolvere un problema che ha frenato l’utilizzo dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi.
Sblocco crediti superbonus Puglia
Gli enti pubblici economici regionali e le società partecipate potranno acquisire i crediti fiscali derivanti da interventi edilizi effettuati da imprese con sede legale o operativa nel territorio regionale, relativi a immobili situati sempre in Puglia. Le banche saranno coinvolte in questo processo e dovranno garantire il buon fine del credito attraverso una clausola contrattuale. Ciascun ente e società emanerà uno o più bandi rivolti agli istituti di credito per acquisire i crediti, seguendo una procedura “a sportello” basata sull’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino a esaurimento della capacità fiscale disponibile.
Sblocco crediti superbonus Abruzzo
Anche il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha adottato un provvedimento simile il 17 ottobre, che mira a favorire la circolazione dei crediti fiscali connessi ai bonus edilizi. Questo provvedimento promuove l’acquisizione dei crediti da parte degli enti pubblici regionali e delle società controllate dalla Regione, nei limiti della loro capacità di compensazione annua con i modelli F24.
Con queste nuove leggi, Puglia e Abruzzo si uniscono ad altre regioni italiane nell’importante sforzo di sbloccare i crediti fiscali e promuovere l’attività edilizia.