F-Gas Europa, a che punto siamo

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Entro il 2029 gli F-Gas utilizzati in Europa per climatizzatori e pompe di calore dovrebbero essere sostituiti da refrigeranti naturali. La nuova regolamentazione si trova nella fase del trilogo. Diverse le preoccupazioni da parte di alcuni Stati membri.

F- Gas europa.

L’Unione Europea sta affrontando la questione degli F-Gas. Si tratta di gas sintetici utilizzati nell’industria della refrigerazione, come nei condizionatori, nelle pompe di calore e nelle attrezzature industriali.
I gas fluorurati, noti come F-Gas, sono sostanze chimiche artificiali con molteplici applicazioni, ma spesso correlati al riscaldamento globale. L’Europa sta cercando di ridurne l’uso. Ciò potrebbe avere impatti economici soprattutto nell’industria della climatizzazione.

Questi gas possono causare significative emissioni di gas serra se rilasciati nell’atmosfera. È per questo che l’Unione Europea ha deciso di adottare una strategia che mira a ridurre e poi eliminare l’uso degli F-Gas.

Attualmente il regolamento sugli F-Gas è in fase di aggiornamento e si trova nella fase del trilogo dove le parti coinvolte stanno discutendo i dettagli finali. Tra le varie proposte, una misura significativa è rappresentata da un divieto rigido che entrerebbe in vigore il 1° gennaio 2028. Questo divieto richiederebbe l’uso esclusivo di refrigeranti naturali, come il propano, per tutti i condizionatori domestici. Tuttavia, c’è un problema attuale: al momento, non ci sono condizionatori disponibili sul mercato che siano compatibili con l’uso del propano come refrigerante.

Il quadro normativo: regolamento F-Gas n. 517/2014

Il Regolamento europeo sui gas fluorurati a effetto serra (F-gas) n. 517/2014 in vigore da alcuni anni, impone ai cittadini l’obbligo di effettuare controlli periodici sulle perdite di gas refrigerante nei propri sistemi di climatizzazione e pompe di calore. L’obiettivo è ridurre le emissioni di gas a effetto serra dannosi per l’atmosfera.

Il cuore del regolamento F-Gas Europa

Il Regolamento F-Gas, operativo dal 2014, mira a ridurre le emissioni di gas fluorurati ad effetto serra nell’atmosfera. Questo strumento normativo affronta l’etichettatura, lo smaltimento e la formazione per il trattamento di questi gas. L’obiettivo ambizioso è una riduzione del 79% delle emissioni entro il 2030, attraverso restrizioni sull’immissione e l’uso di tali gas.

Apparecchiature soggette al regolamento

Il Regolamento F-Gas in Europa impone disposizioni per diverse apparecchiature contenenti gas fluorurati. Tra queste rientrano apparecchiature di refrigerazione, condizionatori d’aria, pompe di calore, dispositivi di protezione antincendio e altri. Le normative richiedono il controllo delle perdite per impianti con gas F-Gas superiori a una certa soglia di emissioni.

La revisione in corso e le preoccupazioni per l’Italia

In seguito alle pressioni esercitate da alcuni paesi europei e dagli attori coinvolti nell’industria delle pompe di calore, i negoziati hanno subito un rallentamento. Questa situazione è scaturita da preoccupazioni riguardo alla riduzione della produzione di pompe di calore e ai possibili impatti negativi su questo settore. Le parti coinvolte stanno cercando di affrontare queste questioni e trovare soluzioni che possano bilanciare le esigenze energetiche con le preoccupazioni economiche.

L’attuale revisione del Regolamento F-Gas da parte della Commissione del Parlamento e del Consiglio europeo ha sollevato inoltre preoccupazioni in Italia. La proposta potrebbe vietare l’uso di gas utilizzati in sistemi di refrigerazione e climatizzazione, rendendo obsoleti la maggior parte degli impianti di climatizzazione.

In Italia, ciò potrebbe tradursi in un aumento dei prezzi delle pompe di calore e dei condizionatori, con impennate stimabili fino al 40% e al 300% rispettivamente. Le alternative proposte, come il propano e l’ammoniaca, sollevano preoccupazioni sulla sicurezza e sulla compatibilità con le leggi italiane.

F-Gas Europa: impatto sull’Italia e prospettive future

L’eliminazione dei gas F-Gas avrà un impatto significativo sull’industria della climatizzazione e sulla vita quotidiana in Italia. Questo nuovo regolamento potrebbe entrare in conflitto con le leggi nazionali e potrebbe richiedere la sostituzione di molte apparecchiature già installate. L’adozione di tecnologie più sostenibili, come le pompe di calore, potrebbe essere complicata dalle restrizioni sui F-Gas.

Nonostante le sfide attuali, l’Europa sta spingendo verso una maggiore sostenibilità ambientale.

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