Superbonus nuova proposta di legge

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Una nuova proposta di legge per il Superbonus prevede la detrazione al 100% per redditi bassi e prime case in classe G. Unico bonus al 60% fino a un massimo di 100mila euro per tutti i lavori di riqualificazione energetica e antisismica da ripartire in 10 quote annuali uguali. I dettagli della proposta che vuole allinearsi alla Direttiva europea EPBD4.

Superbonus nuova proposta di legge

È ancora una proposta di legge approdata alla commissione Finanze della Camera dei Deputati, ma fa già discutere e immaginare gli scenari futuri.
La misura del Superbonus, arrivata a quota 79 miliardi di euro ammessi a detrazione secondo i dati elaborati al 30 giugno da ENEA, è al centro del dibattito politico.
Mentre si discute ancora della circolazione dei crediti fiscali incagliati, con i recenti dati forniti dal ministero delle Finanze che mostrano i numeri sulla somma complessiva dei crediti in attesa, si parla della nuova proposta di legge che potrebbe ancora una volta rivoluzionare il sistema dei bonus edilizi.

Al momento in attesa tra i crediti ci sono oltre 4,4 miliardi di euro relativi al Superbonus e quasi 2,5 miliardi di euro connessi ad altri bonus edilizi. Come già ampiamente discusso, la misura del superbonus ha registrato svariate novità nel 2023. Oggi si parla di una nuova proposta.

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Cosa prevede la nuova proposta di legge sul Superbonus

  • Un unico bonus al 60% per i lavori di riqualificazione energetica e antisismica fino al 2035
  • Il bonus sale al 100% per interventi effettuati sulle prime case in classe G dai redditi bassi.
  • Inoltre, vi è la la possibilità per questi ultimi di utilizzare lo sconto in fattura e la cessione del credito.

La proposta di legge presentata alla Camera dei Deputati prevede un riordino delle agevolazioni fiscali per la casa, puntando agli obiettivi della direttiva europea EPBD 4.
Nel dettaglio si prevede un bonus fiscale del 60% per i lavori di miglioramento energetico e antisismico finalizzati a raggiungere almeno la classe di prestazione energetica E entro il 2035 e la classe D entro il 2040.
Il bonus sarebbe valido per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2035. Il tetto massimo è di 100.000 euro da ripartire in dieci quote annuali uguali.

Il bonus sale al 100% se si verificano contemporaneamente alcuni requisiti:

  • Segli interventi riguardano l’abitazione principale del contribuente;
  • Il reddito di riferimento non supera i 15.000 euro annui;
  • Gli interventi riguardano edifici in classe G con l’obbligo di raggiungere la classe E entro il 2035;

Coloro che soddisfano tutti questi requisiti potrebbero optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito anziché utilizzare direttamente la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi.

Tra le novità proposte, vi è anche la possibilità per le banche e gli intermediari finanziari di finanziare i contribuenti a basso reddito. Il finanziamento servirà per il pagamento delle forniture mediante i crediti ricevuti in garanzia. Tuttavia, le banche non potrebbero cedere a terzi il credito eventualmente ricevuto da committenti o appaltatori.

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Fondo per contribuenti incapienti

Infine i redditi bassi potrebbero ricevere un contributo per eseguire i lavori. Il contributo sarà erogato dall’Agenzia delle Entrate attraverso un fondo statale da 20 milioni di euro annui a partire dal 2023.

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