Via libera definitivo del Parlamento Ue alla Direttiva sull’efficienza energetica del pacchetto “Fit for 55”. Tutti i paesi dovranno ridurre il consumo energetico dell’11,7 % entro il 2030. Il settore pubblico di ogni Stato membro dovrà ridurre energia dell’1,9% all’anno e trasformare il patrimonio immobiliare in edifici a energia quasi zero o a emissioni zero.
Dopo l’approvazione della Direttiva EPBD arriva il via libera del Parlamento UE di tre provvedimenti che fanno parte del pacchetto “Fit for 55” per la riduzione del 55% delle emissioni di gas serra al 2030. Mentre la Direttiva EPBD attende ancora i negoziati del Trilogo tra Parlamento, CommiSsione e Consiglio (previsti per il 31 agosto) gli eurodeputati hanno approvato in via definitiva le proposte di regolamento su colonnine di ricarica, combustibili marittimi sostenibili e Direttiva sull’efficienza energetica.
Ue Fit for 55
Il pacchetto “Fit for 55”(Pronti per il 55%) è un insieme di proposte dell’Unione Europea (UE) che mirano a rivedere e aggiornare le normative esistenti, nonché ad attuare nuove iniziative, al fine di garantire che le politiche dell’UE siano allineate agli obiettivi climatici concordati dal Consiglio e dal Parlamento europeo.
L’obiettivo principale del pacchetto di proposte è fornire un quadro coerente ed equilibrato per raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE. Questo quadro si concentra su diversi aspetti chiave:
- Transizione giusta e socialmente equa: questo pacchetto mira a garantire che la transizione verso una società a basse emissioni di carbonio sia equa e che nessun gruppo o settore venga lasciato indietro. Ciò implica l’adozione di misure per proteggere i lavoratori e le comunità colpite dalla transizione e per promuovere la formazione e la riqualificazione professionale.
- Innovazione e competitività: il pacchetto intende mantenere e rafforzare l’innovazione e la competitività dell’industria dell’UE nel contesto della transizione verso una economia a basse emissioni di carbonio. Ciò include l’adozione di misure volte a garantire parità di condizioni tra gli operatori economici dell’UE e quelli dei paesi terzi, in modo da evitare distorsioni della concorrenza.
- Leadership globale nella lotta contro i cambiamenti climatici: l’UE si impegna a mantenere la sua posizione di leader nella lotta globale contro i cambiamenti climatici. Il pacchetto di proposte prevede l’adozione di misure ambiziose volte a ridurre le emissioni di gas serra, aumentare l’efficienza energetica, promuovere l’energia pulita e accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile.
La direttiva sull’efficienza energetica EED
Come già anticipato il pacchetto comprende la rifusione della direttiva sull’efficienza energetica (EED), allineando le sue disposizioni al nuovo obiettivo.
Un altro elemento del pacchetto è la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili (RED II), nell’ambito della quale l’UE è tenuta a garantire che almeno il 32% del suo consumo energetico provenga da fonti energetiche rinnovabili entro il 2030.
La nuova legge già concordata a marzo 2023 dai negoziatori di Parlamento e Consiglio, e adottata con 471 voti a favore, 147 contrari e 17 astensioni, prevede una riduzione del consumo di energia primaria e finale.
Secondo questa rifusione della direttiva UE sull’efficienza energetica (EED), i Paesi membri dovranno garantire collettivamente una riduzione del consumo energetico di almeno l’11,7 % entro il 2030 (rispetto alle proiezioni dello scenario di riferimento fissato al 2020).
Cosa prevede la normativa del pacchetto UE Fit for 55
Per raggiugere l’obiettivo, la normativa prevede l’1,5% di risparmio energetico annuo medio da ora al 2030. Fino al 2025 si dovrà risparmiare l’1,3% ogni anno; percentuale che verrà progressivamente aumentata arrivando al 1,9% entro la fine del 2030.
Gli obiettivi di risparmio dovranno essere raggiunti attraverso misure locali, regionali e nazionali, in diversi settori.
In particolare il convolgimento riguarda la Pubblica Amministrazione, gli edifici, le imprese e i centri dati.
Gli Stati membri dovrebbero inoltre garantire che almeno il 3% degli edifici pubblici sia ristrutturato ogni anno per trasformarli in edifici a energia quasi zero o a emissioni zero. La direttiva stabilisce anche nuovi requisiti per sistemi di teleriscaldamento efficienti.
Per garantire l’applicazione delle norme, verrà creato un meccanismo di monitoraggio e di applicazione.
Prossime tappe
Il testo dovrà ora essere formalmente approvato anche dal Consiglio dei ministri UE prima che possa entrare in vigore.