L’Unione europea ha avviato una consultazione sulle pompe di calore valida fino al 30 agosto. La consultazione è rivolta a imprese, gruppi di consumatori, autorità nazionali, regionali e locali. L’obiettivo è quello di valutare attentamente le opinioni, le posizioni dei portatori di interessi per sviluppare una visione comune.
Le pompe di calore rappresentano una tecnologia vantaggiosa per ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO2.
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A puntare il riflettori sulle pompe di calore è stata anche la Commissione europea impegnata a elaborare un piano d’azione che mira alla creazione di un sistema di sostegno mirato e al coinvolgimento di tutto il sistema energetico.
Il piano d’azione dell’Unione europea per le pompe di calore
Il piano d’azione dell’Unione europea per le pompe di calore mira a installare almeno 30 milioni di nuovi dispositivi entro il 2030 rispetto a quelli già esistenti nel 2020. Per raggiungere questo obiettivo, sono previste diverse linee di intervento che si concentrano sulla creazione di nuove partnership industriali e sull’allocazione di finanziamenti aggiuntivi al settore delle pompe di calore.
L’obiettivo principale del piano d’azione è promuovere l’adozione diffusa delle pompe di calore come una soluzione energetica sostenibile ed efficiente. Le pompe di calore sono considerate un’alternativa ecologica ai sistemi di riscaldamento tradizionali poiché utilizzano energia rinnovabile, come l’energia geotermica, l’energia aerotermica o l’energia proveniente da fonti rinnovabili elettriche, per generare calore.
Le misure del piano d’azione per le pompe di calore
Questo piano prevede diverse misure chiave, tra cui il potenziamento del partenariato tra la Commissione, gli Stati membri dell’Unione Europea e l’industria del settore. Inoltre, si mira a migliorare la comunicazione con tutti i gruppi interessati e ad agevolare la collaborazione tra esperti al fine di favorire l’adozione delle pompe di calore. Infine, la Commissione si impegna a garantire un contesto normativo e politico favorevole, nonché a fornire finanziamenti accessibili per sostenere l’implementazione di queste tecnologie.
La consultazione europea sulle pompe di calore
Sul tema la Commisione europea ha avviato una consultazione rivolta a imprese, associazioni di impese, gruppi di consumatori, autorità nazionali, regionali e locali, sindacati e organizzazioni dei datori di lavoro, organizzazioni della società civile, istituti di istruzione, ricerca e innovazione e i singoli individui. I soggetti interessati avranno l’opportunità di partecipare rispondendo a un questionario online pubblicato sul sito web della Commissione europea.
Nella prima fase della consultazione, che si è conclusa il 26 maggio, sono stati ricevuti un totale di 135 commenti, di cui 15 provenienti da portatori di interesse italiani. Tra gli enti italiani che hanno espresso il loro parere ci sono Assotermica, Assoclima, Enel e Italgas.
Attraverso la consultazione europea sulle pompe di calore degli stakeholder, l’Unione europea mira a raccogliere feedback e opinioni sulle sfide e le opportunità legate all’implementazione del piano d’azione. Questo processo decisionale inclusivo aiuterà a garantire che le politiche e le iniziative dell’UE siano ben ponderate e tengano conto delle esigenze e delle prospettive di vari attori coinvolti nel settore delle pompe di calore.
La partecipazione alla consultazione è un’opportunità per i soggetti interessati di contribuire attivamente alla definizione delle politiche e delle azioni future riguardanti le pompe di calore nell’Unione europea.
È importante sottolineare che la partecipazione alla consultazione è aperta a tutti i soggetti interessati, indipendentemente dalla dimensione o dal settore di appartenenza. La diversità di prospettive e conoscenze rappresenta un elemento chiave per sviluppare politiche e iniziative equilibrate ed efficaci.