Concluso l’iter per la manifestazione di interesse su progetti di CER in Regione Lombardia. Stanziati 20 milioni a fondo perduto per le Comunità Energetiche Rinnovabili. Intervista a Dino De Simone e Anita Tatti di ARIA SpA.
La Regione Lombardia ha recentemente concluso l’iter della manifestazione d’interesse sulle proposte di progetti di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) nei comuni.
Questa iniziativa fa parte del Piano Lombardia per il quale sono stati stanziati 20 milioni di euro a fondo perduto suddivisi in due anni per incentivare la creazione delle CER.
Riconosciute come pilastro di un sistema energetico resiliente e mutualistico, le CER rappresentano una nuova forma di organizzazione della produzione e distribuzione di energia sul territorio, dove cittadini, imprese, enti pubblici e privati si uniscono in un’organizzazione autonoma e cooperativa per gestire e condividere la produzione e l’utilizzo di energia rinnovabile.
L’iter delle CER nella Regione Lombardia
Il percorso verso l’implementazione delle Comunità energetiche Rinnovabili nella Regione Lombardia è iniziato la legge regionale n.2 del 23 febbraio 2022.
Con questa legge è stata istituita la Comunità Energetica Regionale Lombarda (CERL).
La CERL ha il compito di sensibilizzare i cittadini e gli imprenditori sull’opportunità offerta dalle CER. Inoltre fornisce loro il supporto necessario per affrontare i diversi passaggi della costituzione formale dell’associazione/cooperativa e dell’installazione degli impianti.
Tra le sue attività vi sono anche:
- monitorare e diffondere le migliori pratiche presenti sul territorio
- raccogliere gli elementi conoscitivi per l’impostazione delle ulteriori politiche di incentivazione e diffusione delle CER.
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Un nuovo nucleo operativo
L’Ente del Sistema regionale deputato alla creazione di questo nuovo Nucleo operativo è l’Azienda Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti (ARIA). Istituita nel 2019, ARIA svolge funzioni di Centrale Acquisti, Digital Company e supporto allo sviluppo di progetti strategici per le più importanti opere infrastrutturali della Lombardia, sostenendo anche le politiche regionali in campo energetico e ambientale.
Per approfondire il tema delle CER nelle Regione Lombardia abbiamo incontrato Dino De Simone e Anita Tatti, che operano all’interno della Comunità Energetica Regionale Lombarda (CERL), istituita da Regione Lombardia nella Struttura Energia della Direzione Centrale Lavori di ARIA S.p.A.
Qual è stato il ruolo della Regione Lombardia nella promozione delle CER?
“Regione Lombardia, attraverso la Legge regionale 2/22, ha adottato la propria politica di supporto e sviluppo delle configurazioni di autoconsumo collettivo, tra cui le CER e i sistemi condominiali. Tra le misure promosse da Regione rientrano sia gli incentivi alla realizzazione di impianti alimentati a fonti rinnovabili, installati sugli edifici di proprietà di soggetti pubblici, a servizio di CER sia il supporto agli EELL tramite la struttura definita CERL, tuttora in fase di costituzione. Regione Lombardia ha inserito lo sviluppo delle CER all’interno delle politiche previste nel Programma Regionale Energia Ambiente e Clima (PREAC), al fine di rafforzare la politica pianificatoria in materia di energia e clima attraverso l’adozione dello strumento della CER/autoconsumo diffuso”.
Quali sono le principali funzioni affidate alla Comunità Energetica Regionale Lombarda (CERL) istituita dalla l.r. 2/2022?
“Gli obiettivi da perseguire sono quelli definiti dalla legge, e comprendono diverse azioni:
Realizzazione di un sistema di monitoraggio e raccolta degli elementi conoscitivi delle CER per l’impostazione di ulteriori politiche di incentivazione e diffusione delle configurazioni di autoconsumo diffuso.
Diffusione delle migliori pratiche presenti sul territorio, al fine di condividere e promuovere le diverse esperienze.
Accompagnamento nel percorso giuridico di istituzione della CER.
Promozione della cultura dell’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile, nonché di iniziative formative e informative dirette ai cittadini, alle imprese e agli enti locali finalizzate alla diffusione delle CER”.
In particolare, quali sono i compiti che la CERL ha svolto in questi anni in materia di monitoraggio e diffusione delle migliori pratiche nell’ambito energetico sul territorio regionale?
“La CERL, lavorando a stretto contatto con la Struttura Regionale competente in materia, ha partecipato a numeri incontri pubblici nei quali sono state presentare le linee di finanziamento regionali e gli obiettivi della manifestazione di interesse regionale per la promozione e sviluppo delle CER sul territorio, oltre che le modalità di compilazione e partecipazione al bando. Proprio a questo scopo, la CERL ha incontrato diverse decine di EELL, associazioni di categoria e stakeholder, i quali hanno presentato progetti e idee e hanno manifestato la volontà di partecipare alla manifestazione di interesse regionale. Attualmente stiamo monitorando l’attivismo dei territori attraverso l’individuazione di opportuni indicatori che ci consentano di conoscere i benefici degli impatti derivanti dalla realizzazione delle CER, sia dal punto di vista energetico sia dal punto di vista dei benefici sociali indotti, vogliamo valutare anche gli effetti positivi legati alla lotta alla povertà energetica ad esempio”.
Quali sono le principali sfide che le comunità energetiche devono affrontare nel loro sviluppo e come possono essere superate?
“La sfida delle CER è appena cominciata, pertanto siamo ancora al punto di partenza. La strada da fare è ancora tanta e per farla occorre definire modelli di organizzazione, gestione e sviluppo adeguati ai territori. Vorremmo che gli EELL fossero protagonisti di questa sfida, ma non possono farlo da soli. È necessaria la collaborazione, l’integrazione di interessi diffusi, tra cui anche quelli dei privati cittadini, delle imprese, delle cooperative, del terzo settore e dell’associazionismo diffuso e capillare in Lombardia. Occorre anche una buona preparazione tecnica per gestire una CER, soprattutto qualora essa sia di media-grande dimensione”.
Quali benefici possono derivare dalla costituzione di CER nei Comuni di Regione Lombardia?
“Le CER determinano molteplici benefici: da quello energetico legato alla diffusione di fonti energetiche rinnovabili a quello economico indotto dagli incentivi derivanti dalla legislazione nazionale. Ma riteniamo che i benefici più interessanti siano quelli legati alla costituzione di comunità di autoconsumo energetico che generino circoli virtuosi di interventi legati al risparmio energetico, all’efficientamento delle strutture, alla condivisione di servizi e benefici con ricadute sociali verso i componenti della CER. Insomma, un complesso di azioni che legano virtuosamente soggetti pubblici e privati, protagonisti di un nuovo modo di produrre e consumare l’energia”.
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