Il Bonus Ristrutturazione continua ad essere una delle agevolazioni più significative anche nel 2023. Consente infatti uno sconto fiscale pari al 50% della spesa sostenuta. Vediamo i requisiti e le modalità da rispettare.
Il Bonus Ristrutturazione, più noto come Bonus Casa, è tra le detrazioni accessibili nel 2023 e consente di ristrutturare casa con uno sconto fiscale che equivale al 50% della spesa sostenuta.
Nello specifico si può usufruire della detrazione pari al 50% delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione edilizia su un tetto massimo di 96mila euro per unità immobiliare.
Con la pubblicazione della Legge di Bilancio 2022 è stata ufficializzata la proroga del Bonus Casa con detrazione al 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia realizzati fino al 31/12/2024. Ricordiamo che la Finanziaria 2022 ha dato respiro anche ad altre detrazioni quali l’Ecobonus e il Sismabonus, prorogate entrambe a tutto il 2024.
Ma quali sono le condizioni per richiedere nel 2023 il Bonus Ristrutturazione? Quali sono i beneficiari e le scadenze da tenere a mente?
Per una panoramica completa sui bonus consigliamo di scaricare il Poster ENEA 2023 delle Detrazioni fiscali degli edifici.
Modalità e requisiti per sfruttare il Bonus Ristrutturazione 2023
Per comprenderne il funzionamento, si deve tenere conto che i cittadini che realizzano interventi di ristrutturazione possono ottenere un rimborso IRPEF che equivale al 50% della cifra spesa, non superando il limite che abbiamo evidenziato in precedenza.
A regolare questo contributo è l’articolo 16-bis del TUIR. Rispetto alle indicazioni iniziali, è stata modificata la formula. Infatti, prima si poteva ottenere una detrazione equivalente al 36%, per un tetto massimo di 48 mila euro. Ora invece, in virtù delle correzioni successive, sono stati innalzati il tetto di spesa e le misure relative alla detrazione stessa.
Chi può richiedere il Bonus Ristrutturazione 2023
Possono richiedere il bonus ristrutturazione 2023 tutti coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti:
- pagamento regolare delle imposte sui redditi;
- residenza in Italia o all’estero;
- diritto di proprietà, usufrutto o abitazione sull’immobile da ristrutturare;
- costituzione di un’impresa individuale con immobili ristrutturabili che non sono considerati beni strumentali o merce;
- contratto di locazione dell’immobile da ristrutturare.
Inoltre, possono richiederlo anche i futuri acquirenti, purché abbiano firmato l’atto di compravendita, registrato il compromesso ed eseguano i lavori di ristrutturazione a proprie spese.
Tipi di interventi rimborsabili
Per usufruire della detrazione fiscale, però, è necessario effettuare almeno uno di questi interventi:
- restauro, manutenzione o ristrutturazione edilizia su parti comuni di immobili residenziali, cioè su condomini
- manutenzione, restauro o ristrutturazione su singole unità residenziali
- installazione di scale o ascensori
- sostituzione infissi e serramenti, indipendentemente che sia necessario cambiare il tipo di infisso o solo il materiale
- rifacimento di rampe e scale o costruzione di scale interne
- miglioramento dei servizi igienici
- recinzione dell’area privata
- interventi migliorativi per il risparmio energetico
- lavori di propria economia, cioè eseguiti dal singolo individuo, ma solo se si dimostra di aver sostenuto determinate spese per acquistare i vari materiali.
Domanda per il Bonus Ristrutturazione 2023
La scadenza per presentare la domanda relativa alle spese sostenute nel 2023 è fissata al 16 marzo 2024.
Per ottenere la detrazione è fondamentale pagare con una modalità tracciabile (ad esempio il bonifico), specificando la causale e i dati del beneficiario (codice fiscale o partita IVA).
Cessione del Credito per Bonus Ristrutturazione
Sappiamo che una delle novità più rilevanti della Legge di bilancio 2022 era stata l’estensione della cessione del credito a tutte le detrazioni fiscali, non solo al Superbonus. Il contribuente poteva infatti optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito, a patto di dimostrare, tra le varie condizioni l’attestazione di conformità.
Tuttavia nel 2023 è subentrato un cambio di rotta sostanziale che ha investito tutti i bonus dedicati alla ristrutturazione. Parliamo naturalmente delle modifiche introdotte dal Decreto del 16 febbraio 2023 e confermate, seppure con alcune eccezioni, dalla Legge 38/2023.
Per potere richiedere la cessione del credito o lo sconto fattura è necessario infatti avere presentato il titolo edilizio prima del 17 febbraio 2023.
Naturalmente è sempre possibile recuperare le spese sostenute nel 2022 anche tramite modello 730 o redditi Persone Fisiche (PF) 2023, precisando nella dichiarazione dei redditi gli oneri sostenuti.
Infine ricordiamo di conservare la documentazione prevista a comprova dei requisiti, indispensabile nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate dovesse effettuare dei controlli bisogna mostrare .
In ultimo ricordiamo che, se il Bonus Ristrutturazione coinvolge interventi di riqualificazione energetica come l’installazione di pompe di calore o altri sistemi di climatizzazione, va fatta comunicazione dei lavori di ristrutturazione all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Ecobonus e Bonus Casa
Leggi qui: GESTIONE PRATICHE BONUS
ed anche Cessione del credito in 10 anni per Superbonus e Bonus edilizi, come funziona