Stop cessione dei crediti: cosa prevede il Decreto legge

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Una frenata brusca da parte del Governo. Arriva lo stop su cessione dei crediti e sconto in fattura.

Dal 16 febbraio 2023 entrerà in vigore il decreto-legge n. 11/2023, approvato dal Consiglio dei ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che porterà importanti cambiamenti per quanto riguarda l’utilizzo dei bonus edilizi. Non sarà più possibile utilizzare l’opzione della cessione del credito o dello sconto in fattura al posto della detrazione fiscale per gli interventi edilizi nei bonus 2023.

Cantiere edile
Cantiere edile

La detrazione fiscale, invece, rimane l’opzione più vantaggiosa per le famiglie e le imprese che effettuano interventi edilizi.
Il provvedimento presentato dal Governo mira a limitare l’utilizzo delle opzioni alternative alla detrazione fiscale e a promuovere l’utilizzo di quest’ultima.

Lo stop alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura ha scosso gli addetti ai lavori. È importante sottolineare che l’unica eccezione alla regola sarà rappresentata dagli interventi per cui sia già stata presentata la Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata).
Inoltre, il decreto-legge prevede che i crediti d’imposta relativi agli incentivi fiscali non potranno più essere acquistati dalle pubbliche amministrazioni. Una decisone presa secondo il Governo per evitare la formazione di nuovo debito pubblico.

Le reazioni degli operatori del settore edilizio allo stop della cessione dei crediti

L’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili, ha espresso preoccupazione per il fatto che il blocco della cessione dei nuovi crediti possa penalizzare famiglie e imprese. Il Governo sostiene che la detrazione fiscale sia la forma più efficace di incentivazione degli interventi edilizi e che il provvedimento sia necessario per garantire la sostenibilità del sistema.

Resta da vedere come il provvedimento verrà recepito dalle famiglie e dalle imprese che effettuano interventi edilizi e come impatterà sul mercato del settore edilizio.

Le altre modifiche su Superbonus fatte dal Governo

Dalla fine 2022 il decreto Aiuti-quaterprevede la riduzione della detrazione dal 110% al 90% per i lavori iniziati dopo il 1° gennaio 2023. Il Superbonus al 110% rimane valido per gli interventi su immobili siti nei Comuni dei territori colpiti da eventi sismici a partire dal 1° aprile 2009 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2025.
La detrazione deve essere ripartita in 4 rate di pari ammontare per le spese effettuate dal 2022 in poi.
La detrazione scenderà al 90% nel 2023, al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025 per i proprietari di intere palazzine composte da 2 a 4 unità immobiliari che non hanno colto l’occasione entro il 31 dicembre 2022.

Per le case unifamiliari, il 110% spetta per le spese sostenute entro il 31 marzo 2023 se i lavori sono iniziati prima del 30 settembre 2022, altrimenti la detrazione del 110% spetta solo per le spese sostenute fino al 30 giugno 2022.

Approfondisci leggendo “Cessione credito Superbonus 110%: ridefinita la fisionomia dell’incentivo

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