Comunità energetiche rinnovabili: ARERA detta le nuove regole per la semplificazione, ma si attende ancora la mappa per gli allacciamenti

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Arera detta detta le nuove regole per le Comunità Energetiche Rinnovabili.

Da una parte indicazioni chiare e semplificazioni procedurali, dall’altra l’attesa della mappa che indicherà in base all’indirizzo dell’abitazione, dove e insieme a chi si potrà costituire una comunità energetica rinnovabile. 

Per le Comunità Energetiche Rinnovabili si inizia a delineare il quadro normativo con una semplificazione dell’iter da parte di ARERA con le nuove regole per l’avvio e la creazione dei gruppi di autoconsumo. Buone notizie quindi per le CER anche se manca ancora un ultimo step fondamentale per il loro sviluppo.


Cosa prevede il Testo Integrato dell’autoconsumo diffuso di Arera sulle Comunità Energetiche Rinnovabili


L’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente ha approvato il Testo Integrato dell’Autoconsumo Diffuso (TIAD) con le nuove regole che definiscono i requisiti e le procedure per l’accesso al servizio che valorizza l’autoconsumo fissando anche gli adempimenti in carico del gestore dei servizi energetici (GSE). 

Arera, comunità enregetiche rinnovabili.

Tra le novità rispetto al provvedimento di tre anni fa vi sono le definizioni univoche per tutte le varie configurazioni di autoconsumo diffuso e la distinzione di due perimetri geografici: la zona di mercato che rileva per individuare l’energia elettrica condivisa e l’area sottesa alla medesima cabina primaria che rileva per individuare la vera e propria energia elettrica autoconsumata. 
Quest’ultima è oggetto di maggior valorizzazione per tenere conto dei costi di esercizio delle reti elettriche mediamente evitati proprio per effetto dell’avvicinamento geografico di produzione e consumo nella medesima ora. 

E poiché la valorizzazione dell’autoconsumo diffuso ora è riferita all’area sottesa alla cabina primaria (e non più alla cabina secondaria), vengono delineati i criteri sulla base dei quali i gestori di rete individuano, in modo convenzionale, le aree sottese a ciascuna cabina primaria a partire dalla reale configurazione delle reti elettriche e introducendo correttivi di carattere geografico. Sarà invece cura del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica la prossima definizione degli incentivi.

Con il TIAD l’ARERA semplifica le procedure operative per la costituzione e la gestione delle configurazioni. 

Infine, grazie alla conferma del modello regolatorio virtuale già adottato nel periodo transitorio iniziale,sono garantiti a tutti i clienti finali e ai produttori gli attuali diritti (ad esempio quello di scegliere liberamente il proprio fornitore indipendentemente dai rapporti legati all’autoconsumo)

Quando si applica il TIAD

L’applicazione del TIAD è prevista dal 1° marzo 2023 o in concomitanza con l’entrata in vigore del decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica con gli strumenti di incentivazione economica, se successiva. 

Da tale data, le configurazioni per l’autoconsumo collettivo e le comunità energetiche già esistenti confluiranno nel TIAD: ciò non comporterà nessun cambiamento per le prime, mentre per le seconde viene data la possibilità di estendersi all’interno di un’area più vasta (zona di mercato per energia condivisa e area sottesa a cabina primaria per valorizzazione energia autoconsumata) e di includere anche impianti di potenza superiore a 200 kW, a fronte di una lieve riduzione del contributo di valorizzazione dell’autoconsumo (che perde la restituzione della parte variabile della tariffa di distribuzione, pari a 0,59 €/MWh su un totale di 8,37 €/MWh a valori dell’anno 2022). 

Come già indicato si attendono ancora altri provvedimenti attuativi al vaglio dell’ARERA come per esempio il provvedimento che consentirebbe di attivare un numero importante di comunità energetiche attraverso la divulgazione della cartina dell’Italia, con la rete elettrica e i punti di accesso a cui potranno connettersi piccoli paesi, condomini o interi quartieri produttori di elettricità green. Questo iter normativo dovrebbe far decollare definitivamente le comunità energetiche anche nel nostro Paese. 


Leggi la delibera.

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