Nuova misura del Governo: su Superbonus, Sismabonus e Bonus Barriere al 75% arriva la detrazione fiscale in 10 anni per le spese a partire dal 2024. Il disappunto del CNI.
Nuovo capitolo per il Superbonus, questa volta con una stretta da parte del Governo. È stato infatti confermato l’obbligo di spalmare in 10 anni le detrazioni per superbonus, sismabonus e bonus barriere al 75% delle spese sostenute a partire dal 2024.
La Commissione Finanze del Senato ha approvato la misura voluta dal Governo che avrà un impatto sostanziale sulle detrazioni fiscali.
Nello specifico, la modifica introdotta a partire dal 1° gennaio 2024 stabilisce che le detrazioni Irpef relative ai bonus accumulati dovranno essere ripagate entro un arco temporale di 10 anni anziché 4 o 5 come precedentemente stabilito.
Superbonus detrazione in 10 anni il dibattito aperto
La decisione è stata preceduta da una giornata di dibattiti e contrapposizioni tra il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e Forza Italia. Il Ministro ha sostenuto la modifica per salvaguardare i conti pubblici, mentre Forza Italia era contraria alla retroattività della norma. Alla fine, l’emendamento governativo è stato approvato, sebbene con una formulazione modificata rispetto alla proposta iniziale.
Variazioni per chi ha fruito dei bonus edilizi
Per coloro che hanno usufruito dei bonus sotto forma di cessione del credito e sconto in fattura, la situazione rimarrà invariata: potranno continuare a compensare i crediti superbonus in 4 anni e i crediti sismabonus e bonus barriere architettoniche in 5 anni.
Questa decisione, pur mantenendo stabile la situazione per chi ha già usufruito dei bonus in forma diversa, avrà un impatto significativo sulle future detrazioni fiscali. Tuttavia i dettagli definitivi del decreto devono ancora essere resi noti entro il 29 maggio, quando sarà convertito in legge.
La reazione del Consiglio Nazionale degli Ingegneri
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha espresso un forte disappunto per le continue modifiche alla normativa del Superbonus, generando disorientamento tra cittadini e operatori. Questa ennesima svolta è considerata inaccettabile, in quanto rende difficile la programmazione delle spese. Inoltre, il Consiglio ha espresso perplessità riguardo alle cifre relative al Superbonus.
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha sottolineato la necessità di dati precisi e certi sulla spesa effettiva a carico dello Stato,.
Il CNI auspica che il Governo fornisca dati trasparenti e completi per consentire una valutazione accurata dell’impatto del Superbonus e la pianificazione di futuri bonus, necessari per raggiungere gli obiettivi stabiliti dalle direttive europee.